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[Recensione] Severed – Un’altra grande esclusiva per Vita

Data di Uscita 26 Aprile 2016 Lingua Italiano
Piattaforme PSV Versione recensita PSV

Severed è un’esclusiva per PlayStation Vita sviluppata da DrinkBox Studios, gli stessi ragazzi che qualche anno fa hanno sorpreso tutti con l’eccellente Guacamelee. Considerata la situazione non rosea della piccola console portatile Sony (almeno in occidente), l’idea di realizzare un’esclusiva per tale piattaforma può apparire bizzarra, ma Vita è in effetti l’unica console che avrebbe potuto permettere agli sviluppatori di concretizzare le proprie idee… oltre probabilmente a smartphone e tablet, su cui però sappiamo bene che è piuttosto difficile vendere un gioco a più di 5 euro.
Fondamentalmente Severed è uno dei rarissimi esempi di controlli touch perfettamente integrati nell’esperienza di gioco, uno di quei prodotti che fanno immediatamente cadere ogni pregiudizio, alla stessa maniera di un Monument Valley o di un Superbrothers Swords and Sworcery. Vediamo dunque cosa ha da offrire questo dungeon crawler dalla storia cupa e dallo stile ricercatissimo.

Severed

Il gioco ci mette nei panni di una giovane ragazza guerriera a cui è stato tranciato di netto un braccio, non sappiamo come o da chi. Ci ritroveremo dunque feriti a vagare attraverso uno strano mondo a metà tra il regno dei morti e un incubo, dove i resti di ciò che fu la nostra dimora renderanno subito chiara la nostra necessità di andare alla ricerca dei nostri genitori e del fratellino, dispersi chissà dove. Attraverso una visuale in prima persona inizieremo la nostra avventura muovendoci tra ambientazioni stilisticamente splendide, quasi oniriche, impregnate di uno stile fantasy opprimente, misterioso e senza dubbio affascinante, che ci ha rapito fin dalle prime battute.

Severed è fondamentalmente un dungeon crawler in prima persona, dotato di un ottimo sistema di progressione del personaggio, ma anche di un sistema di combattimento senza dubbio originale e ottimamente riuscito. L’enfasi del gioco non è però riposta sugli scontri, ma si bilancia in maniera egregia anche con l’esplorazione degli ambienti e la risoluzione di gradevoli enigmi, nonché l’interazione con personaggi grotteschi ma ottimamente caratterizzati.
In Severed non esistono scontri casuali. La presenza di uno o più nemici sarà indicata da fiammelle bianche verso cui potremo andare incontro o meno. Nella maggior parte dei casi tali scontri saranno comunque obbligati, in quanto gli avversari ostruiranno fisicamente la nostra strada.
Il sistema di combattimento è brillante, a turni per gli avversari e in tempo reale per noi. Per portare a segno un attacco dovremo solo effettuare uno swipe sullo schermo, mimando la velocità e l’inclinazione della nostra spada. Più lungo sarà lo swipe più danni infliggeremo. Naturalmente potremo concatenare gli attacchi muovendo il dito da una parte all’altra dello schermo, ma gli avversari non se ne staranno a guardare. Ciascun nemico (varietà e quantità più che buone) è dotato di pattern comportamentali diversi. C’è chi si parerà dopo un tot numero di colpi ricevuti, chi difenderà un lato del corpo, chi sarà vulnerabile solo a determinati attacchi o movimenti.
A tutto ciò va a sommarsi l’offensiva avversaria, che avverrà anche in questo caso in maniera estremamente variegata. Ciascun nemico è dotato di un’icona nella parte bassa dello schermo: un cerchio giallo ne indicherà il suo attacco imminente. In quel caso ciò che dovremo fare sarà contrattaccare per evitare che il colpo vada a segno, cosa facile solo in teoria. In pratica se vedremo che l’avversario solleverà il braccio destro per colpirci dovremo effettuare immediatamente uno swipe con la spada che vada a colpire la mano nemica impedendone il movimento. Una meccanica alla base semplice, che si fa molto più complessa quando gli attacchi dei mostri avverranno in sequenza, da più direzioni, con colpi caricati, con finte da una parte e attacchi dall’altra che dovremo intuire per non mandare a vuoto il nostro tentativo di contrattacco.
Avanzando nel gioco ci ritroveremo inoltre ad avere a che fare con la magia: gli avversari potranno ricevere dei buff, come una rigenerazione a dot dei punti vita, una velocità del turno incrementata, difesa e attacco potenziati eccetera. Da parte nostra potremo invece sfruttare delle abilità che ci permetteranno di accecare temporaneamente il nemico, o di assorbirne i potenziamenti magici.

