Mutropolis è un’avventura grafica punta e clicca che ci ha piacevolmente sorpreso. Videogame di debutto del piccolo (appena due persone) team indipendente Pirita Studio, il gioco parte da un’idea piuttosto originale, sviluppandola con carattere e condisce il tutto con una sana dose di passione. Il gioco viene proposto su Steam e GOG a circa 20€, ed è stato per noi una sorpresa inattesa, ma anche una grande prova di forza da parte di uno sviluppatore che dimostra di sapere il fatto suo. Se quindi siete amanti delle avventure punta e clicca in stile Double Fine o Lucas Arts, vi invitiamo a scoprire questo Mutropolis nella nostra recensione.
Mutropolis – Recensione
Il gioco è ambientato nel futuro, in un tempo in cui il pianeta Terra è stato abbandonato e gli esseri umani hanno ormai colonizzato Marte. Protagonista della vicenda è un giovane archeologo che, insieme ai colleghi, verrà mandato sulla Terra, ormai disabitata e oggetto di studio, al fine di comprendere la storia della razza umana.
L’idea è una variante sul tema di tante altre avventure grafiche, e viene sfruttata con efficacia, dando spazio a situazioni comiche e osservazioni sul nostro presente che sono al tempo stesso acute, divertenti e grottesche. Il sarcasmo di Mutropolis non è infantile né gratuito, e tante volte offre spazio a punti di riflessione interessanti. Ciò contribuisce a creare una storia che scivola morbidamente, senza annoiare, grazie anche a una sceneggiatura che rimane interessante, coinvolgendo perfino la mitologia egizia.
Seppur in parte prevedibile, la qualità della scrittura è comunque elevata e, anche se a volte riuscirete ad anticipare gli eventi, il gioco saprà mantenere alta l’attenzione e spingervi ad andare avanti.
Peccato che, in un contesto del genere, ci sia qualche mancanza per quanto riguarda i personaggi. Abbiamo un paio di comprimari eccellenti, pieni di carattere, e che onestamente non sfigurerebbero in una produzione di Tim Schafer. Il protagonista tuttavia non può rivaleggiare con i pesi massimi del genere punta e clicca, risultando piuttosto privo di mordente, o comunque non all’altezza del resto del cast.
Stiamo comunque parlando di una produzione che fa di sarcasmo ed ironia il proprio pane quotidiano. Immaginiamola quindi come un’esperienza piuttosto lontana dai canoni di un Broken Sword o Kathy Rain, e molto più allineata ai lavori di Schafer, su tutti Broken Age. Si procede per stereotipi, non si inventa nulla di nuovo, ma sono stereotipi che hanno il loro perché, trovano motivo di esistere e finiscono addirittura per tributare alcune produzioni famose come Grim Fandango (difficile non fare un parallelo tra il carattere di Eva e la Cobra di Mutropolis).
Gameplay
Passando invece al gameplay, Mutropolis si comporta più che bene, senza stravolgere le meccaniche classiche del genere, ma inserendo ogni tanto qualche minigioco che aggiunge un pizzico di varietà. I puzzle partono bene, sono accessibili e abbastanza semplici anche per i giocatori senza troppa esperienza. Procedendo verso la metà dell’avventura abbiamo notato però qualche incertezza nel bilanciamento della difficoltà. Come spesso accade nei punta e clicca, alcuni enigmi utilizzano una logica piuttosto discutibile, e costringono a sudare le proverbiali sette camicie prima di raggiungere la soluzione. Attenzione, non siamo agli estremi dei Monkey Island in versione hardcore ma, pur essendo piuttosto navigati, anche noi ci siamo imbattuti nelle classiche situazioni di stallo. Nulla che YouTube non possa risolvere, certo, ma sono delle mancanze che è giusto segnalare.
Per la maggior parte, Mutropolis si affida a logiche sensate, le nostre azioni hanno una certa consequenzialità. Quando non è così, nella maggior parte dei casi si tratta solo di aggiungere un pizzico di ironia, tentando approcci un po’ più creativi. Questo è un gioco che non vuole prendere se stesso troppo sul serio, il clima è spensierato, ed è giusto che lo sia anche l’atteggiamento nei confronti dei puzzle.
Grafica e sonoro
Passando al comparto estetico della produzione possiamo dirci soddisfatti. Mutropolis si affida ad ambientazioni realizzate a mano, con cromatismi che sembrano acquerelli, e che accompagnano splendidamente lo stile scanzonato della produzione. Ottimi anche i doppiaggi, in lingua inglese, che denotano un’ottima partecipazione da parte degli attori, ed un coinvolgimento che alza di una tacca l’immedesimarsi del giocatore.
Consigliato
Mutropolis è un punta e clicca di alta qualità, che porta alla memoria classici del genere come Broken Age e Grim Fandango. La storia divertente e la qualità degli enigmi catturano l’attenzione del giocatore, invogliandolo a continuare e a non mollare negli inevitabili momenti di stallo. Momenti di stallo che – sì – ci sono, e che richiederanno un certo impegno per essere superati, rendendo questo gioco adatto anche a chi è cresciuto a pane e Monkey Island. Pirita Studio ha confezionato un prodotto che convince e che merita di essere giocato dagli amanti del genere, una graditissima sorpresa in questo inizio di 2021.
Sponsor: Acquista su Humble Store
Pregi | Difetti |
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