Con questa configurazione PC gaming da 3000 euro l’obiettivo è chiaro: 4K con dettagli alti, framerate elevati e ray tracing dove ha senso attivarlo, mantenendo un bilanciamento corretto tra GPU, CPU, RAM e storage. La build è pensata per i tripla A moderni e per scenari diversi, dal 16:9 tradizionale all’ultrawide 21:9, fino a setup multi-monitor, con una base solida che lasci margine anche quando i requisiti dei giochi salgono.
Il ray tracing è uno dei carichi più pesanti lato scheda video: per questo la selezione dà priorità a una GPU Nvidia (migliore di AMD accendendo ray tracing) adatta al 4K, ma include anche un’alternativa AMD per chi preferisce massimizzare le prestazioni in raster. Di seguito: lista componenti, motivazioni delle scelte e varianti utili in base a disponibilità e prezzo.
PC da gaming da 3000 euro – 4K con ray tracing
Siamo nella fascia alta dei PC da gaming, senza avere particolari limitazioni con il portafogli. Un PC di questo tipo consente di giocare in scioltezza a risoluzione 4K e framerate elevato, specie se accompagniamo l’hardware con sistemi di upscaling quali DLSS di Nvidia, FSR di AMD o XeSS di Intel.
Scheda video alternativa AMD:
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Scheda Madre e CPU
Cominciamo da una scheda madre MSI B850 Gaming Plus Wi-Fi 6e (qui tutte le specifiche), una base solida per una build da gaming di fascia alta. Supporta memorie DDR5 (quattro slot) fino a 8200+ MT/s in overclock, ed ospita la CPU Ryzen per questa configurazione. La scheda dispone di due slot M2 per i nostri NVMe: il primo è un PCIe 5.0 x4 ad altissima velocità, mentre il secondo è un più tradizionale 4.0 x4, comunque perfetto per qualsiasi videogame.
Montiamo un processore AMD Ryzen 9 9900X, una CPU di fascia enthusiast che gestisce senza problemi qualsiasi gioco moderno e lascia ampio margine anche per produttività e carichi pesanti. Le varianti X3D (Ryzen 9 9900X3D e Ryzen 9 9950X3D) offrono un ulteriore vantaggio nel gaming, ma la differenza di prezzo è fin troppo elevata: considerato un budget da 3000 euro conviene mantenere un equilibrio e investire dove il salto prestazionale è più evidente, ovvero scheda video e display.
RAM
La situazione dei prezzi delle RAM è attualmente drammatica. Il costo dei moduli DDR5 è ormai alle stelle, con valori fortemente aumentati rispetto a quelli di un anno fa. Questo è un elemento da tenere in grande considerazione nella costruzione di un PC da gaming, sia esso di fascia alta o meno.
Idealmente, una configurazione di questo tipo dovrebbe essere accompagnata da 64GB di RAM. Purtroppo però, per come stanno attualmente le cose, è più sensato comprare un unico modulo da 32GB e aggiungerne solo in seguito uno addizionale da far lavorare in Dual Channel.
Per il momento quindi vi indichiamo le due soluzioni a nostro avviso più sensate: se i soldi non sono affatto un problema, montate 64GB di DDR5; se invece volete risparmiare qualche centinaio di euro nella speranza che i prezzi migliorino (e qui c’è un’enorme incognita) orientatevi per il momento su 32GB di RAM DDR5, che saranno comunque adeguati a gestire i videogiochi di nuova generazione.
Scheda video
Parlando invece di scheda video, se vogliamo un PC da gaming capace di lavorare bene in 4K a framerate elevati, è sensato non scendere sotto una RTX 5080, se il nostro obiettivo include anche ray tracing. In questo caso specifico, considerato il budget, la soluzione migliore è una Gigabyte GeForce RTX 5080 Windforce OC SFF, con overclock di fabbrica e 16GB di veloci GDDR7. Il prezzo è oltre i 1000 euro, ma si tratta di una GPU con performance reali molto elevate e considerevoli vantaggi lato software per upscaler con DLSS, ray tracing e path tracing.
Per chi preferisce AMD, la soluzione migliore è la scheda alternativa RX 9070 XT con 16GB di GDDR6, che però offre prestazioni “diverse” rispetto a RTX 5080 di Nvidia. Dai nostri benchmark noterete numeri piuttosto simili, ma ci si riferisce solo al raster: in realtà accendendo DLSS e ponendolo contro FSR, la qualità visiva su macchina Nvidia tende ad essere superiore. Allo stesso modo, l’impatto prestazionale derivante da ray tracing è più pesante su AMD rispetto alla concorrente verde. AMD ha quindi un senso reale se date priorità assoluta al raster. Teniamo inoltre presente che la differenza di prezzo è sostanziale, con la soluzione di Nvidia che richiede un investimento più o meno doppio rispetto alla scheda AMD.
SSD
Per lo spazio di archiviazione montiamo un SSD NVMe in formato M.2 da 2TB, ovvero il modello Samsung 990 Pro PCIe 4.0 x4. Offre uno spazio adeguato ad installare in simultanea più videogame tripla A, e garantisce performance elevate grazie a una velocità in lettura dichiarati fino a 7.450 MB/s e 6.900 MB/s in scrittura. Nei videogiochi la differenza tra un buon SSD e un top di gamma si vede soprattutto nei tempi di caricamento e nella reattività generale del sistema: questo modello è già più che sufficiente, senza le complessità e i costi tipici dei PCIe 5.0.
