Su France 24, testata giornalistica generalista non specializzata in videogiochi, è stato pubblicato un articolo dedicato a Ubisoft, con particolare attenzione alle performance di Assassin’s Creed Shadows. Secondo i dati resi pubblici, il nuovo capitolo della saga Assassin’s Creed non è riuscito a risollevare la situazione economica dell’azienda, nonostante le grandi aspettative.
Ubisoft non ha comunicato il numero esatto di copie vendute di Assassin’s Creed Shadows, limitandosi a dichiarare che il gioco ha “raggiunto” circa 3 milioni di utenti. Tuttavia, questa cifra include anche coloro che hanno provato il titolo tramite abbonamento a Ubisoft Play, versioni di prova, promozioni o copie gratuite. Quindi non si tratta di vendite effettive, ma di un dato gonfiato dalle modalità di accesso alternative. Dopo l’annuncio, Ubisoft ha mantenuto il silenzio, segno che i numeri non sono stati abbastanza forti da essere celebrati.
Qualche settimana fa, Ubisoft ha definito Assassin’s Creed Shadows il secondo gioco più venduto dell’anno. Un’affermazione che va contestualizzata: al momento dell’annuncio, l’unico altro titolo di rilievo rilasciato era Monster Hunter Wilds. In un inizio d’anno povero di nuove uscite, è più facile primeggiare, ma questo non garantisce un successo duraturo.
Nel frattempo, i dati finanziari diffusi da Ubisoft mostrano un calo del 17,5% dei ricavi rispetto all’anno precedente, già negativo. L’azienda ha registrato perdite per circa 160 milioni di euro. Sebbene non si tratti di un importo tale da compromettere immediatamente la stabilità di Ubisoft, il fatto che le perdite si ripetano ogni anno rappresenta un problema serio.
Secondo le stime di Align Analytics, Assassin’s Creed Shadows avrebbe venduto circa 1,7 milioni di copie su PlayStation 5 nei primi due mesi e 367.000 copie su Steam nelle prime due settimane. Le vendite sono poi drasticamente calate, rendendo difficile monitorarne l’andamento. Per Xbox, non ci sono dati ufficiali, ma si parla di performance inferiori rispetto ad altre piattaforme. In totale, si stima che le copie vendute si aggirino intorno ai 2,4 milioni, ben lontane dai 10 milioni necessari per raggiungere il pareggio degli elevati costi di sviluppo.
Un ex dirigente di Ubisoft ha dichiarato che un titolo di punta come Assassin’s Creed Shadows dovrebbe vendere almeno 10 milioni di copie per essere considerato un successo commerciale. Le vendite post-lancio, spesso sostenute da sconti, difficilmente colmano il divario. Basti pensare che Assassin’s Creed, il primo capitolo della serie uscito quasi vent’anni fa, aveva venduto 2,5 milioni di copie nel solo primo mese – vendite reali, non “utenti raggiunti”.
La reazione dei mercati è stata negativa. Parte della sfiducia deriva però da una comprensione incompleta della gestione finanziaria di Ubisoft. Infatti, gran parte dei fondi ricevuti da Tencent sono stati usati per ridurre il debito aziendale, che è passato da 1,4 miliardi di euro a 885 milioni. Una manovra importante, anche se i suoi effetti richiederanno tempo per diventare visibili.
Ubisoft ha inoltre annunciato un piano di ristrutturazione da completare entro il 2027, con l’obiettivo di tagliare ulteriori 100 milioni di euro di spesa. Questo comporterà inevitabilmente licenziamenti. Attualmente l’azienda conta circa 17.000 dipendenti: di questi, 3.000 fanno parte del team condiviso con Tencent, che lavora su Rainbow Six, Far Cry e proprio su Assassin’s Creed. Restano quindi 14.000 dipendenti impegnati su progetti più piccoli, la cui sostenibilità è messa in discussione.
Tra i titoli in sviluppo figurano il reboot di Prince of Persia e un nuovo capitolo della serie Anno, ma secondo alcuni analisti, Ubisoft dovrebbe ridurre drasticamente il personale per tornare a una struttura più agile. Preoccupa anche l’emorragia di talenti: molti sviluppatori chiave sono usciti dall’azienda per fondare studi indipendenti, ottenendo spesso buoni risultati. Un sintomo evidente di una gestione poco lungimirante.
Infine, è importante sottolineare che le difficoltà di Assassin’s Creed Shadows non sono imputabili ai giocatori. La saga è quasi sempre stata capace di vendere oltre 10 milioni di copie. Oggi, trovarsi a parlare di un lancio deludente rappresenta un campanello d’allarme. In attesa di dati ufficiali più trasparenti, resta chiaro che Ubisoft dovrà affrontare scelte difficili per tornare a essere competitiva.