Vampire Survivors – Recensione | La perla indie diventata virale

Una volta ogni tanto capita di imbattersi in produzioni indipendenti capaci di diventare fenomeni virali del tutto inaspettati. Nel corso degli anni è successo più volte, come nel caso di Terraria, Minecraft, The Binding of Isaac o il più recente Valheim.
Disponibile su PC Windows (Steam) e Xbox, Vampire Survivors è una lezione di game design, un gioiello che offre decine e decine di ore di divertimento, con buona pace delle major del settore, degli investimenti multi-milionari, dei seguiti su seguiti, e dei “il single player è morto”. E no, non sto trollando. Mi rendo conto che la veste grafica del gioco potrebbe far storcere il naso al 90% dei giocatori, ma vi invito a fermarvi un attimo, e a non lasciare che i pregiudizi vi impediscano di godervi uno dei giochi più originali degli ultimi anni.

Vampire Survivors – Recensione

Secondo alcuni, Vampire Survivors può essere collocato nel genere dei bullet hell. In effetti non controlleremo direttamente gli attacchi del personaggio, che avverranno in automatico a intervalli regolari. Ne controlleremo invece i movimenti, le abilità da sbloccare, i potenziamenti e le possibili evoluzioni. Potremo affrontare una serie di livelli, che diventeranno disponibili al raggiungimento di particolari condizioni. Ecco, “particolari condizioni” è una frase a cui penserete spesso giocando, dato che esistono tanti segreti, personaggi da sbloccare, stanze a cui accedere, avversari da sconfiggere e via dicendo. Ma andiamo con ordine.

Si inizia scegliendo un personaggio tra quelli disponibili (ce ne sono in totale 40 e ne vengono aggiunti con una certa frequenza), ciascuno con una specifica arma di partenza. Selezioneremo quindi un livello, e ci ritroveremo a dover sopravvivere agli avversari che ci verranno incontro. Il personaggio attacca in automatico a intervalli di tempo regolari e, una volta sconfitto un nemico, questo potrà rilasciare o meno dei punti esperienza. La fase del level up è cruciale, in quanto dovremo scegliere in che modo far evolvere il nostro avatar. Ogni volta che saliremo di livello potremo scegliere se aggiungere una nuova arma o abilità a quelle già disponibili, oppure se potenziare quelle già presenti. Naturalmente sarà necessario proseguire nel gioco per sbloccare armi e abilità che si adattano meglio a determinate situazioni. Sarà infatti necessario sapere a cosa stiamo puntando nel corso di ciascuna run.

Trailer di lancio

Per vincere un livello dovremo semplicemente sopravvivere agli attacchi dei nemici per 30 minuti (15 in alcuni casi). Questo non è però il fine ultimo di ciascuna partita, perché in Vampire Survivors esistono numerosi obiettivi secondari che possono richiedere strategie molto specifiche. Se infatti volessimo puntare a uccidere un boss, sarà opportuno non iniziare il combattimento troppo tardi, in quanto le ondate di avversari extra potrebbero soverchiarci e vanificare i nostri sforzi. Se invece volessimo sbloccare un dato personaggio, sarà richiesto eseguire una serie di azioni che ci porteranno in giro per il livello, e anche in questo caso sarà necessario muoversi il più velocemente possibile. Altre volte potremmo volerci dedicare al farming, puntando a ottenere monete d’oro, oppure alcuni loot rari che potenziano il personaggio in maniera permanente. 

Esistono oggetti che incrementano le nostre capacità di sopravvivenza, magari bloccando i nemici sul posto, o rigenerando lentamente i nostri punti vita. Un approccio troppo difensivo è però – di solito – altamente sconsigliato. I nemici presenti in Vampire Survivors sono tanti, e sono man mano sempre più agguerriti. Migliorare le nostre difese significa rimanere con una potenza di fuoco insufficiente per sopravvivere nelle fasi avanzate della partita.
Ciascun giocatore troverà un proprio bilanciamento, ma è abbastanza chiaro che il gioco offre un vero e proprio meta, con combinazioni di oggetti che permettono di affrontare le run meglio di altre. Attenzione però, perché la “maggior parte” delle situazioni non significa che avrete sempre vita facile. Vampire survivors ha infatti un buon bilanciamento generale, garantendo un livello di sfida interessante.

