Riportare Monster Hunter su una console casalinga “tradizionale” è stata un’ottima decisione per Capcom, che in questi giorni sta annegando in un mare di dollari. Monster Hunter World ha venduto nei primi tre giorni oltre cinque milioni di copie, includendo sia quelle digitali che il distribuito fisico. Secondo le prime stime un milione di pezzi sarebbe stato venduto in Giappone, l’occidente avrebbe fatto il resto.
Monster Hunter World ha anche debuttato al primo posto della classifica del Regno Unito. Ha surclassato con ampio margine i numeri registrati dai precedenti capitoli del franchise, anche prendendo in considerazione le sole copie fisiche. La proporzione vede in nettissimo vantaggio PlayStation 4, dove sono state vendute il 72% delle copie. Xbox One deve accontentarsi del 28%. Proprio la versione PS4 gode al momento di un metascore di 91/100, che sicuramente avrà aiutato parecchio in termini di vendite.
Se il gioco ha ampiamente convinto la stampa internazionale e i giocatori di vecchia data, lo stesso non può dirsi per le nuove leve.
E’ sufficiente fare qualche giro su Reset Era e Reddit per accorgersi di quanti utenti siano rimasti delusi dalla componente multiplayer di Monster Hunter World.
Quando si riesce a stare in party fila tutto liscio, il sistema di combattimento è profondo e sa gratificare, il design dei mostri sempre sopraffino, il tempo passa piacevolmente, ci si diverte.
Il problema è che Capcom non è riuscita a stare al passo con i tempi, offrendo un online estremamente macchinoso e poco intuitivo.
Il sistema di menu e il multiplayer di Monster Hunter World vanno totalmente rivisiti
In teoria ci si aspetterebbe di schiacciare un tasto, entrare nella partita di un amico e seguirlo nelle sue missioni. In realtà le cose sono piuttosto diverse, almeno per il momento. Con ogni probabilità Capcom interverrà per rimuovere alcune limitazioni o per affinare gli scomodissimi menu, auguriamoci solo che avvenga presto.
Se volete giocare con gente a caso nessun problema. Andate in missione, sparate un razzo di segnalazione e qualcuno accorrerà in vostro aiuto.
Discorso molto diverso invece se desiderate giocare con i vostri amici.
In questo caso sarà necessario trovarsi all’interno della stessa instance, e da lì dovremo poi raggiungere la partita del nostro amico. Ma non sempre!
In Monster Hunter World potremo giocare con i nostri amici solo se abbiamo già sbloccato l’accesso alla missione che vogliamo affrontare. Se poi nella missione fosse presente una sequenza animata, non potrete unirvi agli altri giocatori finché non avrete visto la cutscene. In pratica dovreste entrare in missione, avanzare fino al momento della cut (che spesso non è all’inizio), guardarla, uscire dalla missione, tornare nella lobby e solo allora potrete entrare nella partita dei compagni. Molto sensato, no?
A quel punto tanto vale restare all’interno della partita e lanciare un razzo di segnalazione. I nostri compagnetti di giuochi potranno quindi fiondarsi tra i menu, trovare la nostra richiesta di aiuto ed entrare in partita. A meno che qualcuno non lo faccia prima di loro. In quel caso resterebbero tagliati fuori. E’ giusto così, ci prepara ad affrontare le insensatezze della vita.
Monster Hunter World sembra indietro di un ventennio da alcuni punti di vista
Ovviamente non manca la possibilità di creare delle sessioni private, alle quali potremo accedere comodamente attraverso una password e una ID. Non c’è bisogno che vi dica che l’ID è un aborto paragonabile alle vecchie password dei giochi NES, una roba lunghissima tra maiuscole e minuscole che spinge per forza di cose all’integralismo islamico.
Se la memoria non mi inganna in Monster Hunter 3 Ultimate si entrava in partita, il leader sceglieva la missione e gli altri giocavano. Punto.
Nessuna insensatezza su cutscene, mostri già affrontati, necessità di uscire dalla missione per riavviarla e problemi di calvizie precoce. Per qualche motivo con Monster Hunter World siamo tornati indietro.
Non è una bella cosa, specie per chi ha comprato il titolo col desiderio di giocarlo tranquillamente in multiplayer cooperativo con gli amici.
Le discussioni in cui mi sono imbattuto hanno evidenziato parecchia frustrazione. Sono in particolare i nuovi giocatori ad accusare maggiormente il colpo, mentre i veterani della serie sono riusciti a mandar giù i difetti senza troppe difficoltà. Probabilmente dipende anche dall’essersi abituati negli anni ad un certo tipo di menu, che oggi appaiono comunque terribilmente anacronistici. Sono a dir poco scomodi, sembrano vecchi di un ventennio, ho avuto la sensazione che gli sviluppatori si siano divertiti a stratificare tutto su più livelli di profondità. Da questo punto di vista credo che a Capcom servirebbe un po’ di carne fresca, una prospettiva nuova su un sistema che accusa tantissimo i segni del tempo.
E’ necessario fidelizzare anche i nuovi giocatori
Se l’azienda intende fidelizzare nuovi giocatori – in particolare gli occidentali – sarebbe il caso di stare più attenti all’accessibilità. Questo non significa ovviamente snaturare lo stile di gioco o tradire la propria fanbase, in fondo si sta chiedendo solo un po’ di evoluzione, un affinamento, non una rivoluzione.
Auguriamoci che Capcom voglia perdere un po’ di tempo a leggere anche i forum occidentali, sono tutti problemi facilmente risolvibili.