that dragon cancer

[Recensione] That Dragon, Cancer – Coinvolgere nel ricordo

Data di Uscita 12 Gennaio 2016 Lingua Inglese
Piattaforme PC, Mac Versione recensita PC

“Se fossi in te farei questo”.
Tante volte nel corso della vita proviamo a immedesimarci nelle situazioni di qualcun altro, magari una persona cara che sta vivendo un momento difficile. Tante volte la gente proverà anche a mettersi nei nostri panni, dispensando consigli, spiegandoci quale sia la cosa migliore da fare. La verità è che nessuno è nei nostri panni, e nessuno vive gli eventi nello stesso modo. Forse è da questo che deriva la solitudine, la paura, il bisogno di cercare qualcuno che ci accompagni nel nostro viaggio.
Ryan Green è solo una persona qualsiasi. Ryan Green ha accompagnato il figlio Joel in una battaglia contro il cancro. Joel ha dato il suo addio al padre all’età di quattro anni.

That Dragon, Cancer

That Dragon, Cancer narra una storia vera e struggente, il racconto di un bimbo a cui viene diagnosticato un tumore al cervello dopo appena dodici mesi di vita. Uno scontro impari, tra una creatura appena arrivata su questo mondo e un mostro gigantesco e inarrestabile.
Non ci sarà nessun lieto fine.

Questo non gioco vuole essere un’esperienza narrativa in cui il padre Ryan cerca di raccontare del figlio, della lotta fatta di dolore, stranezze e sofferenze, ma anche di una quotidianità in cui davvero si riesce a comprendere come ogni istante sia un regalo prezioso, cosa che gli uomini tendono spesso a dimenticare.
La narrativa di Green sa essere potente e toccare le corde del giocatore, che di fronte a una tematica del genere difficilmente riuscirà a restare distaccato.
Forse il problema principale sta nel voler dare anche un valore ludico alla produzione, che avrebbe tranquillamente potuto limitarsi a raccontare una storia, un po’ alla maniera dei vari Dear Esther o Actual Sunlight. Durante le due ore necessarie a portare a termine il gioco, più volte verremo coinvolti in attività interattive che non riescono a convincere con costanza, e che spesso si protraggono troppo a lungo. L’autore vuole ovviamente comunicare sensazioni e stati d’animo, ma è nelle azioni più intime e nelle immagini più quotidiane che questi messaggi arrivano con maggiore decisione.

that dragon cancerForse lo sviluppatore temeva che una scarsa interazione avrebbe potuto compromettere la qualità dell’offerta, ma non è affatto questo il caso.
Ad ogni modo, le piccole interazioni che saremo chiamati ad avere di volta in volta spezzano solo in parte un clima per forza di cose pesante, una sensazione di inesorabilità che permea l’intera avventura. Tra queste vi sono inoltre dei diversivi piacevoli, tra cui una sessione di videogaming all’interno del gioco stesso, che crea una particolare sensazione di straniamento.

Conclusioni
That Dragon, Cancer è la commemorazione di un bambino andato via prima del tempo, il tributo di un padre amorevole a un figlio che non c’è più. Ryan ha deciso di provare a condividere questa esperienza con i giocatori, con chi ritiene di esserne in grado, magari con chi ha vissuto qualcosa di simile sulla propria pelle o su quella dei propri cari. Si tratta forse della volontà di esorcizzare rivivendo, una maniera per urlare a chi è più fortunato quanto il tempo possa essere prezioso, un invito a non sprecare quanto ci è concesso. Un messaggio profondo, che arriverà senza dubbio al cuore di chi vuole ascoltare, a prescindere dalle mancanze ludiche che un “gioco” del genere possa avere.
Valutazione

7.7
+ Violento, dolce e toccante
+ Fortissima potenza espressiva
– Contenuti ludici a volte superflui

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