[Recensione] Point Perfect – E se fossimo il puntatore del mouse?

Data di Uscita 17 Luglio 2014
Piattaforme PC Windows
Versione recensita PC Windows

Point Perfect è per molti aspetti un prodotto brillante. Lo sperimentalismo del circuito indipendente ci ha più volte dimostrato che le idee vincenti sono spesso dietro l’angolo, e questo titolo non è altro che l’ennesima dimostrazione di questo fatto.
Anche se spesso e volentieri delle idee originali non coincidono con grandi successi commerciali, la capacità di osare e il coraggio di sperimentare è la linfa che alimenta buona parte di questa industria, motivo per cui siamo ben lieti di andare adesso a esaminare questo arcade. Scopriamo allora insieme questo nuovo lavoro dei piccoli Highcastle Studios.

Point Perfect – E se fossimo il puntatore del mouse?

Point Perfect parte da un’idea di base davvero molto semplice eppure brillante, una di quelle illuminazioni che arrivano in un momento quasi zen, quando cominci a domandarti come mai non ci abbia mai pensato nessuno prima.
In Point Perfect saremo il puntatore del mouse.

Requisiti Minimi
OS Windows XP+
CPU 1.4GHz
RAM 1 GB
GPU Compatibile DirectX 9
DirectX 9.0c
HDD 18 MB di spazio disponibile

Fondamentalmente è come se si abbattesse la barriera che esiste tra personaggio e controlli, con i movimenti della mano che verranno riprodotti con fedeltà dal nostro avatar a schermo.
Il puntatore del mouse sarà dunque una sorta di navicella spaziale, con cui dovremo superare una serie di livelli dove gli avversari appariranno in maniera casuale, con pattern comunque assai prevedibili. Nonostante infatti gli sviluppatori volessero puntare sul fattore randomico dell’esperienza, la varietà offerta in termini di nemici è davvero troppo limitata, pesando sul fattore scoperta e rendendo le partite eccessivamente simili le une alle altre.

All’interno dei livelli dovremo chiaramente evitare il contatto con i nemici, pena la distruzione della nostra navetta. Qualora volessimo attaccare sarà sufficiente usare il puntatore per disegnare quadrati e rettangoli, esattamente come faremmo in Windows per selezionare più oggetti contemporaneamente. Chiudere un nemico all’interno dell’area di selezione farà in modo che questo venga distrutto in una manciata di secondi.
Le forme che potremo disegnare saranno di dimensioni piuttosto ridotte, in maniera tale da non renderci la vita troppo agevole. Ad ogni modo, nel corso dell’avventura sarà possibile ottenere dei potenziamenti che ci permetteranno di espandere i limiti iniziali.

Nel corso dei livelli potrà capitare di imbattersi in minigame dalla natura twitch, basati dunque sui nostri riflessi e sulla precisione del colpo d’occhio. Si tratterà di sfide piuttosto brevi, ma comunque gradevoli, dove dovremo cimentarci ad esempio nel superare dei labirinti, o nell’evitare dei muri che ci verranno contro.
La precisione nei movimenti e la reattività vengono aiutate in questo caso dalla bassa risoluzione auto imposta da Point Perfect, che rende i movimenti in apparenza molto rapidi, se confrontati a quanto avviene ad esempio nell’utilizzo quotidiano di un PC.

Alla fine di ciascun livello avremo a che fare con un boss, anch’esso scelto in maniera casuale. In questo caso potremo contare su una maggiore varietà rispetto ai nemici standard, ma sfortunatamente qualcosa sembra essere andato storto. Il problema fondamentale è che i boss in questione si affideranno a pattern di attacco molto prevedibili, semplici, e tutto sommato poco stimolanti. Non si tratterà insomma di sfide particolarmente emozionanti, e una volta memorizzati gli schemi di attacco si tratterà solo di essere abbastanza precisi e rapidi con le mani.

In sintesi, per godere di Point Perfect è in effetti consigliabile giocare sessioni mediamente brevi, in maniera tale che la ripetitività delle situazioni non venga troppo velocemente a noia. L’elevata difficoltà della produzione ci porterà a morire con una certa frequenza, ma il miglioramento delle nostre abilità col mouse sarà comunque costante ed evidente, portando a un certo livello di gratificazione personale.

Dal punto di vista stilistico, gli sviluppatori hanno deciso di affidarsi a una grafica stile DOS, in un 2D che conta su pochi colori, tutti comunque piuttosto sgargianti.
Nonostante negli ultimi tempi ci sia stata una specie di riscoperta delle grafiche retrò, dobbiamo ammettere che nel caso di Point Perfect non siamo rimasti particolarmente soddisfatti, con uno stile che sembra fin troppo approssimativo, gradevole solo in parte, e privo del carisma necessario per riuscire ad affascinare la stragrande maggioranza dei giocatori.

Conclusioni
Point Perfect parte da un’idea davvero eccellente, che trasforma la nostra mano nel controller, e il puntatore del mouse nel nostro avatar. Il gioco dà il meglio di sé se fruito a piccole dosi, cercando di evitare il senso di frustrazione dettato dalla difficoltà piuttosto elevata, e la ripetitività determinata dalla scarsa varietà dei nostri avversari. Se siete interessati allo sperimentalismo e volete provare qualcosa di totalmente nuovo, il nostro consiglio è di prendere in considerazione l’acquisto di Point Perfect, anche in virtù di un price point estremamente basso.
+ Concept davvero originale
+ Livello di sfida elevato
– Livello di sfida anche troppo elevato
– Poca carne al fuoco
– Lo stile grafico non prende


Metascore 80/100
Point Perfect | Steam | 4.99€

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