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Night in the Woods – Recensione

Solo di recente sono riuscito a mettere le mani su Night in the Woods, un gioco che aveva attirato la mia attenzione un mesetto fa grazie all’attento lavoro di Destructoid. Come avrete notato dall’immagine qui sopra lo stile estetico è particolare, ma lo è anche la struttura del prodotto. Si può parlare in effetti di una sorta di originale esperimento, e gli esperimenti affascinano.
Qui ci sono contenuti profondi e molto stimolanti, non è un gioco pensato per i più piccoli. Non lo possiamo inserire nella categoria dei non-giochi, ci sono tante cose da fare. Tuttavia, non sarebbe nemmeno corretto inquadrarlo come un videogame canonico. Cerchiamo di schiarirci le idee e scoprire se vale la pena farsi un giro.

Night in the Woods

Night in the Woods è un gioco che mette al centro storia, personaggi e soprattutto relazioni. In termini di gameplay si tratta di un adventure arricchito da alcune fasi platform. L’elemento più importante è però quello ruolistico, nel senso più ampio del termine. Ci si chiede infatti di immedesimarci con Mae, l’adolescente gattina antropomorfa che sarà anche nostro avatar. L’ambientazione è la cittadina di Possum Springs, luogo da cui siamo stati lontani per qualche anno per frequentare il college.
Night in the Woods concede al giocatore una notevole libertà. In effetti ciò che saremo chiamati a fare sarà decidere in che modo impegnare le nostre giornate, ovvero a quali attività dedicarci, con chi parlare, quali rapporti approfondire, se andare o meno in esplorazione e via dicendo.

L’avventura dura circa una decina di ore durante le quali dovremo operare una serie di scelte che porteranno a certe conseguenze piuttosto che ad altre. In parole povere, per scoprire tutto ciò che il gioco ha da offrire saranno necessari più playthrough.
Mae è una specie di teppistella, anche il tono generale della storia lo rifletterà. Alcuni NPC riterranno la nostra presenza una cattiva influenza, preferiranno tenerci lontani. Mae potrà andarsene in giro a far danni, magari spaccando delle insegne o delle auto abbandonate. Night in the Woods dà numerose opzioni, condisce l’avventura principale con minigiochi di varia natura. Potremo ad esempio metterci a suonare in puro stile Guitar Hero, dedicarci a sessioni platform piuttosto impegnative, giocare a un dungeon crawler sul PC della protagonista eccetera.

Protagonisti assoluti del gioco sono però i personaggi. Ogni giorno potremo soffermarci a dialogare con un cast straordinario, ricco di personalità variegate. Gli sviluppatori hanno fatto leva su certi stereotipi aggiungendo però una grande stratificazione. In base a quanto tempo decideremo di dedicare ai personaggi potremo approfondire il rapporto e accedere a nuove linee di dialogo. Sono tutte ben scritte, alcune piuttosto triviali, altre molto più interessanti.
Ma l’elemento più intrigante di Night in the Woods sono i tre migliori amici di Mae. Se da una parte la nostra gattina ha abbandonato gli studi per ripartire da zero, la vita non si è fermata per la sua combriccola. Ciascuno dei personaggi è infatti andato avanti, impattando con l’età adulta e finendo per sacrificare almeno in parte i propri sogni. C’è insomma uno scontro fortissimo tra la maturità dei tre amici, costretti a crescere per necessità pratiche, e una Mae che tutto sommato è ancora un’adolescente priva di direzioni.
Sono temi che fanno riflettere parecchio, che ci portano anche a fare confronti con le nostre vite. A tanti di noi è certamente capitato di fare un giro su Facebook e guardare dove si trovano i vecchi compagni del liceo, oggi magari inquadrati all’interno di percorsi chiarissimi mentre noi siamo ancora qui, con le idee confuse come non mai, magari insoddisfatti di ciò che abbiamo raggiunto.

Questo genere di pensieri viene approfondito con grande lucidità in Night in the Woods. Dopo la prima metà del gioco noteremo una decisa virata nel tono generale, che si farà più meditativo, cupo, pessimista. Mae si farà assalire da dubbio e preoccupazioni, stimolando il giocatore a fare dei paragoni e a porsi delle domande riguardo se stesso. Sul finale si arriva quasi al filosofico, la leggerezza dello stile grafico viene contrastata pesantemente da contenuti che stridono e che scuotono.
Avviene tutto in maniera impeccabile grazie all’ottimo lavoro degli sceneggiatori. La protagonista subisce infatti un processo di evoluzione assolutamente credibile, perfettamente accompagnato dal dispiegarsi della storia. Il coinvolgimento è straordinario, è davvero raro sentirsi toccati in questo modo dai contenuti di un videogame.

In sintesi

Night in the Woods è un’avventura narrativa che spinge alla riflessione e all’introspezione. E’ un gioco originale, che in termini contenutistici offre molto più di un semplice walking simulator, con sezioni platform anche impegnative e tanti minigiochi piacevoli. I veri protagonisti della produzione sono però i personaggi e le possibilità di interazione con essi. L’evoluzione della protagonista e la sua crescita portano a temi profondi e adulti, sollevando domande che certamente avranno toccato i giocatori con qualche annetto sulle spalle.
Ovviamente se siete alla ricerca di un videogame canonico questo prodotto non farà al caso vostro. Ma se apprezzate lo sperimentalismo degli ultimi anni e la capacità di utilizzare questo media come veicolo per contenuti di un certo livello allora l’acquisto è caldamente consigliato. Un ottimo lavoro.

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