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Assassin’s Creed Origins non crolla: Denuvo resiste agli attacchi

Assassin’s Creed Origins è stato rilasciato lo scorso 27 Ottobre, e ad oggi la versione PC Windows non è ancora stato craccata. Il gioco è stato al centro di numerose lamentele da parte dei giocatori PC, che hanno dovuto sorbirsi un software appesantito da ben due sistemi di protezione DRM. Il primo è ovviamente Denuvo, che praticamente tutti abbiamo imparato a conoscere da un po’ di tempo a questa parte. Per rendere le cose più interessanti, Ubisoft ha deciso di proteggere lo stesso Denuvo con un altro sistema DRM, ovvero VM Protect.
A detta di più cracker e hacker VM Protect causerebbe un assorbimento anomalo della CPU, rendendo il gioco molto più pesante di quanto non dovrebbe essere. Ubisoft ha ovviamente smentito, ma è difficile dire con certezza dove stia la verità.

L’unica verità assoluta in questo momento è una: a dispetto di performance non esaltanti, Assassin’s Creed Origins fino ad oggi ha retto agli attacchi dei pirati. E questo è un fatto.
Proviamo però ad analizzare la situazione un pochino più a fondo.


La nuova versione di Denuvo andava già benissimo

A quanto pare non è merito di Ubisoft e del doppio sistema di sicurezza se il gioco continua a resistere. Denuvo aveva rilasciato infatti una nuova versione del proprio software poco prima il lancio di Assassin’s Creed Origins, accompagnando il rilascio di alcuni giochi particolarmente importanti.
Mi riferisco nello specifico a Football Manager 2018, Sonic Forces, Injustice 2 (ovviamente l’edizione PC), Need for Speed Payback, Star Wars Battlefront 2 e ovviamente Assassin’s Creed Origins. Ciascuno di questi giochi è stato protetto con la nuova versione di Denuvo, e nessuno è ancora stato bucato.
In pratica il nuovo software sta funzionando molto bene, i software sono effettivamente protetti. A conti fatti l’implementazione di VM Protect da parte di Ubisoft è stata superflua, probabilmente anche dannosa.

sonic forces

Sonic Forces non è ancora stato bucato su PC, anche lui usa Denuvo

Secondo i dati di Steamspy, il nuovo Assassin’s Creed ha venduto fino ad oggi circa 450.000 copie. Naturalmente questo dato non tiene conto né delle unità fisiche né delle copie vendute direttamente tramite Uplay.
Se pensiamo che Wolfenstein II: The New Colossus, uscito lo stesso giorno, è stato craccato in meno di 24 ore, non possiamo che constatare come la scelta di utilizzare Denuvo sia stata corretta, secondo una prospettiva commerciale. Ovviamente si scade invece nella psicosi quando pensiamo all’idea di proteggere un DRM con un altro DRM, ma hey! parliamo di gente che deve pur mantenersi la casa al lago in qualche modo. E quella in montagna. A parte gli appartamenti in città dico.
Ok?

A parte il grottesco che ci accompagnerà sempre, è un bene che Denuvo abbia rilasciato la sua nuova versione subito prima il lancio di prodotti così importanti. Consideriamo infatti che la pirateria è secondo alcune analisi uno dei motivi principali per cui i publisher investono poco denaro nelle conversioni PC. Sanno che una certa percentuale di copie non sarà venduta regolarmente ma semplicemente scaricata tramite torrent da qualche sito pirata. Questo significa introiti minori per loro, e introiti minori comportano anche spese inferiori nello sviluppo, nella maggior parte dei casi.
Poi è chiaro che tutto possa essere usato anche come pretesto per conversioni al limite dell’indecenza, ma questo è un altro discorso.

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