Ubisoft ha chiesto scusa ai propri utenti in merito alla non rosea situazione post lancio di Watch Dogs, afflitto da un gran numero di bug e da una quasi “ingiocabilità” per via di Uplay. Il colosso francese assicura che sta dedicando numerose risorse allo sviluppo di una patch correttiva, che possa portare il tutto alla normalità. Al momento mancano tuttavia tempistiche precise, e la stessa Ubisoft non ha saputo dare ulteriori risposte alle domande della stampa.
La risoluzione dei problemi è stata definita dall’azienda come “di priorità assoluta”, ma lascia interdetti il fatto che non ci siano informazioni in merito a quando potremo effettivamente fruire del gioco senza intoppi.
Watch Dogs è solo l’ultimo dei titoli tripla A a venire castrato dai DRM, come era stato in passato il caso di Diablo III, Battlefield 4 e Sim City. Restiamo dispiaciuti nel notare come le major del settore si ostinino a combattere la pirateria in una maniera che lascia il tempo che trova, senza di fatto risolvere il problema, ma piuttosto rovinando l’esperienza a tutti quei giocatori onesti che acquistano le versioni originali dei giochi, paradossalmente le uniche a funzionare male, o a non funzionare del tutto.
Resta da capire come produzioni così importanti dal punto di vista commerciale possano venire trattate con una simile sufficienza in fase pre-lancio, deludendo le aspettative di milioni di fan.
Restiamo in attesa di ulteriori comunicazioni in merito alla questione.