warhammer Eternal Crusade

Recensione: Warhammer 40.000 Eternal Crusade

L’ultima volta che abbiamo provato Warhammer 40.000: Eternal Crusade, in occasione dell’anteprima realizzata con in mano la versione pre-alpha del gioco, eravamo rimasti mediamente speranzosi riguardo al futuro dello shooter massivo di Behaviour Interactive.
Le meccaniche di base sembravano prender forma in modo convincente, i contenuti venivano aggiunti con regolarità e anche il pubblico pareva reagire in modo positivo.
Adesso che è finalmente uscito dall’early access, però, ci siamo accorti di come svariate promesse non siano state mantenute e gran parte dei difetti riscontrati mesi fa non siano stati limati a dovere. Ma andiamo per ordine.

Warhammer 40.000 Eternal Crusade

Uscita 23 Settembre 2016
Lingua Inglese
Piattaforme PC
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 49,99€

Iniziamo col dire che a dispetto di quanto annunciato all’approdo su Steam dagli sviluppatori, Eternal Crusade non è un MMO ma un semplice sparatutto in terza persona a lobby.
Attualmente le mappe sono statiche, dunque non vi sono elementi persistenti, e le due modalità PVP differiscono soltanto per il numero di partecipanti, 50-60 o 30-40.
Esiste poi una modalità PVE in stile orda, trascurabile e alquanto ripetitiva a dire il vero.
Per il PVP parliamo di due modalità ma in realtà si tratta soltanto di una suddivisione degli scenari di larga scala da quelli più limitati, in cui l’obiettivo rimane conquistare tre avamposti come nelle classiche modalità conquista della maggior parte degli shooter competitivi.
Non che ciò renda le partite noiose, niente affatto, anzi le sfide risultano spesso divertenti nel loro complesso grazie anche al discreto level design degli scenari più ampi, notevolmente estesi.
Se l’ossatura del titolo appare regolare, almeno da una visione d’insieme, scendendo nel dettaglio si scovano storture piuttosto disdicevoli.
Innanzitutto il sistema di controllo deve necessariamente essere rivisto poiché i movimenti di qualsiasi classe all’interno delle fazioni (che analizzeremo a breve) manifestano una legnosità oltremodo snervante.

Solo due specialisti possono usare il jetpack, il resto è stato privato della facoltà di saltare in favore di vault in prossimità di ostacoli, insieme alla schivata in capriola dotata di un piccolo cooldown; queste azioni si rivelano poco pratiche in mezzo alla foga degli scontri a causa della lentezza d’esecuzione, accentuata dall’input lag e dal tanto odiato delay post-animazione.
Le fazioni disponibili sono 4: Space Marine, Eldar, Space Marine del Chaos e Orki.
Ognuna contiene tipologie di soldati specializzati in mansioni differenti, dall’assaltatore al medico, dall’artigliere al combattente corpo a corpo, tutti equipaggiati con un’arma principale e una secondaria, raramente una terziaria.
Armi ed eventuali gadget come granate o pacchetti di munizioni dovranno essere sbloccati con la valuta del gioco ottenibile tramite level up, nel caso non vogliate spendere moneta sonante nel vergognoso shop in game che non si limita alla vendita di cosmetici ma forza la mano con fucili e spade dalle statistiche maggiorate rispetto alle controparti “free”: non è di certo un atteggiamento rispettoso nei confronti dei giocatori, visto il prezzo un tantino pretenzioso (guardando ai contenuti) di 49,99€.

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Il bisogno di shoppare viene però parzialmente bloccato dallo sbilanciamento delle classi, in particolare degli Eldar.
I letali attacchi melee e la velocità di questi ultimi li avvantaggia di molto negli scontri ravvicinati, complice l’eccessiva superiorità in termini di danno e precisione delle armi bianche rispetto alle bocche da fuoco.
Giocare contro gli Eldar significa morire almeno una ventina di volte a match a causa dei loro attacchi imprevedibili dalla rapidità disarmante; solo gli Space Marine del Chaos riescono a reggere il confronto in caso di corretta organizzazione del team, il resto soccombe miseramente a prescindere dal livello di abilità dei giocatori e ad ogni modo si ritrova costretto a ricorrere al melee.
Da notare, comunque, che le armi non sono 1000 come promesso dagli sviluppatori in fase di early access ma si aggirano sulle 20 per fazione, limitando quindi la varietà del gameplay.

Quantomeno Behaviour ha saputo omaggiare il lore del brand di Warhammer creando mappe abbastanza fedeli alle ambientazioni dell’universo di Workshop, oltre a riprodurre nei minimi dettagli armature, strumenti di morte, veicoli (pressoché ininfluenti nell’economia del gioco) e persino i gridi di battaglia delle varie fazioni.

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Il buon lavoro sul comparto grafico e artistico inizia tuttavia a scricchiolare quando ci si sofferma sulle effettive prestazioni di Eternal Crusade, particolarmente singhiozzanti anche su sistemi di fascia alta.
I cali di framerate sono all’ordine del giorno e lo stuttering colpisce in maniera sporadica ma fastidiosa, allo stesso modo dei crash; i server, dal canto loro, mostrano problemi di stabilità provocando frequenti disconnessioni che alla lunga possono portare l’utente a spazientirsi.
Nonostante tutto gli sviluppatori stanno continuando a lavorare per risolvere sia le magagne tecniche sia le criticità del gameplay con saltuari rimpinguamenti in termini contenutistici, pertanto il titolo è ben lontano dall’essere definito morto al lancio.
Resta altresì chiaro che il passaggio diretto da alpha a versione ufficiale abbia rivestito un ruolo decisivo nella qualità attuale del prodotto, e non ci sentiamo di biasimare le migliaia di recensioni negative ad opera dai giocatori su Steam.

In sintesi
Allo stato attuale la situazione di Eternal Crusade non è delle più rosee, in quanto sembra di trovarsi davanti a una beta anziché a una release vera e propria.
Il gioco sa regalare dei bei momenti, specie se si apprezza il franchise di Warhammer, eppure la moltitudine di difetti notevoli accumulati nel corso dei mesi e mai risolti si fa sentire eccome già dopo qualche partita.
Le promesse infrante dagli sviluppatori, su tutte quella riguardante la natura da MMO del titolo, insieme alla scelta sciagurata di inserire uno shop in game pur fissando il prezzo del biglietto a 49,99€, non fanno altro che peggiorare ulteriormente il senso di delusione provato dai fan per l’enorme spreco di potenzialità.
Ci auguriamo almeno che Behaviour riesca a mettere delle pezze ove occorre e recuperi in extremis dallo scivolone di un lancio a nostro parere troppo affrettato.
Valutazione scala 1/10

5,5
+ Sprazzi di godibilità
+ Lo spirito di Warhammer c’è
+ Mappe grandi dal buon level design
– Controlli legnosi e imprecisi
– Vari sbilanciamenti nel gameplay
– Scarsa ottimizzazione e server ballerini
– Microtransazioni nonostante il prezzo eccessivo
– Poca varietà

Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher. 

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