Ed il bilanciamento è proprio uno degli elementi più riusciti della produzione, insieme alla profondità e varietà offerti dal sistema di progressione. Vampire Survivors sa essere un gioco gratificante nonostante sia allo stesso tempo rilassante. C’è una grande soddisfazione nell’annichilire migliaia e migliaia di avversari mentre entrano nel raggio d’azione delle nostre armi. Raggiungere le evoluzioni finali delle armi dà quasi un senso di libertà, incrementando a dismisura il nostro potere di attacco o di difesa. Le armi si evolvono, si combinano tra di loro, ottengono bonus da particolari carte che ne modificheranno il comportamento. Si aprono possibilità e strategie che il giocatore vorrà elaborare e sperimentare. Vampire Survivors esalta le capacità strategiche e di improvvisazione dei giocatori.

Il gioco diventerà molto caotico.

A tutto questo ben di dio aggiungiamo che lo sviluppatore è un italiano dall’atteggiamento molto cazzaro. Ciò significa che tra i livelli di gioco troveremo Il Molise, e che tra i personaggi si annoverano lo scheletro Mortaccio, ma anche l’affascinante Poppea Pecorina, Dommario e Porta Ladonna. Ci sono tantissimi riferimenti divertenti, e gli stessi nemici hanno nomi a dir poco ispirati. Sfortunatamente Vampire Survivors non è davvero in lingua italiana, non per quanto riguarda menu e descrizioni degli oggetti. Non c’è comunque un gran lavoro da fare, anche chi non capisce bene l’inglese non avrà problemi di chissà che tipo.

E sì, la grafica potrà anche apparirvi terribile, vecchia magari di un trentennio, migliorabile in maniera drastica. In realtà, considerato l’impressionante numero di nemici a schermo, gli effetti speciali e le animazioni, Vampire Survivors deve necessariamente affidarsi a una grafica molto semplice. Figuratevi che, pur partendo da 60 frame al secondo su Steam Deck, qualche volta mi sono ritrovato a raggiungere gli 8, 9 frame al secondo a fine partita. Lo sviluppatore è attualmente al lavoro per cambiare motore grafico, dunque è lecito aspettarsi delle ottimizzazioni in tal senso.
Per il momento potremmo definire la grafica funzionale. Il gioco parte come progetto amatoriale, viene proposto a un prezzo ridicolmente basso, e considerata l’impressionante mole di contenuti sarebbe davvero assurdo lamentarsi.

La colonna sonora è invece eccelsa. Si è scelto uno stile che accompagnasse bene la veste grafica della produzione, quindi avremo sonorità memori dell’epoca 8bit, messe in loop per accompagnarci nella nostra carneficina. Ci sono tanti pezzi diversi che richiamano alla memoria lo stile dei vecchi Castlevania, una scelta molto appropriata. Saremo inoltre liberi di modificare le musiche associate a ciascuno scenario, attraverso una comoda selezione prima di iniziare la partita.

Consigliato

Vampire Survivors è una perla del mercato indipendente, un gioco immediato, profondo, gratificante e soprattutto divertente, che afferra il giocatore e non lo lascia più andare. La quantità di contenuti è impressionante rispetto al prezzo richiesto, e lo splendido bilanciamento delle meccaniche invita a sperimentare strategie sempre nuove, che ampliano a dismisura la longevità del prodotto. Assolutamente consigliato.

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4 commenti

    • Adesso ci proviamo. Più che altro considerata la playerbase considerevole penso ci sarebbe margine per supportare il gioco sul lungo periodo con contenuti extra. Probabilmente mantenere il bilanciamento aggiungendo nuove armi sarebbe parecchio complicato, ma si potrebbe lavorare su più varietà in termini di boss o modalità addizionali. Vedremo di contattarlo.

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