Cosmocover è uno di quei piccoli publisher attenti al sottobosco indipendente, forse il più attivo quando si tratta di proporre titoli per certi versi folli. Okhlos ci ha affascinato fin dalla sua presentazione, ne abbiamo seguito lo sviluppo e vi abbiamo offerto qualche tempo fa un’anteprima che non nascondeva le speranze che nutrivamo verso il titolo in questione.
Fortunatamente (una volta tanto!) tali speranze non si sono trasformate nella solita delusione, e adesso che il gioco è arrivato alla sua versione completa su PC Windows siamo pronti a darvi un parere il più possibile esauriente e completo.
Okhlos
Uscita 18 Agosto 2016 Lingua Italiano Piattaforme PC, Mac OS, Linux Versione recensita PC Prezzo al lancio 12,99€ |
L’ambientazione è la Grecia antica, dove i cittadini sono stufi di subire le angherie degli Dei e sono pronti alla ribellione. A guidare la rivolta ci penserà il giocatore, impersonando un filosofo in grado di infiammare e guidare le masse attraverso gli 8 mondi del gioco.
I livelli vengono creati in maniera procedurale, affidandosi purtroppo a pochi asset che rendono l’esperienza un po’ ripetitiva dal punto di vista grafico, nonostante la gradevole direzione artistica.
Nostro compito sarà raccattare gente (e animali) per strada e guidare il piccolo esercito attraverso una serie di ostacoli ambientali e nemici, fino a raggiungere l’immancabile boss di fine mondo. Dovremo controllare contemporaneamente sia il filosofo che la massa di rivoltosi. Per fare ciò potremo utilizzare l’accoppiata mouse più tastiera o i due stick analogici del gamepad. Abbiamo provato Okhlos con il pad di Xbox 360 e ci siamo trovati molto bene. Nello specifico, con lo stick sinistro controlleremo il filosofo, con quello destro le nostre unità, che si muoveranno comunque in massa stile “sciame di api”. L’immagine è calzante, perché i cittadini si sposteranno sempre in maniera scomposta, come del resto avverrebbe durante una rivolta popolare, senza dunque la disciplina di un esercito.
Utilizzando i tasti dorsali potremo indicare al gruppo di compattarsi o di allargarsi, in maniera tale da affrontare le diverse situazioni ambientali cercando di minimizzare i danni. Considerato che parliamo comunque di una calca di persone, quando capiterà di dover attraversare zone pericolose bisogna mettere in conto che qualcuno potrebbe restare ferito o addirittura ucciso, magari infilzato da qualche spuntone messo lì giusto per complicarci la vita. E’ un po’ frustrante, perché se la folla fosse stata dotata di un minimo di intelligenza artificiale sarebbe stato tutto molto più gestibile, ma probabilmente lo sviluppatore intendeva proprio ricreare il caos di una rivolta popolare.
E il caos è il vero protagonista del gameplay di Okhlos. In base alle dimensioni e alla furia dei rivoltosi il filosofo potrà ordinare la distruzione di interi edifici, magari dedicati agli stessi Dei.
Il livello di difficoltà del gioco è piuttosto elevato, tra l’altro con picchi che indicano un bilanciamento imperfetto. Si comincia in maniera semplice, con un livello che fa da efficace tutorial. Gli uomini che arruoleremo potranno essere cittadini semplici, soldati (alto attacco), difensori (alta resistenza), schiavi in grado di trasportare oggetti e altri filosofi che faranno a tutti gli effetti da vite in più nel caso in cui il nostro protagonista morisse prematuramente.
L’elemento tattico e gestionale diventerà ben presto fondamentale per avere la meglio nei livelli più avanzati. Alcune unità in particolare si riveleranno di grande valore contro alcuni boss. Prendiamo ad esempio gli schiavi, che ci permetteranno di trasportare oggetti curativi da utilizzare nelle situazioni più disperate. Ci saranno poi degli scontri dove i boss faranno largo uso di minion e add, e in cui la nostra potenza di attacco (Guerrieri) sarà fondamentale per garantire uno zerg efficace.
Quale che sia la nostra strategia, esistono comunque delle creature mitologiche a dir poco toste da buttar giù, come ad esempio le arpie, capaci di infliggere danni ingenti, per non parlare poi degli Dei. Afrodite, Dea dell’Amore, si è rivelata uno degli ostacoli più impegnativi, essendo dotata della capacità di charmare, e di rigirare dunque le nostre truppe contro noi stessi.
Okhlos ci viene incontro con una componente strategica/gestionale che dovremo imparare a sfruttare al meglio se vogliamo arrivare ai titoli di coda. Sparsi per i livelli potremo infatti incontrare dei negozi dove scambiare le unità a nostra disposizione con altre che saremo liberi di scegliere. Accorgendoci ad esempio di avere troppi guerrieri in un livello che richiede un maggiore impegno difensivo potrebbe essere sensato puntare di più su Difensori e Schiavi, in maniera tale da contare tra le altre cose su un buon quantitativo di oggetti curativi, sempre a patto che la natura procedurale dei livelli decida di venirci incontro.
Proprio questo è un elemento da non sottovalutare: Okhlos è almeno in parte basato sulla fortuna, nel senso che avremo pur sempre a che fare con la generazione casuale dei livelli. Se all’inizio tutto scorrerà liscio, arrivati intorno al quarto mondo le cose si faranno già più ostiche, e riusciremo a capire con un certo anticipo se la partita potrà avere un esito positivo o meno.
Al fine di aiutare ulteriormente la nostra causa, i commercianti potranno mettere a nostra disposizione alcuni personaggi celebri della mitologia classica. Questi includeranno nomi altisonanti quali Eracle, Antigone, Edipo, Dedalo e altri ancora. I bonus garantiti da tali personaggi sono più che generosi e in grado di cambiare radicalmente le sorti della battaglia.
Gli sviluppatori sono stati molto bravi nella creazione degli scontri con i boss. Gli Dei, potentissimi agli occhi degli umani, vanno studiati e attaccati in modo intelligente. Ciascuno di essi avrà mosse basate sul proprio background epico.
Sarà compito nostro indicare agli uomini quando attaccare e quando difendersi, dove e come spostarsi, su quale nemico concentrare gli sforzi e quando usare gli oggetti a disposizione. Un compito impegnativo e che più volte ci vedrà fallire.
In questo caso Okhlos costringe a ripetere il livello ma, procedurale a parte, sarà nostro dovere capire cosa non abbia funzionato sotto il profilo strategico, cercando di correggere il tiro al tentativo seguente. Mettete semplicemente in conto che fallirete più volte, Okhlos non è un gioco facile.
In sintesi Okhlos è un gioco originale, con elementi strategici in tempo reale, gestionali e un forte humor. Una specie di incrocio tra Pikmin, The Wonderful 101 e l’ambientazione stile God of War. Ci sono dei difetti importanti, tra cui una componente casuale che può penalizzare anche le migliori strategie, degli spike nel livello di difficoltà e una certa ripetitività delle ambientazioni causata dalla pochezza degli asset. Ad ogni modo, grazie a uno stile visivo azzeccato, a una forte personalità e alla generale originalità del prodotto consigliamo agli appassionati del genere di prendere in considerazione l’acquisto, a patto che l’elevata difficoltà non vi spaventi. |
Valutazione scala 1/10 7.8 |
+ Tanto humor + Controlli buoni sia con mouse e tastiera che con pad + Impegnatvo + Boss ben progettati + Componente gestionale notevole + Visivamente gradevole |
– Picchi di difficoltà sbilanciati – Il procedurale significa che la fortuna gioca un ruolo importante – Pochi asset grafici |
*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*