Call of Duty Modern Warfare

Call of Duty Modern Warfare offende la nostra intelligenza

Il “Dipartimento Etico” di Square Enix ha recentemente censurato le tette di Shiva, ritenute insieme a quelle di Tifa concause del riscaldamento globale e dell’aumento dei femminicidi. Nel frattempo, Activision continua a inchiappettare senza saliva i giocatori di Call of Duty. Com’era ovvio le micro transazioni hanno preso piede in Modern Warfare, e nello store del gioco appaiono regolarmente oggetti e bundle a pagamento. L’ultimo in ordine di tempo si chiama “Madre Russia” e contiene, tra le altre cose, un orologio molto particolare.

Questo permette di vedere in tempo reale il proprio ratio uccisioni/morti, non più visualizzabile durante la partita per scelta degli sviluppatori. Sembrerà strano ma è così. In nessuna modalità di Modern Warfare si riesce ad avere informazioni sulle proprie performance finché la partita non è effettivamente finita. Trattandosi di una feature molto richiesta dalla community, il magnanimo Bobby Kotick gliel’ha sbattuta sullo store alla modica cifra di 20€ (2000 punti COD).

Già, perché per ottenere l’orologio bisognerà acquistare l’intero bundle, del valore di circa un terzo rispetto al prezzo del titolo su console. Semplicemente un affarone. E per i primi 100 acquirenti c’è anche una batteria di pentole in acciaio inox.

Nessuna sorpresa, del resto era impossibile aspettarsi di meglio da un’azienda che vende reticoli laser per armi digitali a 1 euro ciascuno. Se ci riflettiamo è paradossalmente peggio delle cosiddette surprise mechanics. Quantomeno lì con una botta di culo si potevano anche ottenere oggetti epici o leggendari aprendo un paio di forzieri.

Call of Duty Modern Warfare 2019
Call of Duty Modern Warfare supporta la Lega Nazionale per la Protezione di Bobby Kotick.

L’esempio più palese lo hanno dato proprio in questi giorni Psyonix e Timoteo Maiali con la rimozione di loot box da Rocket League in favore di transazioni dirette dai prezzi mostruosi. Prezzi che poi sono stati per fortuna diminuiti grazie alle proteste della community sui social, ma parliamo comunque di un caso su cento. Alla base c’è sempre l’ingordigia dei publisher e le strategie di marketing più subdole, tra cui l’anchoring. Il termine indica un sondare il campo con proposte assurde, aggiustando poi il tiro secondo il feedback degli utenti, come dimostrato da Epic Games.

Oppure, e qui torniamo a Modern Warfare, il solution selling, ovvero creare un problema per poi vendere la soluzione. Abbiamo rimosso le statistiche riguardanti ratio morti/uccisioni, presenti in tutti i capitoli precedenti della serie. Però non preoccupatevi perché potranno nuovamente essere vostre a soli 20€! Chissà, magari in futuro rimuoveremo interfaccia, mirino, minimappa, caricatori e lo sprint per poi offrirveli in un fantastico FPS Starter Pack! Non siete contenti? Secondo me siete contenti ma non lo volete dire!

Nel frattempo i giocatori lamentano una mancanza cronica di contenuti tra cui armi, mappe, emblemi e quant’altro. Tutta roba inclusa nei predecessori allo stesso prezzo di lancio. In Modern Warfare, invece, abbiamo gating dei contenuti con Stagioni e Battle Pass, come in Fortnite, ma in un gioco che costa 60 euro. Perché sapete, Bobby sta sostenendo spese importanti nella sua umile dimora da 11 milioni di dollari a Beverly Hills (ha deciso di sostituire le buche del suo campo da golf con delle vagine), e noi non siamo nessuno per negarglielo.

Impareremo mai la lezione smettendo di comprare questa robaccia anno dopo anno? Probabilmente no.

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