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Recensione: I am the Hero – Dalla Cina con furore

Il panorama videoludico indipendente cinese si sta man mano popolando di team talentuosi pronti a stupire il pubblico occidentale. Dopo Lost Castle e Icey, su Steam arriva un altro titolo con gli occhi a mandorla dal grande potenziale. Si tratta di I am the Hero, un beat ‘em up vecchio stile in pixel art da non confondere con Not a Hero, che concretizza l’approdo dello sviluppatore Crazyant su PC a seguito di vari progetti per mobile. Noi lo abbiamo spolpato e possiamo anticiparvi di non esser rimasti delusi. Scopriamo insieme cos’ha da offrire.

I am the Hero

Uscita 16 Gennaio 2017
Lingua Inglese
Piattaforme PC
Versione recensita PC
Prezzo al lancio 9,99€

I am the Hero racconta, a suoni di cazzotti, le avventure di un famoso eroe dall’identità nascosta. In realtà non c’è molto da narrare, soltanto una serie di missioni che finiscono tutte allo stesso modo, ovvero con la vittoria del protagonista sul cattivone di turno. La struttura, dunque, non prevede variazioni. Si prosegue menando le mani per lunghi corridoi disseminati di nemici fino ad arrivare al boss. Piaccia o meno, stiamo pur sempre parlando di un beat ‘em up, per giunta ispirato alle glorie del passato. In ogni caso capirete sul finale il perché dell’apparente assenza di trama. Non possiamo né vogliamo dirvi altro in merito ma siamo sicuri che, giunti alla conclusione, saprete almeno sorriderci su.

Passiamo ora alla ciccia, al gameplay. I comandi saranno familiari per molti fan dei picchiaduro a scorrimento. Presenti pugni, calci, salto, scatto e varie abilità speciali insieme ad una modalità berserker. Sia tastiera che controller sono supportati. Noi abbiamo scelto quest’ultimo, notando tuttavia come al momento manchi l’input da d-pad e quindi ci si veda costretti ad utilizzare lo stick analogico sinistro con tutte le complicazioni del caso. Uno dei problemi principali di I am the Hero, infatti, risiede nella leggera difficoltà da parte del gioco di registrare correttamente ed in tempo la pressione dei tasti durante manovre complesse. Trattandosi di un sistema basato sulle combo, nella fattispecie sulle juggle, l’assenza dei tasti direzionali unita ai suddetti errori di input potrebbe creare situazioni alquanto fastidiose per l’utente. Di certo i delay nel salto e nella schivata non compensano le incertezze in termini di responsività; ciononostante bisogna ammettere che il combat system è perfettamente in grado di esaltare. Ogni attacco trasmette un notevole feeling di potenza e velocità, soprattutto quelli caricati tenendo premuti i tasti corrispettivi. Inoltre le possibilità di concatenazione sono enormi, quasi al livello di un picchiaduro classico.

L’impianto, comunque, enfatizza prevalentemente il combattimento aereo. Se non amate le juggle combo e lo stile all-out potreste non apprezzare in toto questo beat ‘em up. Invero le opzioni offensive strabordano consentendo al giocatore di dar fondo alla skill e sfoggiare la propria personalità, le difensive peccano un tantino. Né le abilità, né la schivata (con un cooldown significativo) né la modalità hyper armor con annesso boost alla velocità si rivelano utili di fronte a folti gruppi di nemici o ai boss, capaci di staggerarci ripetutamente anche a terra.

I am the Hero

In questi casi l’unica soluzione è ricorrere alle combo aeree e staggerarli a nostra volta. Ci scusiamo per l’eccesso di termini tecnici in inglese, deformazione professionale.
Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale non crediamo si possano muovere molte critiche. I comportamenti sembrano assennati, i pattern sufficientemente vari, la difficoltà misurata salvo alcuni picchi fastidiosi nelle fasi finali. Le debolezze di tale sistema, comunque, possono tranquillamente essere risolte con dei semplici aggiornamenti, perciò niente paura. Lo sviluppatore è apertissimo ai feedback.

Parlando di contenuti, si può apprezzare una discreta varietà. Innanzitutto il roster di eroi vanta un buon numero di unità (peraltro ben caratterizzate) sbloccabili al termine di ogni livello in alternativa ad una skill a piacimento. Compreso anche il multiplayer cooperativo, locale e online, con tanto di leaderboard, insieme a tre livelli di difficoltà. Alla luce di tutto ciò, il rapporto qualità/prezzo ci sembra ragionevole.
Infine due parole sul comparto audiovisivo. La raffinata e coloratissima pixel art caratterizza in modo evidente mondo e personaggi del gioco dandogli un piacevole effetto a metà tra il moderno e il retrò, ulteriormente valorizzato da una soundtrack talora ripetitiva ma a conti fatti coinvolgente quanto basta. L’attenzione in fase di sviluppo c’è stata e si vede. Eccezion fatta per la localizzazione in engrish. Quella sì, necessita una revisione approfondita.

In sintesi
Nonostante diverse mancanze, I am the Hero ci ha convinti. Con poco, lo sviluppatore cinese Crazyant è riuscito a creare un’esperienza gradevole per la quasi totalità degli amanti dei beat ‘em up vecchia scuola.
Chi apprezza i sistemi di combattimento flessibili e basati sulle juggle combo avrà pane per i propri denti. Al contrario, coloro i quali preferiscono gli scontri a terra potrebbero non gradire le svariate limitazioni e la penuria di opzioni difensive. Questo senza tenere in considerazione i problemi di input. Tuttavia la longevità di 4-5 ore, l’egregio multiplayer e i vari unlockable lo rendono, secondo noi, un prodotto ragionevolmente consigliabile. E se questo è solo un assaggio del talento indie cinese non vediamo l’ora di provare il resto.
Valutazione scala 1/10

7.4
+ Veloce, frenetico, divertente
+ Combo e abilità a fiotti
+ Grafica e sonoro di buon livello
+ Offerta contenutistica soddisfacente
– Comandi non sempre responsivi e precisi
– Combattimento a terra sottotono
– Forse troppo lineare
– Saltuari picchi di difficoltà

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