Data di Uscita 05/08/2014
Piattaforme PC, Mac, PS4
Versione recensita PS4
Road Not Taken è un puzzle game con elementi rouge-like, sviluppato dallo studio indipendente Spry Fox, che prende ispirazione da un componimento di Robert Frost. Nella poesia si parla dei bivi a cui la vita ci porta, sottolineando come la scelta e le decisioni che prenderemo saranno per sempre, e forgeranno il nostro modo di essere. Su questo concetto si basa Road Not Taken.
Road not Taken – Ok La Scelta è Giusta!
Il gioco inizia col nostro personaggio seduto su una barca, pronto ad andare a salvare dei bambini dispersi durante una bufera di neve, mentre erano intenti a raccogliere bacche con le madri. Questa è la premessa del gioco.
A questo punto, pad alla mano, iniziamo il tutorial, dove ci vengono indicate le meccaniche basilari. Per muoverci useremo la croce direzionale o l’analogico sinistro. Affiancandoci ad un albero o ad altri oggetti, animali o persone, avremo la capacità di farli levitare per spostarli, oppure di lanciarli via, grazie alla nostra bacchetta magica. Tuttavia, muovendoci mentre questi leviteranno, la nostra salute diminuirà di una unità per passo. Ciò crea una grossa componente strategica, con scelte importanti che saranno necessarie per riuscire a portare a termine ogni livello.
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I livelli saranno composti da un determinato numero di sezioni generate in modo sempre casuale, con all’interno un certo numero di oggetti, persone o animali che ne determiano anche la difficoltà. Ma quello che andrà ad caratterizzare il sistema di gioco è il movimento del nostro protagonista, che avviene sempre in linea retta. Di fatto dovremo fare affidamente sul lancio degli “oggetti” per consumare il meno possibile i punti energia, evitando di incastrare negli angoli il nostro bersaglio, pena più passi da fare per riuscire a spostarlo.
Il nostro scopo principale sarà di di trovare i bambini smarriti per ricongiungerli alle madri, anch’esse disseminate per i livelli, oppure portarli direttamente dal sindaco della città, che si trova sempre nella prima sezione del gioco.
I livelli sono intesi come anni, per un totale di 14, dopo di che il nostro personaggio sarà “costretto al pensionamento” e il gioco ricomincerà da capo. Per completare un anno e andare avanti potremo salvare, come obiettivo di base, la metà dei bimbi richiesti – qui entra il riferimento ai bivi e alle scelte del componimento di Robert Frost – ma ciò comporterà l’odio delle madri che avranno perso i pargoli.
Il compito di salvataggio dei bambini non sarà sempre facile. Dovremo costruire dei percorsi sicuri per riuscire a portarli a destinazione. Molte sezioni avranno la via chiusa è l’unico modo per aprirle sarà rispettare le condizioni indicate su schermo. Per esempio sarà richiesto di raggruppare degli alberi, dei fiori o magari dei cervi.
Questi sono solo alcuni degli elementi che incontreremo durante il gioco.
Raggruppando e combinando tra loro vari oggetti potremo crearne di nuovi, che vadano possibilmente a nostro favore. Potremo scoprire le varie combinazioni facendo pratica sul momento, oppure ascoltando i vari suggerimenti degli abitanti della città o degli NPC dispersi nei livelli di gioco. Per fare qualche esempio, combinando tre alveari otterremo un vasetto di miele, utilie a recuperare energia, combinando l’albero con un’ascia otterremo un tronco, che combinato con un altro tronco ci darà un falò. Tuttavia se unissimo un fantasma bianco a un coniglio, otterremmo un mostro, che ci darà la caccia sottraendoci preziosi punti vita.
Questo aumenta di molto la parte strategica del gioco e bisognerà pensare bene a che tipo di combinazione effetturare per facilitarci nell’avventura. Se dovesse capitare di essere completamente bloccati in una sezione, tramite il tasto cerchio potremo teletrasportarci dal sindaco per prendere una via diversa e riprendere la prima in un secondo momento.
All’interno dei livelli potremo inoltre trovare delle fontane, a cui potremo donare un oggetto: una volta passati a miglior vita potremo ricominciare da quel punto, evitando di dovere ripartire dal primo livello.
Finito un anno ci ritroveremo autamaticamente nel villaggio, dove il sindaco ci ha gentilmente offerto una casa per il nostro aiuto. All’interno di essa potremo andare a depositare i talismani che riceveremo dai vari abitanti del villaggio o durante la nostra avventura. Una volta equipaggiati, questi ci daranno un bonus o un malus, per facilitare o rendere più difficile il prossimo anno di gioco. Inoltre all’interno della cantina troveremo, una volta sbloccati, oggetti e animali incontrati nel gioco. Toccandoli andremo a disattivare la loro comparsa all’interno dei livelli, in maniera tale da personalizzare e ottimizzare quanto andremo ad incontrare, per la gioia di tutti gli strateghi.
All’interno del villaggio potremo interagire con gli abitanti, facendoceli amici, o addirittura facendoli innamorare per mettere su famiglia. Per fare ciò dovremo naturalmente donargli gli oggetti che desiderano sul momento. Per ogni donazione fatta si andrà a riempire la barra delle affinità.
Purtroppo, se ci capiterà di morire nel bel mezzo di un livello, e se precedentemente avevamo fatto un’offerta alla fontana, al nostro respawn questa vorrà anche tutti i talismani in nostro possesso, che andranno persi in modo definitivo.
A livello tecnico il gioco è ben fatto, il character design è curato, cosi come tutti i fondali che incontreremo durante la nostra avventura. Anche le varie sezioni dei livelli son ben caratterizzate, con quella neve che ricopre gli alberi verdi e la superficie terrena. Il vento gelido che andremo a incontrare ci farà venire i brividi di freddo, proprio come se fossimo lì, grazie a un forte livello di immedesimazione che il gioco sa creare con le sue atmosfere. Tra i classici animali da bosco e i relativi mostri sembra davvero di vivere una fiaba.
Conclusioni Road not Taken non convincerà forse le masse, ma è un puzzle game rogue piuttosto piacevole. E’ minato da alcuni difetti, tra cui una progressione del livello di difficoltà mal bilanciata, a causa di una non ottimale implementazione del sistema procedurale. All’inizio saremo stimolati ad andare avanti per scoprire quali sfide e insidie gli sviluppatori hanno architettato. Una volta finito, Road not Taken manca di quella rigiocabilità che ti invoglia a riprendere in mano il pad. Road not Taken rimane comunque un buon puzzle-game con elementi rogue per passare il tempo in modo spensierato. |
+ Piuttosto originale + Buona grafica + Gioco onesto |
– Errori nel bilanciamento della progressione della difficoltà – Il gameplay potrebbe non appassionare tutti |