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Anthem: impressioni di pesante mediocrità dalla demo

Abbiamo approfittato dell’ultima demo pubblica di Anthem per provare con mano i contenuti e farci un’idea prima del lancio ufficiale. Nessuno di noi è rimasto particolarmente soddisfatto dell’esperienza, per motivi bene o male simili. Detto questo, senza dubbio proveremo il titolo in maniera approfondita a partire dal 15 Febbraio, e offriremo una recensione approfondita non appena possibile.

Anthem – Primo parere: Dario “Naares” Scarpello

Anthem non è necessariamente un gioco simile a Destiny, ma senza ombra di dubbio ne condivide alcuni dei difetti principali. Dopo essere rimasto particolarmente colpito dall’impatto visivo su PC, ho dovuto fare i conti con una struttura del tutto priva di originalità o di carattere.
La missione principale – quella col ragnone finale – è assolutamente noiosa in termini di game design, ed è resa tollerabile solo dalla bontà del gunplay e della libertà di movimento.

Perché, diciamocelo chiaramente, Anthem fa sfoggio di un livello di produzione straordinario. Sparare, schivare, scattare e volare sono tutte attività piacevolissime con un pad in mano, si ha un controllo del javelin impeccabile. La possibilità di muoversi in orizzontale o in verticale, di mettersi a sparare volando, di evitare i colpi con il classico barrel roll mentre siamo in aria sono tutti elementi che contribuiscono a creare un feeling molto piacevole sotto le dita.

Il problema è quando mi proponi delle missioni che sembrano uscire fuori da un Destiny o un The Division qualunque. Sapete bene di cosa parlo: miriadi di avversari che ci attaccano come un’orda, e che assorbono centinaia di colpi prima di andare al tappeto e permetterci di proseguire.
Credo che questo sia diventato uno dei problemi più seri del game design moderno. Gli sviluppatori hanno maturato la convinzione che affrontare una cinquantina di avversari sia in qualche modo divertente. E’ l’espediente che usano per stabilire il livello di difficoltà degli scontri, quando non sanno partorire idee valide.

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Anche Anthem abbraccia la filosofia degli avversari spugna

Questo combattimento è troppo facile, sbattiamogli dentro altri 50 nemici, così diventa più bello.
C’hairraggione zi!
Questa filosofia, in tutta onestà, mi fa schifo. Non la trovo stimolante, non mi invita a continuare a giocare, la trovo terribilmente alienante, specie se gli avversari in questione hanno un’intelligenza artificiale pari a quella di una salsiccia cruda.
Nella demo di Anthem mi sono ritrovato a scaricare caricatori su caricatori addosso ad avversari fatti di travertino ma furbi come un cetriolo. Non va bene.

Ho avuto modo di vedere più video endgame, con abilità, equipaggiamento e livello cappati, ma onestamente non ho notato differenze di chissà che tipo.

C’è poi il discorso ottimizzazione. Con una RX 580 a 1080p Anthem gira in maniera insoddisfacente. L’hub cittadino necessita di una profonda ottimizzazione, non è proponibile stare a 20 fotogrammi al secondo con una scheda video di fascia media.
Poi c’è il discorso dei tempi di caricamento, che su SSD M2 sono francamente ridicoli. Non oso immaginare come possa essere la situazione su console o su un hard disk da 5.400 RPM.
Ci sono i bug, certo, ma quelli si possono correggere. Forse. Cioé, se Andromeda ha insegnato qualcosa si correggeranno in tempi umani, ma ovviamente è tutto da vedere.

Per il momento il mio hype è sotto la suola. Vedremo al lancio.


Anthem – Secondo parere: Riccardo “Zeusexy” Rigano

Anthem è proprio quello che mi aspettavo, ovvero un normalissimo e generico looter shooter online in terza persona. Chi lo definiva un clone mix tra Destiny e Warframe non ci è poi andato così lontano e appare evidente come l’obiettivo fosse quello di catturare lo stesso tipo di utenza dei due titoli appena citati.

Nella manciata di ore trascorse con la demo su PC non ho avuto chissà quale esperienza ultraterrena ma neanche grandissimi problemi. Di per sé l’impalcatura di Anthem funziona, sia a livello strutturale che meccanico. Buon sistema di controlli (a parte il volo, quello è pessimo su mouse e tastiera), shooting decente e caratterizzazione delle classi sopra la media. Al solito il Frostbite sfoggia una resa grafica spaccamascella, soprattutto su PC e con i dettagli impostati su Ultra. Il downgrade rispetto ai gameplay mostrati all’E3, comunque, si nota parecchio anche se c’era da aspettarselo.

Tra i contro di Anthem figurano sicuramente i numerosi problemi tecnici che, nonostante ridotti rispetto alla VIP demo, continuano a preoccupare. I nemici scompaiono a caso mentre li state ingaggiando, le disconnessioni non mancano e l’ottimizzazione avrebbe bisogno di una riveduta. Spero inoltre che la scelta assurda di non salvare punti esperienza e loot ottenuti in modalità esplorazione libera finché non si esce dalla partita venga capovolta al più presto, anche perché al momento risulta impossibile abbandonare una sessione open world senza disconnettersi. Tra i negativi ci metto anche l’eccesso di effetti particellari che rende gli scontri troppo caotici e rischia solo di creare rumore visivo inutile proprio come in Mass Effect Andromeda.

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Riteniamo molto improbabile che Anthem possa avere un comparto narrativo all’altezza di Bioware

E a proposito, i parallelismi con quel gioco nascono spontanei. La struttura ripetitiva e poco interessante delle missioni c’è, il setting non ispiratissimo pure, i personaggi blandi, doppiati male e con animazioni facciali ridicole anche. Ah, dimenticavo le due e dico due opzioni di dialogo possibili durante le conversazioni. Ho seri dubbi sul fatto che la modalità storia possa essere superiore a quanto visto in Andromeda, e la prospettiva non è affatto entusiasmante. Allo stesso modo della progressione e del modello economico, su cui per ora non mi esprimo perché a quanto pare neanche gli sviluppatori li hanno ben chiari in mente.

La sensazione a pelle è che EA trasformerà Anthem in uno shop subito dopo il lancio, condannando gli utenti a un grinding pesante per ottenere qualsiasi tipo di ricompensa. Lancio che peraltro si prevede zoppicante, considerando i problemi tecnici riscontrati nella demo. Il mio suggerimento, se proprio siete interessati al gioco, è quello di aspettare qualche settimana. Finché non saremo a conoscenza per intero del sistema di progressione, del modello economico, dell’endgame e delle condizioni tecniche, è meglio andarci con i piedi di piombo e non fidarsi.

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