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[Recensione] The Incredible Adventures of Van Helsing III – Finale senza botto

Data di Uscita 22 Maggio 2015 Lingua Italiano
Piattaforme PC Versione recensita PC

Giunta ormai al terzo capitolo, la saga videoludica de The Incredible Adventures of Van Helsing vanta una nutrita schiera di appassionati che, vuoi per amore di Bram Stoker o degli ARPG, hanno deciso di supportare il talentuoso team ungherese di NeocoreGames, tra l’altro già autore di discreti successi come Crusaders e King Arthur, ed accompagnarlo fino ai titoli di coda di questo riuscitissimo progetto; resta solo da chiedersi se l’ultima avventura del famoso cacciatore di vampiri sia davvero degna delle precedenti.

The Incredible Adventures of Van Helsing III

Si parte, come di consueto, da Borgovia, città degli scienziati folli in cui si riversa ogni tipo di abominio presente sulla faccia della terra, che stavolta il protagonista dovrà purificare dalle maligne scorie di un ex-prigioniero vittima di atroci esperimenti e dai cultisti oscuri di una profezia riguardante la fine dei tempi. La trama non eccelle dal punto di vista dell’originalità ma la scrittura, il voice acting e i dialoghi ci hanno convinto e la conclusione della storia ci ha lasciati abbastanza soddisfatti.

Sono presenti 6 diverse classi, non molto brillanti e bilanciate a dire il vero, che spaziano dal puro melee a varianti ranged e ibride dotate di abilità spesso fin troppo efficaci – i razzi del Phlogistoneer, per citarne una – ed altre molto meno vantaggiose che rendono limitata ed insoddisfacente l’esperienza se si usa, ad esempio, il cacciatore di mostri, privato del versatile switch tra attacco a distanza e corpo a corpo nonché di mobilità in quanto il vaulting risulta inefficace e scomodo.
Per chi se lo chiedesse, non è possibile utilizzare i personaggi importati da Van Helsing II fino alla fine della campagna, la cui durata si attesta sulle 5 ore e non offre quasi alcuno spunto di rigiocabilità poiché, difatti, il level cap viene ridotto a 30 per l’eroe e a 25 per Katarina.

Gli skill tree sono stati semplificati e adesso le abilità a nostra disposizione si riducono a 6, in prevalenza percentuali numeriche dalla dubbia utilità, con 6 auras anch’esse poco rilevanti se rapportate a quelle del secondo capitolo: questo porta alla fossilizzazione del giocatore su una o due skill da livellare in modo assiduo e spammare furiosamente durante gli scontri per liberarsi delle incessanti e nutrite orde di nemici, eliminando tattica e varietà dalla classica ricetta della serie.
Assenti le pozioni, rimpiazzate da una singola fiala curativa che si rigenera automaticamente (così come l’energia e il mana) con il passare del tempo.
Nonostante tutto il sistema di progressione rimane sufficiente e, ad esclusione degli atti 3 e 4 in cui i mob non scalano a seconda del nostro livello, punti statistica ed equipaggiamenti ottenuti tramite uccisione di mostri ed esplorazione migliorano sensibilmente l’impatto bellico di Van Helsing con le forze del male.
C’è però da dire che neanche il bilanciamento dei nemici, persino dei più basilari, vanta una calibrazione magistrale. Infatti è possibile venire oneshottati già al primo livello e in modalità normale, fatto decisamente anomalo e senza dubbio involontario che crea comunque non pochi grattacapi ed innalza in maniera esponenziale la curva di difficoltà in un titolo altrimenti accessibile persino dai novizi del genere. Da notare che non si muore a causa di avversari comuni o boss particolarmente impegnativi e dai pattern complessi ma per l’estrema quantità di avversari lanciatici addosso, l’accumularsi di status negativi e talvolta l’impossibilità di schivare degnamente. Talora persino l’input lag e la tendenza dei personaggi ad incastrarsi in spazi stretti o addirittura di fronte a piccoli ostacoli hanno contribuito all’accrescimento numerico del già elevato death count.

Per quanto riguarda il lato artistico, invece, sia il design delle zone – non vastissime – che dei mob non lascia affatto a desiderare e, sebbene l’effetto di “già visto” pervada non di rado Van Helsing III nella sua interezza, l’impatto scenico c’è e sa affascinare.
Il comparto tecnico non sprizza faville, soprattutto nel dettaglio, ma riesce quantomeno a mantenersi in linea con la maggioranza dei colleghi, complice un motore che gestisce egregiamente cospicue schiere di nemici a schermo ed effetti particellari alquanto gradevoli pur non gravando minimamente sul sistema e rimanendo stabile quasi in ogni circostanza; da segnalare i menu davvero completi che permettono una più che discreta personalizzazione di comandi (evitate di usare un controller) e opzioni.

Campagna a parte, Van Helsing III dispone di una modalità scenario avviabile anche in coop e il multigiocatore, sostanzialmente invariato rispetto al secondo capitolo ma con la differenza che ogni oggetto verrà riportato al lv 1.
Presenti il consueto deathmatch a squadre per 8 giocatori e “Touchdown”, un cattura la bandiera in cui non è permesso fraggare ma farsi esplodere per danneggiare i nemici circostanti.

Una nota dolente è rappresentata da bug e glitch, presenti in quantità industriale ed in grado di rompere totalmente il gioco in una sezione, Valley of Frost, nella quale il personaggio cade attraverso il terreno continuando a fluttuare inerte senza poter giungere all’obiettivo della missione principale; abbiamo subito anche copiosi crash dell’applicazione, soprattutto durante le sessioni multiplayer, e ci auguriamo che il titolo possa beneficiare di rapide patch correttive.

Conclusioni
The Incredible Adventures of Van Helsing III non si è rivelata una sorpresa, né in bene né in male.
L’ultima iterazione dell’ormai rinomata saga dei Neocore, che sarebbe stata giustificata come espansione ma non come sequel, ha soltanto reskinnato i predecessori aggiungendo poco e niente, anzi sottraendo parte dell’attrattiva, ad un sistema perfettamente valido sotto ogni aspetto.
Il titolo gode di un ottimo rapporto qualità-prezzo (meno di 10€ su Steam) e vi regalerà senz’altro una manciata di ore di svago ma, se non siete fan sfegatati del brand, vi consigliamo di attendere i saldi o rivolgere il portafogli ad action rpg sicuramente più divertenti e raffinati come Diablo, Torchlight e Path of Exile.
+ Mantiene lo spirito dei predecessori
+ Degna conclusione della trama
+ Buon comparto artistico
– Breve e poco rigiocabile
– Praticamente nessuna novità
– Classi sbilanciate e poco versatili
– Svariati problemi tecnici
– Meccaniche semplificate

Metascore ND
The Incredible Adventures of Van Helsing III | Steam | 10.99€

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