Hitman Episodio 6 Hokkaido

Recensione: Hitman Episodio 6 Hokkaido

Con la missione a Hokkaido, alias Episodio 6, si conclude la prima stagione del reboot di Hitman.
A dirla tutta inizialmente ci aspettavamo un titolo autoconclusivo, visto comunque il prezzo non proprio basso (50€ su Steam), invece il modello scelto da Square Enix ricalca quello usato dai Telltale per le proprie avventure interattive.
Analizzando i contenuti usciti precedentemente, l’esperimento sembrava stare andando per il verso giusto grazie al buon lavoro svolto da IO.
Adesso tutto ricade sull’ultimo, importantissimo, episodio: sarà riuscito a mantenersi sul livello degli altri cinque concludendo al meglio il ciclo? Ecco il nostro parere dopo una sessione durata circa 2 ore.

Hitman Episodio 6 Hokkaido

Uscita 31 Ottobre 2016
Lingua Italiano
Piattaforme PC, PS4, One
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 7,99€

Come da titolo, la location è il tanto atteso Giappone ma non proprio quello che ci si aspettava.
L’Agente 47 si trova infatti nella clinica privata Gama, un ambiente chiuso quasi ermeticamente e situato sui monti innevati dell’Hokkaido.
Svanisce dunque il sogno di vedere Tokyo, Kyoto o qualsiasi altra città nipponica “reale”.
Dovremo accontentarci dell’arredamento e del giardino Zen, di un ristorante di sushi, delle onsen artificiali e di stretti corridoi claustrofobici.

Dimentichiamo gli spazi aperti del Colorado, ricchi di nascondigli e opportunità: qui i movimenti saranno limitati, lenti, privi di dinamismo.
Questo perché guardie e NPC, oltre ad essere numerosi, coprono sostanzialmente ogni angolo della mappa, tra le altre cose abbastanza ridotta nelle dimensioni, e non consentono libertà di azione al di fuori delle poche opportunità messe qui a disposizione.

Gli obiettivi, stavolta, sono un avvenente avvocato dai capelli biondo cenere e un businessman altolocato in attesa di trapianto cardiaco.
Le metodologie d’assassinio non sono molte, lo abbiamo detto, tuttavia risultano in linea di massima alquanto elaborate e perlopiù soddisfacenti.

Si passa dalla preparazione di sushi avvelenato agli interventi chirurgici sotto le mentite spoglie di Hideo Kojima, senza dimenticare il sabotaggio di intelligenze artificiali senzienti in stile Ghost in the Shell.
Da notare poi che tali opportunità, offerte dall’esplorazione, sono decisamente meno facili da scovare rispetto agli scorsi capitoli.
Ispezionare ogni anfratto è qui obbligatorio e gli oggetti chiave nascosti possono condizionare in modo netto l’esito della partita.
Considerando anche quante porte richiedano un cambio di travestimento per essere aperte, aspettatevi di gironzolare parecchio all’interno di Gama.
Si è deciso di ridurre lo spazio per ottenere un gameplay votato alla pianificazione meticolosa e all’attenzione per i dettagli. In sostanza un buon compromesso, senza dubbio.
Ciò nonostante, se la location fosse stata più estesa e caratterizzata a dovere, magari ispirandosi ai piccoli borghi rurali dell’Hokkaido anziché ad un’anonima simil-SPA, siamo sicuri che l’esperienza complessiva sarebbe stata ampiamente migliore.

hitman-hokkaido

Come sempre alla fine della missione veniamo ricompensati con una breve cutscene che spiega alcuni retroscena.
Purtroppo neanche stavolta la situazione appare limpida, bensì affrettata e confusionaria.
Non che questo Hitman abbia mai avuto granché da raccontare a livello di trama al di fuori dei canonici 2-3 minuti di filmati decontestualizzati dalle azioni sul campo di 47, sia chiaro.
Noi avremmo comunque preferito di gran lunga uno storytelling coeso al gameplay, dunque speriamo di poterlo vedere nella seconda stagione.
Chiudiamo segnalando un leggero miglioramento nelle prestazioni su PC, adesso finalmente stabili a 1080p anche a dettagli massimi su GTX 970 e simili.

In sintesi
L’episodio 6 di Hitman, Hokkaido, chiude una prima stagione tutto sommato convincente.
La location giapponese è un esempio perfetto per valutare con una visione d’insieme l’operato di IO in questo reboot episodico.
Se escludiamo l’assenza di una storia degna di questo nome, i limiti tematici e talora proporzionali di alcune mappe tra cui la stessa Hokkaido, contenuti e meccaniche familiari agli amanti del franchise ex-Eidos sono presenti in quantità.
Il pacchetto completo offre almeno una decina di ore di campagna, almeno altrettante in missioni bonus, contratti esclusivi e una rigiocabilità decisamente invidiabile che terrà impegnati a lungo persino i fan più hardcore del misterioso assassino in giacca e cravatta.
Consigliamo insomma di dare una possibilità al prodotto, specialmente ora che è stato rilasciato nella sua interezza. Credeteci quando affermiamo che lo spirito di Hitman, il suo stile inconfondibile e la sua profondità sono rimasti assolutamente intatti.
Valutazione scala 1/10

7.5
+ Mappa impegnativa
+ Meccaniche ancora rocciose
+ Focus sulla pianificazione ragionata
+ Meglio ottimizzato dei capitoli precedenti
+ Conclusione in linea con le premesse della serie
– Non il Giappone che ci aspettavamo
– Ritmi talora troppo lenti
– Ancora sequenze narrative con il contagocce

*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*

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