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Recensione: Attack on Titan – Wings of Freedom

Attack on Titan è uno dei manga/anime attualmente più apprezzati in Giappone e in occidente. Come spesso accade in questi casi qualcuno ha pensato bene di realizzare un nuovo videogame (ne esistono già una sfilza) che risultasse fedele al materiale originale, facendo la felicità degli appassionati. Questo qualcuno è Koei Tecmo, che ha sfruttato la propria esperienza nel campo dei musou per realizzare Wings of Freedom, un prodotto marcatamente action che cerca di seguire la prima serie dell’anime aggiungendo nel contempo del materiale inedito che sarà presente solo all’interno del videogame stesso.
I musou non sono un genere proprio apprezzatissimo in occidente, ma alcuni titoli sono riusciti a ottenere un buon successo sia in termini di vendite che di ricezione della stampa. Questo gioco aggiunge alcune gradite variazioni sul tema.
Andiamo a scoprire cosa offre questo Attack on Titan – Wings of Freedom.

Attack on Titan – Wings of Freedom

Uscita 30 Agosto 2016
Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One, PSV
Versione recensita PSV
Prezzo al lancio 59,99€

Breve sintesi per chi non conoscesse affatto questo anime/manga: l’esistenza degli esseri umani è minacciata dalla comparsa dei Titani (o Giganti), creature umanoidi asessuate, gigantesche e terribili che seguono una dieta rigorosa a base di uomini, donne e bambini. L’unica soluzione è rintanarsi all’interno di una sola, grande città, fortificata con tre serie di mura concentriche, protetta all’interno da un’organizzazione di combattenti specializzati nell’affrontare i Titani stessi.
Caratteristica peculiare dei soldati è l’armamentario, che offre tra le altre cose un meccanismo di movimento omni-direzionale che permette di muoversi per vie aeree in tutte le direzioni, utilizzando come appiglio moltissimi elementi dello scenario.
In pratica i nostri soldati sono delle specie di Spider Man giapponesi.

Attack on Titan – Wings of Freedom ripercorre in buona parte gli eventi raccontati nella serie animata. La modalità principale è composta da missioni intervallate da cutscene di ottima qualità, perfettamente in linea con l’anime. Protagonista della vicenda è Eren Jaeger, ma fin dalle prime missioni saremo chiamati a utilizzare anche altri tre personaggi. Alla fine il roster si amplierà fino a raggiungere la decina di combattenti, ma prima sarà necessario fare un bel po’ di gavetta.
Ciascun personaggio ha punti di forza e debolezze specifiche, o abilità peculiari. C’è chi è semplicemente una furia in combattimento, chi è più tattico e può richiedere il supporto degli alleati, c’è chi è bilanciato in tutti i campi senza eccellere in nessuno. La varietà è soddisfacente e soprattutto allineata con le diverse personalità.

Per quanto il gioco rientri nella categoria dei musou, il gameplay è molto diverso rispetto a quello di un classico X Warriors. Cominciamo sottolineando come i nostri avversari siano dei titani, di varie forme e dimensioni, è vero, ma pur sempre titani. Ciò significa che non ci ritroveremo nella classica situazione con un eroe solitario che falcia un intero esercito di nemici fatti di carta, ma avremo invece meno avversari su schermo, e ciascuno di essi richiederà un minimo di impegno per essere portato al tappeto.
Nello specifico, la maggior parte dei titani può essere uccisa con un colpo ben assestato appena sotto la nuca.
Il sistema di controllo è praticamente unico nel suo genere, ci permetterà di muoverci a velocità incredibili attraversando in un batter d’occhio l’intera mappa, e di scalare (letteralmente) i titani per colpirli in punti specifici del corpo. In base all’avversario potremo infatti optare per un’uccisione rapida prendendolo alle spalle, o magari avremo bisogno di “lavorarcelo” un po’ tagliando qualche arto di troppo. Serviranno una ventina di minuti per abituarsi ai controlli, ma molto presto apprezzeremo la grande sensazione di libertà.

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Sfortunatamente la telecamera non è nostra amica. Attack on Titan adotta un sistema di inquadrature che si affida allo stick destro e all’intervento del giocatore, dunque sarà necessario seguire ogni movimento dalla giusta angolazione per evitare sorprese. I titani saranno spesso in gruppo, e potrebbe capitare di venire afferrati da un avversario che non avevamo notato proprio a causa della telecamera. Considerate le dimensioni dei nemici comprendiamo la difficoltà nell’implementare un sistema automatico, ma la soluzione scelta non è ideale.

E’ innegabile che affettare i titani sia molto gratificante, ma il gioco pecca in ripetitività come tutti i musou. Le missioni sono abbastanza variegate per le prime ore, poi il discorso cambia. Tutta la prima stagione è stata gestita bene, diverte e tiene interessati. Quando si andranno invece ad aggiungere gli episodi inediti si noterà una differenza marcata nella ritmica. Semplicemente la storia non riesce a trascinare altrettanto bene, colpa anche di una struttura ludica poco riuscita. Il giocatore verrà infatti costretto a completare una sfilza di quest ripetitive, noiose. Si passa in pratica dall’avere per le mani un gioco buono ad uno solo sufficiente.
Le mancanze strutturali vengono tamponate in parte dalla diversificazione dei titani, che ci costringerà a utilizzare tattiche specifiche in base all’avversario. Il sistema di combattimento resta divertente, ma narrativa e sostanza vengono a mancare.

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Questa recensione si basa sulla versione PlayStation Vita di Attack on Titan, ma abbiamo anche provato la variante per PC Windows. La differenza è marcata, molto più di quanto ci aspettassimo. Non stiamo parlando delle ovvie differenze in termini di risoluzione e shader, ma del gameplay stesso.
PlayStation Vita non ha una sufficienza potenza di calcolo per gestire più titani contemporaneamente. Ciò significa che il pop up sarà un problema serio, ci ritroveremo a viaggiare per la città affidandoci alle icone sulla mappa, senza vedere fisicamente il nemico fin quando non ce lo ritroveremo praticamente in faccia. L’effetto è drasticamente diverso rispetto alle altre piattaforme.
Su PC potevamo vedere i nemici in lontananza impegnati a invadere e a distruggere, su Vita questa drammaticità non c’è. Attack on Titan non dà il meglio di sé sulla piccola console di casa Sony, tenetene conto se siete interessati all’acquisto.

Il comparto sonoro, con recitazione in lingua giapponese, è buono. Le traduzioni a schermo sono però solo in lingua inglese e considerata la rapidità dell’azione sarà davvero difficile riuscire a leggere i testi durante le missioni.

In sintesi
Attack on Titan – Wings of Freedom è il miglior gioco dedicato a questo franchise, ma la versione per Vita oggetto di questa recensione non regge il confronto con le controparti PC e console. Le mancanze tecniche sono troppo evidenti, al punto da rovinare il gameplay.
Si tratta in linea di massima di un gioco gradevole, con una bella storia e un sistema di controllo appagante. I titani fanno paura, lo stile visivo è identico alla controparte animata, il sistema di combattimento diverte. Peccato soltanto che il gioco non finisca alla conclusione della prima stagione, perché l’incipit della seconda serie risulta notevolmente al di sotto delle aspettative.
Valutazione scala 1/10

7.3
+ Sistema di controllo originale e divertente
+ Caratterizzazione grafica molto allineata con l’anime
+ Trama riarrangiata bene
+ Sistema di combattimento gradevole
– Seconda metà ripetitiva
– Sceneggiatura poco convincente nella seconda serie
– Mancanze tecniche (e di gameplay) molto marcate su Vita

*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*

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