Team Oculus ha annunciato che a partire da oggi il proprio visore per la realtà virtuale Oculus Rift riceverà un grosso taglio di prezzo. Il solo visore passa da 599 dollari a 499, mentre il particolare controller vede il proprio prezzo dimezzarsi, arrivando adesso a costare 99 dollari. Le periferiche sono acquistabili in bundle a 598 dollari, mentre in precedenza erano vendute a 798 dollari.
Questo taglio arriva a circa un anno dall’uscita del visore, dunque può anche apparire fisiologico. Sorprende un po’ di più quello effettuato sul controller, la cui commercializzazione è stata rinviata a lungo e che è arrivato sul mercato non molti mesi fa.
Team Oculus è la prima azienda impegnata nel VR a decidere di ridurre il costo al pubblico del proprio dispositivo. Senza dubbio una maniera per risultare più competitivi nei confronti di HTC Vive, che al momento domina il mercato PC.
Bisogna inoltre mettere in conto che nel corso dell’anno verranno probabilmente mostrate le nuove versioni dei principali visori, dunque ha senso cercare di massimizzare il guadagno.
La prima generazione dei visori per realtà virtuale ha portato con sé tanta innovazione, ma ha anche mostrato numerosi limiti. Bisogna ancora lavorare su elementi basilari quali la comodità di utilizzo per periodi prolungati, limitare al massimo l’effetto nausea e i fastidi derivanti dai numerosi cavi. I pannelli possono essere ampiamente migliorati, ma soprattutto resta da affrontare la questione prezzo, ancora proibitivo per la maggior parte dei giocatori.
Sony ha dimostrato che scendendo sotto la soglia dei 400 euro si riescono ad ottenere risultati interessanti. Certo, la qualità di PlayStation VR è nettamente inferiore rispetto a quella di Oculus Rift o HTC Vive, ma la proposta di Sony sta viaggiando verso il milione di pezzi distribuiti, mentre la concorrenza oscilla tra i 420.000 (Vive) e i 200.000 (Rift). Sono numeri che dovrebbero far riflettere.