È durata 12 giorni l’inviolabilità di Hogwarts Legacy, che nelle scorse ore ha ricevuto la sua crack definitiva, realizzata ad opera di Empress. La nota cracker aveva annunciato che sarebbe riuscita a crackare il gioco entro una decina di giorni dal lancio, e in effetti così è stato. Quest’oggi Hogwarts Legacy viene distribuito a macchia d’olio illegalmente sui Torrent di tutto il mondo, per la gioia dei pirati per vocazione, ma anche di chi non gradisce le limitazioni di DRM come Denuvo e non vuole far parte di un sistema anti-consumatore. Come abbiamo già trattato in una precedente notizia, Denuvo tende infatti a peggiorare in maniera sensibile le performance dei giochi a cui è applicato, finendo per penalizzare – paradossalmente – proprio gli utenti che acquistano giochi originali. Alla fine ci si ritrova con un videogame che gira peggio di quanto dovrebbe, con requisiti dichiarati che non rispettano poi le reali prestazioni.
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Molti sviluppatori sono consapevoli del fatto che i DRM non hanno in realtà alcun effetto sulle vendite dei videogame. Il fatto che Hogwarts Legacy abbia adesso una crack e sia diffuso su Torrent non significa automaticamente che le vendite caleranno. Chi acquista giochi originali, magari al lancio, non è lo stesso tipo di utente che li scarica piratati. Non ci stancheremo mai di dirlo, ma esistono categorie di giocatori molto diverse, non sovrapponibili. Chi non vuole acquistare un gioco e lo cerca in versione pirata, non andrà magicamente a comprarlo solo perché non lo trova. Molto più semplicemente giocherà ad altro.
Come giustamente fatto notare nei commenti al precedente articolo, ci sono inoltre persone più che disposte a supportare gli sviluppatori con l’acquisto, pur giocando la versione pirata. Questa può infatti essere un modo per giocare un prodotto su un’altra piattaforma, avendone magari una copia altrove. La cosa fondamentale è naturalmente non generalizzare, e rendersi conto che qualsiasi tipo di mercato ha bisogno di essere supportato, se ci aspettiamo che vengano creati altri prodotti all’altezza. Usare software pirata non significa automaticamente disprezzare il mondo dei videogame, ciascun caso è diverso dagli altri e andrebbe analizzato con un po’ di cognizione di causa. Hogwarts Legacy ha una crack e circola su Torrent. E questo non è per forza un male, né per il gioco in sé, né per il publisher.
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In questo marasma dovrebbe infatti far riflettere l’approccio di sviluppatori e publisher come CD Projekt Red, che non hanno paura di rilasciare i propri blockbuster senza alcun tipo di DRM, consapevoli che le vendite non ne risentiranno. La pirateria può essere un modo per alimentare il passaparola, per generare hype, per mantenere alto l’interesse nel tempo, per dare spazio al sottobosco dei modder che a conti fatti terranno in vita il gioco sul lungo periodo, almeno su PC. In qualche modo la pirateria può essere considerata alla stregua di marketing gratuito, al pari dei content creator e dei forum di discussione.
Ci domandiamo adesso come intenda comportarsi il publisher nei confronti di Hogwarts Legacy, data la diffusione della crack e del gioco su Torrent. In teoria Denuvo non ha più motivo di esistere nella versione PC Windows del gioco, e sta effettivamente arrecando un danno a tutti i giocatori che l’hanno acquistato. Si spera che venga rilasciata al più presto una patch che rimuova il fastidioso DRM. Il timore è che questo possa non essere tra le priorità del publisher, con buona pace dei consumatori più onesti, costretti adesso a giocare alla versione peggiore attualmente disponibile.