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Severed inizia in maniera abbastanza pacata, ci permette di prendere confidenza con il sistema di combattimento, ma dopo qualche ora le cose si faranno decisamente complicate, e un’analisi strategica degli scontri diventerà assolutamente necessaria. Quando ci ritroveremo accerchiati da gruppi di mostri dovremo capire immediatamente chi siano l’anello forte e quello debole della catena, valutare quale sia il potenziamento da rimuovere con più urgenza e quale obiettivo eliminare più in fretta. Un errore commesso su una sola di queste variabili si traduce nella nostra inevitabile sconfitta.
Occorre dunque tatticismo, velocità, intelligenza e un’ottima capacità di valutazione delle circostanze. Fortunatamente Severed non è un gioco troppo punitivo: morire ci riporterà semplicemente all’ultimo salvataggio automatico (avvengono quasi di continuo), tra l’altro con i nostri punti vita e magici riempiti al massimo. Troppo buoni? Vi assicuriamo di no, perché alcuni scontri sono davvero parecchio (parecchio) difficili, e vi porteranno a morire una gran quantità di volta, portandovi in qualche caso al rage quit.

Alla base del sistema di progressione di Severed c’è la possibilità di smembrare i nostri avversari, facendoli letteralmente a pezzi e utilizzandone arti o organi per potenziare il nostro personaggio. Per fare ciò dovremo essere piuttosto rapidi alla fine dei combattimenti, in quanto avremo dei tempi molto ridotti per effettuare dei tagli (ovvero degli swipe precisi al pixel) in determinati punti del corpo del mostro che possono fare al caso nostro.
I potenziamenti consistono in bonus passivi legati al combattimento stesso, alla potenza dei nostri attacchi e alla difesa, ma anche alle abilità speciali che alla fine si riveleranno assolutamente necessarie per avere la meglio nelle situazioni più disperate.
Sparsi per le diverse ambientazioni dei dungeon potremo incontrare poi dei resti da riciclare e da utilizzare per convertirli in organi più utili, un elemento che spinge all’esplorazione oltre che a fare lo stretto indispensabile per proseguire nei nostri obiettivi.

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Volendo sintetizzare il livel design è riuscito particolarmente bene, e per quanto le diverse aree siano piuttosto ampie non c’è mai il rischio di perdersi, vuoi per la comoda mappa sempre presente a schermo, vuoi perché gli sviluppatori hanno reso tutto molto “consequenziale”, con uno stile che ci ha paradossalmente riportato alla memoria quello dei dungeon dei vari The Legend of Zelda.
Severed è insomma sviluppato con grande cura, lo si vede da una gran quantità di dettagli. A partire dalle scelte artistiche, continuando con il level design e lo straordinario sistema di combattimento, finendo con la caratterizzazione visiva di alcuni dei (pochi) personaggi secondari, il gioco si fa apprezzare da subito e sa trascinare all’interno del suo mondo oscuro, un mondo che ci ha stregati.

PlayStation Vita gestisce il tutto alla grande, con tempi di caricamento molto ridotti, colori sgargianti sulla versione originale della console e una precisione impressionante nel rilevamento dei comandi touch, che rilevano inclinazione, lunghezza e velocità dei nostri tocchi in modo esemplare.

Conclusioni
Severed è un’altra grandissima esclusiva per PlayStation Vita, una console così tanto bistrattata da Sony stessa ma che nonostante tutto continua a mostrare i muscoli, grazie a sviluppatori indipendenti e coraggiosi che non hanno paura di osare e di credere nelle proprie idee.
Tutti gli appassionati di dungeon crawler dovrebbero mettere le mani su questo gioco, ma il discorso è molto più ampio. Severed ha infatti l’indiscutibile merito di demolire qualsiasi preconcetto si possa avere sui controlli touch, è la dimostrazione che un game design intelligente non ha bisogno di tasti fisici per offrire un prodotto di altissima qualità, e paradossalmente ci rende più speranzosi verso il futuro del gaming mobile, se questo sarà davvero il futuro: saremmo ben lieti di spendere 20 o 30 euro anche per un gioco smartphone se la qualità finale del prodotto fosse questa.
Ci auguriamo fortemente che Severed possa essere la lezione di game design di cui moltissimi sviluppatori hanno attualmente bisogno.
Valutazione

8.8
+ Concept originale e ben sviluppato
+ Gameplay profondo e divertente
+ Level design eccellente
+ Splendida direzione artistica
+ Molto impegnativo
+ Progettato per destrorsi e mancini
– Qualke spike nella difficoltà

*Recensione basata su una copia promo fornita dallo sviluppatore*

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