[Recensione] Feist – Natura, fantasia e fisica

Data di Uscita 23 Luglio 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC, Mac, Steam Versione recensita PC

Se Limbo e Badland ci hanno insegnato qualcosa, il design e l’ispirazione artistica durante la creazione di un videogame sono degli elementi cardine, intorno a cui può ruotare un’intera produzione. Dai tempi di Limbo, molti titoli hanno provato a marciare sulla strada dei ragazzi di Playdead, ma solo in pochi sono riusciti a convincere davvero. Feist si colloca a occhio e croce sullo stesso filone, nel senso che il design è uno degli elementi più caratteristici dell’intera produzione. Tuttavia, l’offerta di questo titolo non si limita a una bella grafica.

Feist

Sviluppato dal team indipendente Bits & Beasts, Feist è un mix piuttosto riuscito tra platform, action e puzzle game, dove saremo chiamati a impersonare un animaletto rotondo e pelosissimo e accompagnarlo nelle sue avventure. Non c’è una grandissima diversità tra le ambientazioni di gioco, ma lo splendido design che accompagna l’intera produzione fa sì che ogni schermata sappia affascinare il giocatore, grazie a piccoli elementi di volta in volta differenti e meccaniche di gioco abbastanza variegate.

Feist è uno di quei prodotti che cerca di non essere ridondante: le diverse meccaniche non saranno mai utilizzate troppo a lungo, e gli sviluppatori sono stati attenti a offrire una buona varietà di situazioni, un’immersività notevole grazie appunto allo stile grafico (ma anche alla colonna sonora), e una longevità piuttosto esigua, che porterà alcuni giocatori ad arrivare ai titoli di coda in un’unica sessione. Le tre ore necessarie a terminare l’avventura non sono in effetti molte, ma immaginiamo che se il gioco fosse stato più lungo alcune situazioni sarebbero potute venire a noia, cosa che invece non accade. Si tratta in pratica di una lama a doppio taglio: da una parte si evita una fastidiosa ridondanza, dall’altra i contenuti non ci terranno impegnati per molto tempo, cosa che rende il rapporto qualità/prezzo non esattamente eccelso, considerato il price point di lancio.

Parlando di meccaniche vere e proprie, ciascun livello ci chiederà di affrontare le pericolose creature della foresta, ma anche di superare alcune fasi platform e di risoluzione di enigmi basati su un ottimo engine fisico. I nostri avversari potranno essere vermetti più o meno innocui, per passare ad api giganti armate di pungiglioni (che verranno ripetutamente lanciati contro di noi) a boss di fine livello ancora più letali.
Il nostro personaggio peloso non potrà contare su chissà quale potenza di fuoco, dunque dovremo difenderci con ciò che troveremo in giro. Potremo infatti imbatterci in sassi e bastoni, che avremo la possibilità di raccogliere e lanciare contro gli avversari. Tuttavia, ciascuno degli oggetti da noi utilizzati tenderà a rompersi facilmente, dunque dovremo sempre cercare di economizzare sulle risorse e – per quanto possibile – evitare gli scontri.
Nemici come le api ci permetteranno poi un’interazione ancora più approfondita, dato che potremo stordirle con un colpo ben assestato, raccoglierle e usarne il pungiglione, o lanciarle addosso ai malcapitati di turno.

Di tanto in tanto avremo poi a che fare con dei boss veri e propri, avversari letali da abbattere con l’astuzia, piuttosto che con la forza bruta. In questi casi dovremo essere abbastanza abili con il pad, in maniera tale da darcela a gambe e guadagnare secondi preziosi, mentre studiamo l’ambiente circostante cercando di capire come avere la meglio sul nemico. La tensione che il gioco saprà instillare nell’utente è notevole, ci sentiremo sotto pressione, nella necessità di prendere decisioni nel più breve tempo possibile. Si ha in questo caso una sensazione di “vagamente survival” molto gradita, vera soprattutto nelle fasi più concitate dell’avventura.

In generale, lo stile di gioco sa essere originale sia per quanto riguarda le fasi di combattimento che quelle di risoluzione degli enigmi, tutti basati sulla fisica, e che ci porteranno a creare soluzioni con le nostre mani, sfruttando ad esempio la gravità, spostando oggetti, creando piccole strutture e via dicendo.
Il livello di difficoltà sarà fin da subito medio/medio-alto, dunque non aspettatevi una passeggiata come nei primi livelli del già citato Badland (genere molto diverso, tra l’altro). Con un minimo di elasticità mentale e con riflessi pronti si riuscirà comunque a superare l’avventura senza troppi problemi, in un tempo variabile tra le 2 e le 4 ore totali.

In sintesi
Un design incantevole e meccaniche piuttosto originali sapranno far felice chi cerca un prodotto atipico, in cui immergersi per un pomeriggio, nella migliore delle ipotesi. Feist è breve, sarebbe stupido negarlo, ma la qualità c’è e, anche se non siamo di fronte a un nuovo Badland, i buoni puzzle ambientali e l’ottimo motore fisico sapranno soddisfare chi ha fame di prodotti indipendenti dotati di un certo carisma. Peccato che si abbia in generale la sensazione che Feist sarebbe potuto essere molto più di quanto alla fine non sia. Da prendere comunque in seria considerazione durante i saldi su Steam.
Valutazione scala 1/10

6.7
+ Design splendido
+ Buoni puzzle ambientali
+ Livello di sfida intrigante
+ Sa tenere in tensione
– Longevità molto ridotta
– Potenziale non pienamente sfruttato

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