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Fallout 1st, ovvero come lucrare sul fallimento di Fallout 76

Nelle ultime settimane, Fallout 76 è stato al centro di numerose polemiche riguardanti il suo nuovo servizio in abbonamento, Fallout 1st. Questo permette infatti di avere ulteriori vantaggi in-game pagando per l’iscrizione mensile. Dicesi pay to win. E, come se non bastasse, l’arrivo di questa notizia coincide con il posticipo di Wastelanders, l’espansione gratuita che aggiungerà gli NPC al gioco. Ma andiamo a vedere cosa comprende l’abbonamento a Fallout 1st.

Fallout 1st: pay to win in abbonamento

Per la modica cifra di 14,99 euro mensili o 119.99 euro annuali concede al giocatore:

  • Accesso a mondi privati, in cui il giocatore pagante e altri suoi 7 amici posso esplorare liberamente l’area di gioco senza imbattersi in altri player.
  • Cassa di rottami con spazio illimitato.
  • Tenda di sopravvivenza con alcune funzioni base (una sorta di mini-camp portatile).
  • 1650 atomi al mese (la valuta premium del gioco).
  • Armatura da ranger esclusiva che, per intenderci, è quella dei ranger di Fallout New Vegas.
  • Un pacchetto di Icone ed Emote per il giocatore.

Facciamo un po’ di chiarezza. Il prezzo dell’iscrizione a Fallout 1st potrebbe risultare onesto da un certo punto di vista. Consideriamo infatti che i 1650 atomi in-game promessi nella sottoscrizione hanno un valore di circa 15 euro. Quindi, visto da questa prospettiva, il prezzo di Fallout 1st è giusto e offre vantaggi ulteriori rispetto al semplice acquisto di atomi.

Ciò che fa storcere il naso sono i problemi che affliggono l’abbonamento, lo svantaggio che si crea nell’utenza (seppur lieve) e le infrante promesse di Bethesda. Ma andiamo con ordine.

Fallout 1st – Tanti difetti e mancanze

I giocatori che hanno sottoscritto l’abbonamento a Fallout 1st hanno riscontrato alcuni problemi, soprattutto con i mondi privati. Questi infatti sembrano essere il risultato di un riciclo, e tanti utenti lamentano la mancanza di loot in aree che vengono visitate per la prima volta. Gli oggetti di Fallout 76 riappaiono nel gioco solo dopo un tot di tempo dopo essere stati ottenuti. In questo modo si evita che i giocatori sfruttino in maniera intensiva particolari zone del mondo di gioco.
Conoscendo il funzionamento del loot di Fallout 76, sarà semplice capire questa problematica. Se i giocatori non trovano loot nelle zone che visitano la prima volta, vuol dire che qualcun altro ha già ripulito l’area. Di conseguenza bisognerà attendere prima che gli oggetti siano di nuovo disponibili.
Infine, alcuni utenti segnalano che è possibile entrare nei mondi privati anche senza invito dell’host, basta solo essere nella sua lista amici.

Fallout 76
Fallout 1st è l’ultima, brillante trovata di Bethesda per il suo già disastrato Fallout 76.

Non manca un piccolo bug legato alla cassa dei rottami. Questi infatti spariscono misteriosamente nel nulla quando si cambia mondo. Bethesda afferma che si tratti solo di un glitch visivo e che gli oggetti rimangano effettivamente nella cassa.
È stato anche confermato che è in arrivo una patch per risolvere i bug legati all’abbonamento. Vi immaginate? Una patch! Fallout 76 ha dei glitch! Incredibile.

Inoltre, lo svantaggio che si crea tra gli utenti abbonati a Fallout 1st e quelli non paganti è evidente se pensiamo che la cassa dei rottami ha spazio illimitato. Non è un elemento che rompe il gioco o che aumenta le statistiche del personaggio. È però altrettanto vero che risulta essere molto più comodo, non c’è alcuna limitazione o problema nella gestione degli spazi.
Anche la tenda posizionabile ovunque (tranne che nei camp altrui) risulta essere una comodità in più per il giocatore pagante, viste le sue funzionalità.

Fallout 1st mostra la falsità di Bethesda

Ma adesso passiamo a ciò che secondo noi rappresenta il vero problema di Fallout 1st, ovvero tutta la strafottente falsità di Bethesda. Todd Howard stesso affermò che in Fallout 76 non sarebbero stati inseriti contenuti a pagamento che potessero avvantaggiare i giocatori. Inoltre, tutti i contenuti aggiuntivi sarebbero stati gratuiti. Bellissime promesse, non c’è che dire.

Per come la vediamo noi, la disparità tra gli utenti che pagano Fallout 1st e quelli non iscritti c’è, e non è neanche trascurabile. Elementi tipo la tenda o l’armatura da ranger sono disponibili solo per chi paga la sottoscrizione, il che significa che non sono né gratuiti, né per tutti.
In tutto ciò si vanno poi ad aggiungere gli episodi in cui gli utenti paganti sono stati insultati da quelli non paganti in maniera decisamente esplicita. Tante volte si parla di community tossica e non tossica. È chiaro che gliene frega qualcosa solo quando questa tossicità viene scagliata contro gli sviluppatori, ma finché ci si ammazza tra consumatori è tutto ok!

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Fallout 1st è in definitiva il perfetto esempio di come si possa lucrare su un mezzo fallimento. I pochi utenti rimasti a giocare e che credono nel progetto si ritrovano così presi palesemente per il culo da una software house che non ha mantenuto le promesse. Fallout 76 non è ancora un prodotto finito né completo. Dal momento del lancio è certamente migliorato, ma questa non è la strada giusta. Neanche da lontano.

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