Che Drinkbox Studios fosse un team talentuoso e creativo lo sapevamo già da tempo. Questi ragazzi ci avevano infatti già deliziati in passato con ottimi videogiochi, apprezzatissimi da pubblico e critica. L’hack and slash con controlli touch Severed si era imposto come uno tra i migliori giochi mobile del 2016, mentre l’action platform Guacamelee era riuscito a svettare nelle classifiche di vendita su Steam e non solo. Per dar seguito al discreto successo di Juan e compagni, gli sviluppatori hanno deciso di dedicarsi a un secondo capitolo, Guacamelee 2, e annunciarlo a sorpresa non molto tempo fa. Interessatissimi e carichi di aspettative, tortillas alla mano lo abbiamo recensito per voi.
Guacamelee 2 – Recensione
Data di uscita: 21/08/2018
Versione recensita: PS4
Disponibile su: PC, PS4
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €19.99
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Partiamo precisando che si tratta di un sequel diretto e praticamente tutti i personaggi visti in precedenza tornano in grande stile. Si comincia con il protagonista, Juan Aguacate, re dei luchador ritiratosi a vita privata con moglie, figli, e panza da birra alla Homer Simpson. Sono invero passati diversi anni dalla sua ultima avventura e in Messico regna una pace duratura. Ma prima o poi qualcosa doveva pur andare storto e Juan si ritrova ad avere a che fare con un nemico proveniente da un’altra linea temporale. Costui, intenzionato a recuperare la guacamole sacra che si dice possa rendere immortali, minaccia di far collassare l’intero complesso di universi messicani (Mexiverse).
Così Juan, Tostada e le altre spalle decidono di visitare la cosiddetta Darkest Timeline e andare a rompere le uova nel paniere al cattivone in casa propria. C’è da dire che la struttura narrativa è molto semplice, lineare e anche prevedibile. Non parliamo sicuramente di un titolo basato sulla storia in quanto tale, piuttosto di una raccolta di gag, situazioni paradossali e easter egg secondo noi divertentissimi. Credeteci se vi diciamo che nelle 7-8 ore necessarie per portare a termine Guacamelee 2 riderete di gusto. Noi evitiamo come al solito di fare spoiler, ma sappiate che certe sezioni sono davvero esilaranti. Tra citazioni colte a Zelda, Castlevania, Double Dragon, poi sfondamenti della quarta parete e satira sul mondo internettiano. A conti fatti è impossibile considerare non riusciti gli elementi umoristici presenti nel prodotto.
Guacamelee 2 – Video recensione
Passiamo al gameplay. Guacamelee 2 non rivoluziona il predecessore, che era comunque già parecchio rifinito sotto quel punto di vista. Cià che cambia qui è il parco mosse di Juan e buona parte dei puzzle ambientali nelle fasi platform, oltre al fatto di poter giocare in cooperativa fino a 4 persone sullo stesso sistema. Le abilità sono aumentate visibilmente, con quasi ogni tasto del controller adibito a più manovre sia dentro che fuori dai combattimenti. Troviamo come al solito diverse azioni tratte dal wrestling, ad esempio suplex e piledriver. Altre sono riprese dalla tradizione del genere videoludico, tra cui schivata e wall jump.
Skill da sbloccare a parte, sparsi per le grandi mappe in stile metroidvania si trovano upgrade alla salute e all’energia, quest’ultima usata per effettuare i colpi speciali. Non è neanche raro rinvenire segreti sotto forma di costumi e livelli bonus a nostro parere geniali, come quello dedicato ai meme. Nelle città possiamo invece cimentarci in prove a tempo con cui guadagnare denaro utile ad espandere l’albero delle abilità. Presente anche il viaggio rapido, non proprio utilissimo dato che le mappe scorrono comunque con grande fluidità. E’ comunque disponibile per chi volesse farne uso.
La varietà abbonda, allo stesso modo delle possibilità di movimento del protagonista. Per la gioia di Richard Benson possiamo addirittura trasformarci in un pollo e infilarci nei cunicoli. Alternativamente potremo anche planare evitando cadute mortali. Dal canto suo il level design cerca quasi sempre di obbligarci a sfruttare ogni abilità a disposizione, con alternanza regolare di sessioni esplorative a brevi intermezzi di lucha libre. Tendenzialmente la miscela funziona, coinvolge al punto giusto e la progressione avviene in modo regolare.
Guacamelee 2 non è una rivoluzione, ma diverte tantissimo
I problemi si riscontrano nella seconda metà del gioco, dove sopraggiungono molteplici fasi trial and error abbastanza fastidiose. Nonostante i checkpoint siano frequenti e piazzati in maniera intelligente, alcune fasi puzzle platform ci hanno fatto storcere il naso perché seguivano lo stile di Super Meat Boy. In sostanza bisognava eseguire una serie di mosse alla perfezione. Non c’era spazio per il minimo margine di errore, né la possibilità di variare approccio anche solo lievemente. Non è stata a nostro parere una trovata geniale, dimostrandosi fonte di sporadica rabbia e frustrazione in una miscela altrimenti gradevolissima.
E questo è forse l’unico difetto che siamo riusciti a trovare in Guacamelee 2, dal momento che anche il comparto tecnico ci ha lasciati soddisfatti. Il caratteristico stile 2D spigoloso e coloratissimo rimane uguale a quello del primo capitolo. Per quanto poco espressivo e flessibile in termini di animazioni, questo è comunque in grado di restituire un ottimo impatto visivo. La soundtrack, poi, trasuda Messico da ogni poro. Chitarre acustiche, arpe, trombe, violini, ukulele e tutti gli strumenti della tradizione Mariachi vedono un utilizzo ispirato. Senz’altro un bell’omaggio alla cultura musicale del centroamerica.
Consigliato
Con Guacamelee 2 Drinkbox Studios conferma di essere uno sviluppatore degno di attenzione e rispetto. Il titolo diverte, ha un livello di difficoltà sopra la media e contiene una sana dose di umorismo qualitativamente sopraffino. Certo, alcune sezioni platform sono meno riuscite di altre, bisogna ammetterlo. Tuttavia il level design, per una volta non procedurale – sia ringraziato il cielo -, risulta in generale di buona fattura.
Se apprezzate platform 2D e metroidvania, con Guacamelee 2 andate sul sicuro. Assicuratevi solo di avere abbastanza tacos da sgranocchiare durante le scenette animate.
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