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[Recensione] Civilization: Beyond Earth – Sotto Un Cielo Alieno

Data di Uscita 24/10/2014
Piattaforme PC Windows
Versione recensita PC Windows

Ogni nostra resistenza è stata inutile. Assistiamo impotenti all’ultimo giorno dell’Umanità. La nuova Xenoumanità ci considera solo vestigia di un passato obsoleto e fallimentare, di cui il Pianeta non ha alcun bisogno. Siamo stati sconfitti. Il progetto Terra Promessa è fallito, il Gate distrutto. In vano abbiamo viaggiato, lo XenoTitano è su di noi.
CEO Suzanne Fielding “Ultima Annotazione”

Civilization: Beyond Earth – Sotto Un Cielo Alieno

Correva l’anno 1999, il mondo intero ad un passo da quello che prometteva essere il secolo della svolta per l’umanità. Quasi a rimarcare questo storico momento Sid Meier, Brian Reynolds e il team di Firaxis produsse Alpha Centauri. Lo strategico a turni a sfondo fantascientifico, seguito ideale di Civilization. Dopo quindici anni ci propongono questa sorta di reboot, seppure inserito nel franchise di Civilization; è valso la pena aspettare tanto?

Videogiochi complessi come questo necessitano, a mio avviso, di essere scomposti in sezioni ed esaminati separatamente, quantomeno nelle loro principali caratteristiche. Differenze e somiglianze, miglioramenti e novità, limiti e mancanze: in Beyond Earth non mancano gli spunti.

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Preparazione alla partita
Tutto nella norma per quanto riguarda la scelta delle dimensioni del pianeta, la sua età e conformazione geologica. Anche la scelta del livello di difficoltà e di velocità assieme alle altre impostazioni della partita sono nel classico stile Civilization. Sono presenti alcune piacevoli novità dopo la scelta della fazione da controllare (otto in totale). Ci verrà chiesto di impostare delle caratteristiche aggiuntive, tra un’ampia scelta a disposizione; queste aggiungono varietà alle partite future, offrendo la possibilità di enfatizzare i bonus statici della fazione o di aggiungerne di altri. Alcune sono progettate per essere molto utili nelle fasi iniziali, altre invece sono a lungo termine.

Mappa, risorse e caratteristiche del terreno
Il motore grafico pare essere lo stesso di Civilization V, con i suoi pregi e difetti. Ovviamente le skin sono completamente rinnovate, ben disegnate e colorate, ma permane la “pesantezza” di un engine grafico vorace di risorse hardware. Il pianeta che ne risulta non sarà poi così diverso dalla Vecchia Terra: foreste, pianure, tundra, deserti, spiagge e mare. Sei in totale le risorse strategiche, sembrano poche ma alcune novità nel loro utilizzo le rendono soddisfacenti.
Oltre alle montagne invalicabili, in Beyond Earth sono stati inseriti i canyon, anch’essi invalicabili fino all’ottenimento di certe scoperte scientifiche.
Importanti novità sono il Miasma e la veduta orbitale. Il primo è una caratteristica aggiuntiva di alcune caselle, e rappresenta l’ambiente ideale per le forme di vita autoctone. Inizialmente dannoso per le nostre unità, diverrà poi una potenziale risorsa. La veduta orbitale ci consente invece una panoramica delle unità orbitanti, sia militari che atte a migliorare la resa delle caselle, che avremo precedentemente prodotto e lanciato.

Concetti e dinamiche di gioco
Come in Civilization, le fazioni dovranno sviluppare valori di Cultura, Ricerca e Benessere (la vecchia Felicità). Opportunamente, il Denaro è stato sostituito dall’Energia. A rimpiazzare le politiche terrestri, sono stati introdotti tre nuovi valori: Supremazia, Armonia e Purezza. Ognuno di questi può arrivare ad un valore massimo di diciotto, e rappresenta la via da seguire, l’approccio delle fazioni al nuovo pianeta. I livelli ottenuti in Purezza, dimostreranno la nostra volontà nel far sì che la fazione da noi controllata conservi le proprie caratteristiche umane, sia filosofiche e religiose che biochimiche, compreso un legame con la Vecchia terra. Armonia, al contrario, è il cammino scelto da chi intende capire ed entrare progressivamente in simbiosi col Pianeta. Supremazia è dedicato a chi desidera comportasi esattamente come su Vecchia Terra, senza porsi domande esistenziali: sfruttamento delle risorse, progresso, assenza di empatia e riguardi verso le forme di vita autoctone.

