Data di Uscita 9 Dicembre 2015 | Lingua Italiano |
Piattaforme iOS, Android | Versione recensita Android |
The Beggar’s Ride è un progetto piuttosto intrigante sviluppato dal team tutto italiano Bad Seed. I platform non sono certo una novità nel mercato mobile, ma spesso e volentieri la mancanza di precisione dei comandi touch impedisce un controllo sufficiente a garantire una buona esperienza, con eccezioni rarissime quali Leo’s Fortune e simili. Per evitare di incappare in problematiche del genere, alcuni sviluppatori cercano di arginare il problema utilizzando dei gimmick quali l’autorun (vedi Ubisoft e i vari Rayman), altri riescono a trovare un bilanciamento più sapiente, come nel caso del solido Swordigo.
The Beggar’s Ride tenta un approccio differente, e non ci pone nei panni del classico eroe di turno, bensì in quelli più scomodi e logori di un mendicante.
The Beggar’s Ride
Il gioco ibrida in maniera intelligente elementi platform con altri più squisitamente da puzzle game, proponendo un gameplay variegato e diverse meccaniche da utilizzare in maniera congiunta per superare i vari ostacoli. Vestiremo i panni di un anziano mendicante, dunque dimenticatevi di poter correre da una parte all’altra dello schermo come dei provetti Sonic. Qui si cammina, un passetto alla volta, e l’incedere lento del protagonista è già di per sé una buona idea. Gli sviluppatori sanno bene che i controlli via touch screen non garantiscono il feedback di un gamepad, ed è proprio la lentezza del personaggio a permetterci una discreta precisione nei salti, che di certo non raggiunge l’eccellenza di una croce direzionale, ma in fin dei conti si tratta di un compromesso accettabile.
La storia e il setting vengono spiegati attraverso dei testi presenti a schermo, quasi fossero impressi all’interno degli scenari stessi.
Nel corso delle circa due ore necessarie a portare a termine l’avventura, il mendicante entrerà in possesso di quattro poteri appartenenti originariamente a un dio, che gli consentiranno di far piovere per riempire d’acqua l’ambiente, inclinare lo scenario per far scivolare oggetti da una parte all’altra, spostare elementi del quadro per aprire sentieri ostruiti e influenzare il ciclo giorno notte. Gli enigmi con cui avremo a che fare richiederanno più volte di combinare le nostre abilità e, a dispetto di una longevità tutto sommato ridotta, l’offerta risulta variegata in termini di idee. I puzzle sono inizialmente piuttosto semplici, ma il buon design si farà notare presto, e l’ultima sezione del gioco saprà proporre un livello di sfida interessante, pur senza scadere nel frustrante.
I completionist avranno pane per i propri denti, grazie a un certo numero di gemme che sarà possibile raccogliere in ciascuna delle diverse aree, impresa tutt’altro che semplice. Per riuscirci dovremo avere un buon occhio, una certa predisposizione all’esplorazione e abilità nelle fasi platform di cui parlavamo a inizio review. Un comodo indicatore posto in alto a destra sullo schermo ci informerà sul numero di gemme disponibili in una determinata zona, specificando quante ne abbiamo già raccolte.
Chi volesse dedicarsi a ottenere tutto l’ottenibile si ritroverebbe ad incrementare la longevità di circa un’ora. Considerato il prezzo non è poi moltissimo, ma quel che conta è a nostro avviso la qualità, e The Beggar’s Ride diverte senza troppi compromessi.
Unico elemento davvero stonato della produzione è la qualità della conversione Android, che chiaramente non è stata ottimizzata a dovere. Abbiamo provato il gioco su Nexus 6 (Snapdragon 805), Nexus 6p (Snapdragon 810) e LG G3 (Snapdragon 801). In tutti i casi il comparto estetico era eccellente, con cromatismi piacevoli e uno stile artistico notevole, ma con nessuno dei terminali abbiamo potuto godere di un’esperienza fluida. Sono presenti infatti numerosi cali di framerate, e ad occhio la maggior parte dell’avventura non fila oltre i 20 frame per secondo, scendendo pericolosamente sotto i 10 e “scattando” in maniera evidente di tanto in tanto.
E’ un problema che potrà essere sistemato via update software, sempre che il team di sviluppo sia interessato ad ottimizzare l’esperienza per il panorama Android. Non abbiamo avuto modo di testare il gioco su dispositivi iOS, dunque non possiamo esprimerci riguardo tale versione.
Conclusioni The Beggar’s Ride offre un comparto estetico piacevole e meccaniche da puzzle game ben progettate, ma fallisce nel lavoro di ottimizzazione e risulta incespicare a causa di un engine non all’altezza. A prescindere dalla potenza del vostro terminale Android andrete incontro a fastidiosi cali di framerate, che rendono l’esperienza molto meno piacevole di quanto potrebbe essere. Peccato inoltre per la ridotta longevità. |
Valutazione 7,7 |
+ Enigmi ben disegnati + Ottimo design |
– Breve – Rallentamenti molto fastidiosi su Android |