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The Vanishing of Ethan Carter – Recensione | Thriller e mistero, orrore e fantasia

The Vanishing of Ethan Carter è un progetto estremamente originale, se vogliamo sperimentale, lontano dalla totale mancanza di idee coraggiose che affligge l’industria videoludica contemporanea.
Un po’ Heavy Rain nel fare della narrazione l’elemento più affascinante, un po’ Myst nel lasciarci del tutto liberi e privi di direzione, un po’ Dear Esther nella bellezza dei paesaggi, The Vanishing of Ethan Carter è un indie breve, pacato e affascinante come pochissimi altri. E noi lo abbiamo divorato.

The Vanishing of Ethan Carter – Recensione

Il gioco rientra nel genere delle avventure grafiche in prima persona e, come immediatamente indicato dagli sviluppatori, non ha la minima intenzione di tenere per mano il giocatore, concedendo un approccio d’altri tempi e un primo impatto che per molti potrà essere spiazzante.
Ma soffermiamoci un istante su questo primo impatto, perché sarebbe davvero folle da parte nostra non parlare della maestosità visiva e musicale del gioco, che impressiona grazie ad un Unreal Engine conosciuto eppure ancora stupefacente.

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La vegetazione è credibile, raggiunge punte di realismo forse mai viste prima in un videogame, facendo impallidire perfino un progetto multi milionario come Far Cry 3. La sapiente direzione artistica ha portato i designer a voler giocare con le illuminazioni, ambientando l’intera avventura durante un tardo pomeriggio assolutamente evocativo, capace di regalare scorci e paesaggi che raggiungono il fotorealismo. A dire il vero si nota una certa mancanza di coerenza per quanto riguarda i personaggi, che risultano graficamente solo sufficienti, e lontani dalla magnificenza del resto della produzione.
Sia che si tratti di edifici in rovina, di vegetazione, dell’acqua di un fiume o semplicemente delle rocce disseminate nel paesaggio, il comparto visivo di Ethan Carter grida di un amore profondo da parte dei propri sviluppatori.
E lo stesso amore può essere percepito nell’intero comparto audio del gioco, partendo dalla splendida colonna sonora e finendo agli eccellenti effetti ambientali o alle campionature.
Il doppiaggio del protagonista è straordinario, grazie ad una timbrica profonda e tagliente, che non ha nulla da invidiare a quanto fatto da Supergiant Games con i bellissimi Bastion e Transistor.
La soundtrack accompagna con personalità, eppure mantenendosi quasi in disparte, accentando ed enfatizzando, cullando e accarezzando la splendida narrativa del gioco.
Elementi banali come il suono dei nostri passi o un ululato lontano acquistano in Ethan Carter un corpo e una densità, si fanno forti di una interconnessione che restituisce un mondo pulsante, vivo e silenzioso, violento, agghiacciante. È un’esperienza che incanta e ammalia il giocatore.

The Vanishing of Ethan Carter ci mette nei panni dell’investigatore Paul Prospero, che tra le altre cose si rivelerà essere anche un sensitivo dotato di poteri di intuizione paranormali.
Totalmente abbandonati a noi stessi in quel di Red Creek Valley, nostro compito sarà svelare il mistero che si cela dietro la sparizione del piccolo Ethan Carter. In breve tempo ci renderemo conto di come la situazione sia in effetti degenerata, e saremo chiamati a risolvere una serie di omicidi più o meno efferati avvenuti in loco. Diverrà presto chiaro che l’elemento occulto ha un ruolo fondamentale all’interno della storia, con tanto di creature demoniache, sacrifici umani, follia generalizzata e quant’altro. Non che ci sia in effetti una trama incalzante, ma gli eventi verranno piuttosto narrati man mano che risolveremo i vari omicidi, ricostruendo le catene di eventi e raccogliendo indizi a sufficienza.
Si tratterà di mettersi realmente nei panni di un detective, analizzando ogni elemento ambientale con grade attenzione, e cercando di lavorare sia di deduzione che di creatività. Durante un piccolo frangente, il gioco richiederà inoltre un approccio che per certi versi potrà ricordare Amnesia, senza arrivare a quei livelli di tensione, ma comunque sapendo tenere l’adrenalina bene in circolo (io ho gridato -.-).

Interessante come il gioco presenti una mappa quasi completamente aperta fin dalle primissime battute. Avremo in pratica la libertà di muoverci e di esplorare a nostro piacimento, concentrandoci su un omicidio piuttosto che su un altro e procedendo come più ci aggrada.
Ciascun enigma potrà essere risolto senza allontanarsi più di tanto dalla scena del crimine, scongiurando la necessità del backtracking (possibile, ma a discrezione del giocatore) ed evitando che l’esperienza open si trasformi in inutile dispersività.
Il generale livello di difficoltà non è troppo elevato, e in linea di massima non si richiede l’applicazione di ragionamenti complessi, ma piuttosto un ottimo colpo d’occhio e una grande attenzione ai dettagli, cosa senza dubbio piacevole considerata la bellezza degli ambienti.

The Vanishing of Ethan Carter non è un prodotto particolarmente longevo, e richiederà alla maggior parte dei giocatori circa cinque o sei ore per essere portato a termine, offrendo un livello di rigiocabilità praticamente nullo. Tuttavia, considerata la bellezza dell’esperienza e la coraggiosa sceneggiatura, non ci sentiamo davvero di considerare questo come un difetto.
Siamo invece rimasti del tutto insoddisfatti dal sistema di salvataggio dei progressi di gioco, che avverrà automaticamente solo alla risoluzione di un determinato enigma. Per quanto il gioco possa essere breve, avremmo gradito la possibilità di interrompere la partita e salvare, piuttosto che essere costretti a trovare tutti gli indizi e risolvere il crimine del caso.

Il gioco supporta in maniera ottimale il controller di Xbox 360, e non vi sono reali vantaggi o svantaggi rispetto all’accoppiata mouse e tastiera.

Conclusioni
Al pari e oltre Shovel Knight e Transistor, The Vanishing of Ethan Carter è una gemma imperdibile del panorama indie 2014. Non un prodotto per tutti forse, ma certamente un titolo che saprà trascinare con prepotenza tutti i videogiocatori di vecchia data, o chi in generale ama il thriller e la suspense. Un comparto tecnico straordinario è solo la punta di un iceberg dove la narrativa e il toccante finale incantano e tengono il giocatore incollato allo schermo. Non lamentiamoci allora di una longevità non entusiasmante, perché Ethan Carter è un’esperienza potente e galvanizzante, di cui nessuno dovrebbe privarsi.
+ Originale e coraggioso
+ Narrativa terribilmente intrigante
+ Genere suspense e tiene incollati allo schermo
+ Comparto visivo/sonoro assolutamente stellare
– Modelli dei personaggi mediocri
– Sistema di salvataggi da rivedere

Metascore 81/100
The Vanishing of Ethan Carter | Steam | 18.99€

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