Quella in cui avremo il valore più alto sarà dominante, e determinerà l’upgrade delle nostre unità, ma sarà comunque possibile progredire in ciascuna di esse simultaneamente, quindi senza dover scegliere un “ordinamento politico” definito otterremo i bonus che ciascuna progressivamente ci fornirà. In sostanza è un semplice sistema ad accumulo esperienza (o orientamento): determinate scoperte scientifiche, daranno dei punti in uno di questi tre valori. Prima di scegliere a quale di questi dare priorità, sarà bene osservare l’abbondanza di certe risorse naturali nel nostro territorio, poiché a ciascun “allineamento” corrispondono unità, edifici e miglioramenti casella che necessitano di specifiche risorse, in quantità variabile, per essere prodotti.
La ricerca scientifica non avviene più orizzontalmente ad “albero”, ma a spirale, con “rami” che, oltre a specifici bonus, danno accesso a dei sottogruppi, o “foglie”, indipendenti uno dall’altro. Partendo dal ramo centrale quindi, potremo sviluppare la ricerca alle sue foglie, oppure verso gli altri rami ad esso connessi, e relative foglie. Anche questo nuovo sistema dà la sensazione di maggiore libertà e varietà a lungo termine.

Nuovo anche il sistema di distribuzione dei punti Cultura. In una apposita schermata, avremo uno schema con quattro differenti branche, chiamate Virtù: Potenza, Conoscenza, Prosperità e Industriosità. Ciascuna Virtù ha quindici possibili upgrade, divisi in tre sottogruppi distinti per livello. Quindi ciascuna branca ha cinque Virtù di livello uno, cinque di livello due, cinque di livello tre. A rendere più complesso il tutto, sia sotto al nome della Virtù che a lato dello schema sono presenti tre ulteriori barre progressive, con diversi “marker”, che una volta raggiunti danno dei bonus aggiuntivi. Questo metodo di upgrade incrociati consente di pianificare diverse strategie, rendendo la nostra fazione versatile e adattabile alle varie situazioni geo-politiche.

Il Benessere (o Salute), al contrario dei precedenti aspetti, funziona allo stesso modo che in Civilization: otterremo bonus quando la nostra fazione sarà benestante e malus quando non lo sarà.

Diverse le opzioni della nuova interfaccia. Oltre alle già citate Visuale Orbitale e Virtù, in basso a destra dello schermo le icone delle finestre riepilogative e di controllo comprendono: Diplomazia, Spionaggio, Upgrade delle Unità, Missioni e Condizioni di Vittoria.
La Diplomazia funziona allo stesso modo di Civilization, purtroppo soltanto una la novità in questo importante aspetto del gioco. Oltre alle solite, limitate, frasi precompilate è stato inserito un conteggio dei Favori fatti o ricevuti dalle altre fazioni, che possono essere utilizzati come merce di scambio.
Molto ampliato e reso finalmente efficace lo spionaggio. Potremo arruolare, e far crescere di livello, un numero di spie sempre maggiore nel prosieguo della partita. Potremo assegnarle in missioni offensive o di controspionaggio, a seconda del livello di Intrigo della città. Le missioni di spionaggio sono molto numerose e remunerative, considerando che non hanno più un costo, bensì richiedono un certo numero di turni dipendentemente dal livello dell’Agente segreto impiegato, e dalla difficoltà della missione stessa (da uno a cinque). Il limite sta nel livello di Intrigo: ogni missione richiede un certo livello per poter essere intrapresa, quando una missione ha successo il livello di Intrigo in quella città sale. Difatti, per tenere basso tale livello nelle nostre città, saranno messe a disposizione diverse strutture cittadine, oltre alla possibilità di assegnare agenti al controspionaggio. In aggiunta alla gestione degli agenti, ci viene data la possibilità di impostare dei Progetti nel Quartier Generale: potremo attivarne uno scelto fra i cinque disponibili, alcuni potenzieranno le missioni offensive altri quelle difensive.

