Overwatch Spotlight – Reaper

Overwatch si è dimostrato fin da subito un titolo validissimo in ogni suo aspetto, dalla stabilità dei server e dalle performance impeccabili su tutte le piattaforme fino alla convincente stratificazione del sistema di gioco, ritenuto dalla vox populi uno dei più divertenti degli ultimi anni.
Al fine di aiutare gli utenti a districarsi tra ruoli, numeri e abilità, abbiamo deciso, dopo svariate ore di esperienza post-review online, di approfondire uno alla volta i 21 eroi attualmente disponibili in brevi schede informative contenenti strategie e consigli per l’uso.
La rubrica non seguirà un ordine prestabilito e, di volta in volta, parlerà dei personaggi che più hanno impressionato la nostra redazione nel corso delle settimane o, alternativamente, prenderà spunto da eventuali commenti dell’utenza del sito.
Augurandoci di riuscire a fornirvi tutto il necessario per affrontare i match online con maggior sicurezza e tatticismo, vi lasciamo alla entry di quest’oggi: lo Spotlight di Reaper.

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Nome Gabriel Reyes
Difficoltà facile
Ruolo attaccante
Età sconosciuta
Località sconosciuta
Occupazione mercenario
Punti vita 250
Forte contro Widowmaker, Bastion, Mercy, Junkrat, Winston, Symmetra, Ana, Mei, Torbjorn
Debole contro Pharah, McCree, Lucio,
Neutrale contro Hanzo, D.Va, Zarya, Roadhog, Genji, Tracer, Reaper, Soldato 76, Zenyatta, Reinhardt

Reaper, oltre ad essere uno degli eroi più misteriosi del roster, è anche uno dei più sottovalutati.
Soprattutto nell’attuale meta ci capita di incontrare pochi giocatori disposti a sobbarcarsi la responsabilità di tendere agguati staccandosi dal gruppo, ruolo comunque piuttosto di nicchia in un gioco a squadre come Overwatch.
Similmente a Genji e Tracer ma con piccole variazioni, Reaper svolge il compito di infiltrarsi nelle linee nemiche e cogliere gli avversari di sorpresa eliminando, con la sua definitiva, anche 3-4 bersagli alla volta per poi fuggire rapidamente grazie alla Forma Spettrale.
Dunque più che come eroe d’attacco potremmo classificarlo come eroe d’infiltrazione tattica, trattandosi comunque di un personaggio piuttosto lento che si occupa principalmente di preparare il campo all’avanzata degli alleati.

Per far ciò Reaper si serve di due fucili a pompa dal danno elevatissimo (140 alla corta distanza), secondo solo alla disarmante potenza della modalità torretta di Bastion.
E’ consigliabile usare le cosiddette Bocche Infernali mentre ci si trova relativamente vicini al bersaglio o si riveleranno poco efficaci, nonostante godano del bonus per i colpi alla testa.
Da notare che Reaper ricarica le sue armi gettandole a terra ed esse scompaiono dopo 5 secondi, dunque se vi capita di vedere dei fucili al suolo ricordatevi di tenere gli occhi ben aperti.
Passiamo ora alle abilità attive: Forma Spettrale e Passo d’Ombra.
La prima permette a Reaper di diventare invulnerabile per 3 secondi, aumentare leggermente la velocità del passo ed annullare qualsiasi debuff subito pur mantenendo la capacità di conquistare gli obiettivi e raccogliere medikit.
Un uso oculato della Forma Spettrale viene attuato in situazioni di svantaggio per riprendere fiato o raggiungere la squadra ma anche per tornare in battaglia più velocemente dopo una morte.

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Passo d’Ombra serve invece a teletrasportarsi da un punto all’altro della mappa in pochi secondi.
Questa è l’abilità che consente a Reaper di effettuare imboscate sorprendendo un team nemico disattento alla copertura delle retrovie.
Di per sé la skill ha un ottimo concept dietro, tuttavia la lentezza d’esecuzione (2 secondi) e la vistosità degli effetti audiovisivi da essa scaturiti la rendono talora troppo prevedibile quindi inefficace.
Di conseguenza consigliamo di utilizzarla in assenza di nemici oppure in zone al di fuori del loro campo visivo, in combinazione con Spirale della Morte.
Infatti la mossa definitiva di Reaper, se piazzata con furbizia, ha effetti a dir poco devastanti e può decidere i match.
Si tratta di un’abilità letale a corto raggio che causa circa 200 danni al secondo nei 360° antistanti alla posizione dell’utilizzatore, dura 3 secondi ed ha una portata di 8 metri.
Il modo migliore di sfruttarla sarebbe sbucando fuori da postazioni elevate alle spalle della squadra nemica, magari in uno spazio ristretto in cui gli eroi sono ammassati.
Questo perché la Spirale della Morte lascia Reaper scoperto alla stregua di Pharah mentre lancia la sua definitiva, con l’unica differenza che in questo caso ci si può muovere, saltare e raccogliere boost alla salute.
Un aiuto viene qui fornito dall’abilità passiva Segni del Male, la quale permette a Reaper di recuperare 50 punti vita lasciati sul campo dai nemici uccisi (da lui e dai compagni) che però scompaiono al ritorno in partita di questi ultimi.

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Insomma, in linea di massima, sebbene non goda di una straripante popolarità nelle classificate, Reaper è un eroe molto solido privo di punti deboli eccessivamente penalizzanti, sempre escludendo la lentezza d’esecuzione di Passo d’Ombra.
Lo consigliamo ai lupi solitari che desiderano diventare spine nel fianco per i team avversari in mappe ricche di punti alti e strettoie da cui effettuare improvvise esecuzioni silenziose, ad esempio Watchpoint Gibraltar e Ilios.
Con Reaper non avrete bisogno di incollarvi al guaritore/tank del gruppo, anzi dovrete agire in libertà con lo scopo di seminare il panico tra le fila nemiche allontanandoli al contempo dagli obiettivi.
Infiltrarsi, infastidire, tendere agguati e sfilacciare le difese più impenetrabili come Bastion e Widowmaker: ecco i principi fondanti del ruolo di Reaper in Overwatch.

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