Nel corso del suo ultimo briefing finanziario, Square Enix ha speso qualche parola su Switch. Il publisher giapponese sembra essere estremamente interessato alla piattaforma Nintendo, che sta riscuotendo un incredibile successo in tutto il mondo. Secondo la compagnia, le architetture alla base di PC, PlayStation 4, Xbox One e Switch sono piuttosto simili alla base. Ciò permette di sviluppare lo scheletro di un gioco, e da lì si procede per sfruttare le caratteristiche di ciascuna singola piattaforma.
In realtà sappiamo bene che Switch si appoggia su tecnologia ARM, contro la X86 delle altre tre piattaforme. Ciò nonostante, numerosi engine e middleware permettono un passaggio sufficientemente rapido tra le diverse tecnologie. Alcuni motori grafici non supportano ARM, ma sono casi piuttosto insoliti.
Square Enix pensa a Secret of Mana su Switch?
Square Enix sostiene che Switch sia la piattaforma ideale per supportare produzioni mid-range. Si riferiscono a quei giochi che non sono tripla A e che permettono un certo livello di libertà creativa. Come saprete infatti, sviluppare un tripla A comporta dei costi elevatissimi, che tante volte portano aziende gigantesche a perdere milioni di dollari. Ogni produzione di questo tipo ha bisogno di un marketing mostruoso per riuscire a non floppare, e spesso giocare parecchio la fortuna. E’ il motivo per cui le nuove IP vengono prodotte col contagocce, spesso all’inizio di un ciclo di nuove console, quando i giocatori sono più inclini a provare cose nuove.
Sviluppando con investimenti moderati è invece possibile buttarsi sulla sperimentazione, mettere alla prova idee originali senza avere troppa paura di fallire. Switch è una macchina perfetta per questo genere di produzioni, come Project Octopath Traveler, il nuovo JRPPG di cui è già stata rilasciata la demo qualche settimana fa.
Square Enix dice che questo tipo di prodotti diventeranno quasi certamente multipiattaforma, ma è su Switch che si attendono i risultati migliori. Il pubblico di questa macchina ha infatti già dimostrato una notevole sensibilità verso i titoli indie o a basso budget, motivo per cui ci sono ottime possibilità di guadagno.
Xenogears, quando Square Enix era Squaresoft
La compagnia ha dichiarato espressamente che supporterà da subito Switch in maniera “aggressiva”, per sfruttarne se possibile il momento particolarmente positivo.
Conoscendo bene Square Enix e la sua storia recente, è più che probabile abbiano in mente un qualche remake. Non è un segreto che negli ultimi anni i franchise di Final Fantasy e di Dragon Quest abbiano goduto di un numero straordinario di rifacimenti, interessando sia le console portatili, che le piattaforme mobile, che gli store digitali di PC e console. Considerate le possibilità hardware di Switch non è da escludere che Square Enix valuti un rifacimento di alcune vecchie glorie dell’epoca 32 bit.
Se Final Fantasy, Dragon Quest, Secret of Mana e Chrono Trigger hanno ricevuto remake e porting, capolavori come Chrono Cross, Xenogears e Vagrant Story non sono mai stati toccati. Questo potrebbe essere un ottimo momento per rimettere le mani su produzioni amatissime e che probabilmente i giocatori più giovani non conoscono. Nel caso di Vagrant Story si tratterebbe poi di dare lustro a un gioco eccellente che ha avuto la sfortuna di essere rilasciato in un brutto momento per la prima PlayStation.
Forza Square, le idee te le stiamo dando! Shut up and take my money!