Yooka Replaylee – Recensione | Playtonic raggiunge la maturità

Yooka-Replaylee è la versione su steroidi di Yooka-Laylee, il celebre platform del 2017 che avrebbe dovuto tributare il mai dimenticato Banjo Kazooie, riuscendoci purtroppo solo in parte. Sarete felici di apprendere che questa nuova edizione rappresenta ciò che l’originale avrebbe dovuto essere, una sorta di redenzione per uno studio di sviluppo che a quei tempi non aveva ancora abbastanza esperienza, nonostante la buona volontà. E in effetti questo è un gioco sostanzialmente migliore rispetto alla versione del 2017, e si configura oggi come un ottimo platform 3D. Ci sono nuovi movimenti, più storia e sfide, segreti extra e (soprattutto) tante rifiniture ai quality of life con ottimizzazioni di vario genere. Il gioco è stato rilasciato il 9 Ottobre 2025 su PC Windows tramite Steam (dove ha certificazione Verificato per Steam Deck), PS5, Xbox Series X|S e Switch 2, con un prezzo interessante (meno di 30 euro) e un ulteriore sconto del 30% per chi possiede l’originale.

Yooka-Replaylee non è quindi da intendersi come un videogame del tutto nuovo, ma più come un ibrido tra remake e remaster di Yooka-Laylee, da cui ha ereditato buona parte dei contenuti. il gioco è stato ripensato come un’esperienza più fluida, leggibile e moderna, con una struttura che elimina pressoché tutte le criticità del capitolo originale.
Parliamo quindi di un platform 3D in stile Collectathon, come appunto i classici di Rare o i capitoli tridimensionali di Super Mario. Avremo un hub centrale e una serie di macro livelli da esplorare più o meno liberamente, all’interno dei quali dovremo raccogliere determinati oggetti che ci consentiranno di proseguire nell’avventura.

La prima novità che balza all’occhio è un sistema di progressione totalmente rifatto, semplificato sotto tutti i punti di vista, ma reso anche più dinamico nella libertà concessa al giocatore. Se nel gioco originale dovevamo sbloccare le diverse aree della mappa attraverso gameplay e raccolta di oggetti, Yooka-Replaylee mette a nostra disposizione i mondi di gioco già completi, lasciandoci la possibilità di andarcene in giro ad esplorare senza vincoli particolari. A questo si aggiunge il fatto che tutte le mosse sono disponibili fin dalla prima partita, permettendoci di concatenare azioni e combinare movimenti che erano prima relegati appunto al nostro livello di progresso nel gioco.

A dire la verità non sono convinto al 100% che questa sia una scelta vincente. Dare libertà al giocatore non è di per sé una cosa sbagliata, ma onestamente non mi dispiace l’idea di sbloccare abilità e potenziare il mio personaggio ampliando la rosa di azioni che posso compiere. Molti giochi si appoggiano su strutture del genere, e mi sembra che la cosa funzioni alla grande: pensiamo ad esempio ai cappelli di Super Mario Odyssey, o magari ad A Hat in Time. Dipende dal modo in cui la progressione è integrata all’interno dell’esperienza di gioco, e immagino che anche il gusto personale abbia un ruolo importante in questo senso.

Apprezzabilissimo è invece il fatto che i controlli siano ora molto più precisi, con una telecamera reattiva e animazioni rinnovate. Si ha, in altre parole, la sensazione che Yooka-Replaylee sia più piacevole sotto le dita, si prova una maggiore sensazione di controllo, il personaggio è più divertente da portare in giro, fa quello che deve senza incertezze, come ci si aspetta da giochi del genere.

Gli sviluppatori hanno per fortuna corretto anche una delle principali mancanze dell’originale introducendo una nuova mappa, completa di tracker, che mostra obiettivi e collezionabili. È un’aggiunta utilissima, che rende più sensata l’esplorazione e riduce la frustrazione del non sapere cosa fare o dove andare, sensazioni che troppo spesso avevo provato con Yooka-Laylee.
L’avventura si trasforma così in un continuo alternarsi di scoperta, micro-sfide e collezione di oggetti, con mondi sì più grandi e già aperti, ma anche molto densi grazie a un ritmo più serrato e alla chiarezza delle informazioni. Perché – siamo onesti – anche se ricordiamo con nostalgia produzioni come Banjo-Kazooie, è probabilissimo che il pubblico di oggi si troverebbe molto spaesato alle prese con un gioco del genere. L’idea con Yooka-Replaylee è quindi cercare di conservare l’anima Rare del progetto, cercando però di non perdere di vista la modernità e il fatto che sia i tempi che i videogiocatori siano cambiati. Il loop resta quello di sempre, ovvero esplorare, superare prove ambientali e ottenere ricompense, ma il tutto è reso più scorrevole e meno dispersivo.

Le Pagies continuano a essere la valuta principale per sbloccare nuovi mondi, il che va benissimo all’interno di una struttura da collectathon. Sono affiancate da altre due risorse: i Quills, che servono per acquistare potenziamenti estetici e miglioramenti di salute o energia, e i Q.U.I.D.S., nuove monete d’oro ottenute attraverso prove di abilità. Queste ultime si spendono presso gli NPC per ottenere tonici e modificatori che aggiungono varietà al gameplay.
All’interno dei livelli ci sono anche dei potenziamenti a tempo che ribilanciano alcune delle abilità del gioco originale. Anche in questo caso, non sono pienamente convinto del risultato finale, non sono proprio un fan dell’avere un timer sulla testa. Se quindi da una parte abbiamo più libertà per il giocatore in termini di apertura dei livelli e di movimenti disponibili fin da subito, dall’altra si è scelto di limitare in alcuni frangenti. Scelte dello sviluppatore, ma in qualche caso direi che sono discutibili.

Consigliato
A dispetto di alcuni elementi che stonano un po’, questo Yooka-Replaylee è un videogame molto più riuscito rispetto a Yooka-Laylee. Se l’originale aveva tanti limiti strutturali e qualche sprazzo di qualità, qui abbiamo un platform di ottimo livello che ha solo pochi elementi fuori posto. Non raggiunge i livelli di eccellenza dei mostri sacri del genere, ma è perfettamente in grado di soddisfare tutti gli amanti dei platform 3D, dei collectathon, e di chi ormai si è affezionato a questo simpatico duo di personaggi. Fa assolutamente piacere che gli sviluppatori abbiano raggiunto la maturità e una buona chiarezza delle idee anche nel 3D classico, dopo i già solidi risultati di Yooka-Laylee and the Impossible Lair. C’è sicuramente spazio per questo franchise nel futuro del genere.

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