Accessori PC
Monitor
Passando agli accessori, una configurazione di fascia alta come questa richiede un monitor all’altezza. L’AOC Agon Pro AG326UD è un modello da 32 pollici con risoluzione 4K (3840 x 2160) basato su pannello QD-OLED, capace di offrire neri perfetti, contrasto elevatissimo e tempi di risposta estremamente ridotti, dichiarati in 0,03 ms.
Il refresh rate arriva a 165 Hz, valore ideale per sfruttare GPU di fascia alta anche oltre i 120 frame al secondo. Il supporto a FreeSync Premium Pro e la compatibilità con G-Sync permettono inoltre di evitare tearing e stuttering, mantenendo un’esperienza fluida sia in raster che con ray tracing attivo.
Tastiera e mouse
La tastiera scelta è una Razer BlackWidow V4 X con switch meccanici gialli Razer, progettati per essere rapidi e silenziosi. Il punto di attivazione è fissato a 1,2 mm con una forza di 45 grammi, caratteristiche che la rendono particolarmente adatta al gaming competitivo e agli FPS.
La tastiera integra sei pulsanti macro dedicati completamente programmabili, una rotella multifunzione per il controllo rapido di volume e media, illuminazione RGB per-tasto tramite Razer Chroma e keycap con rivestimento UV per una maggiore resistenza all’usura. Il layout italiano la rende immediatamente utilizzabile senza compromessi.
Il mouse è un Razer Viper V3 Pro, pensato per il gaming competitivo e gli e-sport. Adotta una forma simmetrica adatta sia a destrorsi che mancini ed è estremamente leggero, favorendo movimenti rapidi e precisi. Il sensore di fascia alta e il polling rate fino a 8000 Hz garantiscono una latenza estremamente ridotta e un tracciamento molto accurato, rendendolo una scelta ideale per FPS e titoli in cui la precisione del è determinante.
Altre configurazioni PC Gaming
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Domande frequenti PC da gaming
In 4K nativo il ray tracing può diventare rapidamente il collo di bottiglia: per questo, nella pratica, si gioca spesso con upscaling (DLSS/FSR/XeSS). A volte si aggiunge anche frame generation, ma questo può incidere sulla fluidità percepita, rimane una decisione molto soggettiva. Con ray tracing “alto” l’esperienza resta solida; con path tracing o preset RT estremi, anche una GPU top di gamma può richiedere compromessi (upscaling più aggressivo o qualche settaggio ridotto).
RTX 5080 conviene quando la priorità è 4K con DLSS, ray tracing attivo e si vuole la resa più completa lato tecnologie (upscaling, frame generation e gestione dei preset RT più pesanti). RX 9070 XT ha più senso se l’obiettivo è massimizzare il rapporto prezzo/prestazioni in raster, se non date particolare importanza a ray tracing. In sintesi: RTX 5080 è la scelta “4K + RT senza pensieri”, RX 9070 XT è la scelta “raster e valore”.
32GB sono ancora adeguati per il gaming moderno, anche in 4K, perché la risoluzione pesa soprattutto sulla GPU e non consuma RAM in modo proporzionale. 64GB diventano sensati quando, oltre a giocare, si fa multitasking pesante (browser con molte schede, Discord, registrazione/streaming, tool in background), si usano mod importanti (simulatori, sandbox, grosse produzioni open world), oppure si fa anche produttività (editing video, rendering 3D). Per una build da 3000 euro, 64GB sono una scelta di comfort e longevità.
Su AM5 la scelta più pulita è quasi sempre 2 moduli: 2×16 per 32GB o 2×32 per 64GB. 4 moduli (4×16) spesso costringono a scendere con frequenze/timing o a fare più tentativi di stabilità, perché aumentano il carico sul memory controller. Se l’idea è arrivare a 64GB, in genere è meglio partire direttamente con 2×32; se si parte da 32GB, conviene passare in futuro da 2×16 a 2×32 sostituendo il kit, invece di aggiungere altri due moduli.
Per il gaming basta spesso un ottimo dissipatore ad aria. Il liquido (AIO) ha senso se la CPU è molto energivora in carichi prolungati, se si vuole mantenere temperature e rumorosità più basse sotto stress continuo (render, encoding) o se il case privilegia radiatori e airflow specifici.
Nei tempi di caricamento e nell’esperienza in gioco la differenza tra un buon SSD PCIe 4.0 e uno PCIe 5.0 è di solito minima. Conta molto di più avere un NVMe affidabile, capiente e con buone prestazioni reali su file piccoli e accessi casuali. PCIe 5.0 può avere senso se si fanno anche lavori di trasferimento dati pesanti (video, progetti grandi). Per una build gaming, un 2TB PCIe 4.0 di buona qualità è ancora la scelta più razionale; PCIe 5.0 è un extra più che un vantaggio concreto nei giochi.














Ricordati di agiornare il Case!! xD