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Planet Alpha – Recensione | Un mondo alieno mozzafiato

Di Planet Alpha si può dire tutto tranne che non sia uno spettacolo per gli occhi. Lo avevamo già visto in azione durante il PAX East dello scorso anno e ci aveva lasciato ottime impressioni. Tra scenari pittoreschi, colori vivi e stranezze spaziali dettagliatissime, sembrava di osservare il fratello buono di No Man’s Sky. Ora che lo abbiamo provato con mano possiamo soltanto confermare la bontà del lavoro svolto su Unreal Engine dagli sviluppatori. Rimane comunque il dubbio sul resto della produzione. Il gameplay sarà all’altezza del comparto grafico? Ci saranno abbastanza contenuti? Vediamolo in sede di recensione.

planet alpha recensionePlanet Alpha – Recensione

Data di uscita: 04/09/2018
Versione recensita: PC
Disponibile su: PC, PS4, XBO, NSW
Lingua: Italiano
Prezzo di lancio: €19.99
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In Planet Alpha interpretiamo un simpatico astronauta calvo atterrato di fortuna su uno strano pianeta. Ironia della sorte, in quel luogo è in corso un’invasione da parte di strane forme di vita robotiche che cercano di insediarsi con la forza uccidendo animali e distruggendo porzioni di territorio. Muta dall’inizio alla fine, l’avventura ci vede impegnati a scappare dalle minacce aliene per scoprire chi o cosa si cela dietro i misteriosi artefatti e le costruzioni piramidali sparse per il mondo.

La natura del gioco, puzzle platform 2,5D, è prettamente esplorativa e non ci sono tracce di una vera e propria narrazione. Durante le 5 ore necessarie a portarlo a termine verremo a contatto con diversi elementi simbolici potenzialmente interessanti ma nessuno viene approfondito a sufficienza. Si tratta in sostanza di un’esperienza in stile Shape of the World, focalizzata sull’immersione scenica più che sullo sviluppo di una trama. Poche chiacchiere, molta espressività. Una tecnica che, piaccia o meno, viene ormai impiegata da parecchi sviluppatori indipendenti.

Funziona? Fondamentalmente sì, soprattutto nelle prime fasi di gioco. L’introduzione punta ad accogliere e stupire il giocatore invitandolo a perdersi nella contemplazione dei paesaggi surreali, spiegando poi a poco a poco le meccaniche di base. Queste sono piuttosto semplici e prevedono salto, arrampicata e accovacciamento. La più importante riguarda la gestione del ciclo giorno/notte del gioco, che possiamo mandare avanti o indietro tenendo premuti due tasti. Lo scopo è quello di risolvere puzzle e sbloccare passaggi segreti controllando lo scorrere del tempo.

Planet Alpha – Video recensione

Sono presenti anche varie sezioni stealth e fughe in pieno stile Limbo, con la possibilità di rannicchiarsi dietro strutture e oggetti per evitare di essere scoperti. I nemici, è bene sottolinearlo, uccidono quasi all’istante. Questo perché in realtà si tratta di sezioni studiate per essere superate in un unico modo, generalmente attivando trappole ambientali e altri simili artifici in modo da eliminare tutti i pericoli e andare avanti indisturbati. Sarebbero pure enigmi intelligenti se non fosse per l’ottusità con cui vengono presentati.

Capita infatti di imbattersi in punti che richiedono utilizzi alternativi delle manovre a nostra disposizione. E il gioco, purtroppo, non fa nulla per rendersi comprensibile. Privi di indicazioni, dovremo quasi sempre affidarci al trial and error, con conseguenti bestemmie e pugni sulla scrivania. Ma non solo. Capita di vedere piattaforme spostarsi a caso impedendoci il passaggio ed essere costretti a riavviare il gioco per resettarne la posizione. Oppure nemici che seguono il pattern previsto una volta sì e due no costringendoci ancora una volta a ricaricare.

planet alpha recensione

Planet Alpha vanta una veste grafica decisamente riuscita

Elementi del genere in un’avventura single player impattano la godibilità complessiva dell’esperienza. Ripetere sezioni per decine di volte a causa di meccaniche male illustrate o bug ha un nonsoché di odioso. Ed è un peccato, visto che quando funziona correttamente Planet Alpha riesce ad essere gradevole e rilassante. Complice un gran bel comparto grafico che dimostra le potenzialità dell’Unreal Engine 4, il titolo mostra scorci mozzafiato e creature aliene incredibilmente affascinanti come pochi altri videogiochi ambientati nello spazio hanno saputo fare prima.

La cura pazzesca riposta nella raffigurazione dell’ecosistema ha del notevole. Potenzialmente ogni momento in game merita uno screenshot o una GIF, tanto è alto il livello di dettaglio. Per assurdo, lo avremmo apprezzato di più se fosse stato un walking simulator. Tale la bellezza del suo mondo, che alterna gigantesche praterie verdi e gialle a cunicoli violetti dai pattern ipnotici. Un plauso i concept artist lo meritano tutto. Anzi, anche due.

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Accettabile

Forse il miglior modo di affrontare Planet Alpha è iniziarlo senza aspettative. Non troverete un gioco particolarmente valido dal punto di vista del gameplay, piuttosto un’esperienza visiva totalizzante interrotta da alcune sezioni puzzle platform spesso tediose. Una volta tanto avremmo accettato il walking simulator, eppure gli sviluppatori hanno voluto osare. Non la più brillante delle idee secondo noi, e ci auguriamo che in futuro riescano a migliorare l’aspetto ludico dei propri titoli. Magari prendetelo quando sarà in saldo, se avete voglia di rifarvi gli occhi con la splendida direzione artistica.

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