La schermata degli upgrade alle unità sostituisce il sistema che è stato uno dei punti di forza di Alpha Centauri. Gli upgrade saranno possibili raggiungendo determinati valori di Purezza, Armonia o Supremazia. Ciascuno dei tre ha le proprie unità esclusive, che rispecchiano nel design le caratteristiche del valore dominante. Per esempio le unità del ramo Armonia saranno sempre meno “umane” fino a diventare praticamente degli alieni, quelle del ramo Supremazia, al contrario, avranno un design “Mecha-Oriented”. Fatto che farà storcere il naso a molti fan di Alpha Centauri, tutti questi upgrade sono automatici e gratuiti, anche per le unità già a nostra disposizione. Va però detto che, a ciascun upgrade, verrà chiesto di scegliere tra due possibili versioni, assegnando differenti bonus cumulabili. La scelta riguarderà tutte le unità di quel tipo e sarà definitiva. Questo metodo per la gestione delle unità, semplifica parecchio le cose, ed evidenzia come questo gioco sia orientato verso il multi-player, ma aggiunge comunque un minimo di customizzazione.
L’ultima sezione riguarda il nuovo sistema delle quest, riepiloga e descrive le missioni attive, quelle completate e tiene traccia dei progressi verso la vittoria finale. Ci sono due tipi di missioni, quelle “narrative”, che possono richiedere molti turni, e quelle decisionali, allegato ad una descrizione di un qualche evento in cui ci viene chiesto come procedere scegliendo fra due opzioni. Le missioni narrative si attivano in particolari situazioni, eventi o momenti della partita e costituiscono in pratica la “trama” del gioco (cinque di queste, attivano le rispettive Vittorie). Quelle decisionali invece, sono un espediente per assegnare bonus aggiuntivi ad una moltitudine di cose. Difatti, al completamento di ciascuna struttura cittadina, ci verrà chiesto come ottimizzarne la resa. Stessa cosa per molti dei miglioramenti realizzati sulle caselle della mappa, completando la ricerca di determinate “foglie”.
Ogni altro aspetto del gioco, ripercorre quanto proposto in Civilization, compresa l’immancabile Civilopedia.

Impressioni generali
Giocando a Beyond Earth, mi sono progressivamente reso conto di quanto sia sbilanciato verso il Multiplayer. I motivi principali sono senza dubbio la pochezza della IA tattica ed il limitato, obsoleto, irritante sistema diplomatico. L’IA “dalla mente semplice” non è in grado di escogitare alcuna efficace tattica sul campo. Non fa altro che agire in modo disordinato, quasi isterico. Che dire riguardo alla Diplomazia? Da parecchi anni siamo costretti a leggere quelle frasette, che vorrebbero essere provocatorie e irriverenti, ripetute all’infinito, fino alla nausea. Possibile non abbiano investito qualche risorsa nell’inventare qualcosa di più evoluto? Altro incomprensibilmente trascurato aspetto del gioco è il mare. Numero Due specie di alieni marini (una seppia e un paguro!) che si comportano in modo bizzarro per tutta la partita, ammassandosi ai poli, tutto qui. Dove sono le città-cupola sottomarine? E la conseguente possibilità di esplorazione dei fondali? Un’altra cosa che non riesco più ad accettare: il Pianeta, la mappa di gioco è ancora piatta! Dobbiamo aspettare che entrino in produzione i computer Quantistici per avere tropici, equatore e sfericità? Il risultato è un videogioco che non offre stimoli nel finale di partita, rendendo faticoso e noioso persino vincere.
Ma in fondo chi se ne frega, la gente oggi gioca on-line, la diplomazia avviene PvP via chat, quindi perché sforzarsi. Per il single-player usciranno sicuramente delle MOD, che facciano come gli pare, basta che ci paghino i DLC…

Conclusioni
Questo franchise è uno dei più noti e remunerativi al mondo; sviluppatori, publisher e tutta la filiera non hanno giustificazioni: anche questa volta si affidano al lavoro che verrà svolto da i clienti. Questo gioco avrebbe potuto essere uno tra i migliori del decennio, se lo avessero voluto. Pare incompleto, volutamente spoglio di contenuti (passi pure l’assenza di filmati al completamento delle Grandi Opere, ma almeno al momento della Vittoria dammi qualcosa…), la versione “vanilla” di un gioco al 60% delle sue possibilità. Con alcune scelte scellerate, hanno rovinato quanto di buono fatto con le novità. Non riesce neppure a sfiorare, l’atmosfera, il pathos, a cui arriva Alpha Centauri. Non so se una futura espansione sarebbe in grado di aggiustare le cose, spero di si. Per ora il responso è negativo.
Commento al multi-player
La migliore alternativa esistente a Civilization V, semplice da gestire ma perfetto per campagne sia veloci che prolungate. Molte le variabili in grado di cambiare il corso degli eventi.
+ Sistema delle Missioni utile e innovativo
+ Spionaggio finalmente utile a qualche cosa
+ Molto buono il sistema delle Virtù
+ Sistema di “allineamento politico-sociale” interessante ed innovativo
+ Potenzialmente superiore a CiV nel Multi-player
– IA incomprensibilmente scadente
– Sezione diplomatica stupida, irritante e limitata
– Single-player noioso e demotivante dopo poche partite
– Occasione di creare qualcosa di indimenticabile: FAILED

Metascore 81/100
Civilization: Beyond Earth | Steam | 49.99€

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