Sanity of Morris – Recensione | Uno Sherlock Holmes a tema horror

Ogni buon appassionato del genere horror saprà benissimo che per spaventare l’essere umano basta poco: un rumore improvviso, una luce forte e via dicendo. Al tempo stesso, il nostro appassionato avrà anche ormai sviluppato una certa immunità a questi beceri escamotage, dunque saprà come non ricadervi. Da questo punto di vista il team di Alterego Games, creatore di Sanity of Morris, dev’essere pieno di patiti dell’horror: quest’ultimo è infatti un titolo diverso, che contempla l’orrore in un’innovativa sfaccettatura. Benvenuti quindi alla nostra recensione, basata sulla versione Steam del gioco!

Sanity of Morris – Recensione

In uscita il 23/03/21 su Xbox One, PS4 e PC su Steam, Sanity of Morris è una piccola produzione che tuttavia mette in mostra i suoi attributi. E’ un’avventura inquietante in cui impersoneremo Johnathan Morris, figlio di Hank, nella sua ricerca della verità sul conto del padre. Non preoccupatevi, da ora in poi ogni sensazione di dejavu è più che giustificata, ma ben presto verranno a galla le peculiarità di questo titolo.
Tornando alla trama, il tutto inizia con una lettera da parte di Hank che prega il figlio di andarlo a trovare. A causa di problemi familiari infatti, il piccolo John era stato affidato alla madre con cui aveva convissuto fino alla morte, avvenuta qualche anno prima. All’arrivo a casa del padre tuttavia scopriamo che qualcosa non va, mentre un’organizzazione attenta alla nostra vita. In effetti, non appena inizieremo a indagare, scopriremo che il papino aveva qualche conoscenza extraterrestre…

Volendo soffermarci ancora un poco sulla storyline possiamo sicuramente affermare che non è difficile starle dietro, nonostante non supporti la lingua italiana. In realtà è una lama a doppio taglio poiché suggerisce già quale sia la profondità delle vicende affrontabili. La durata si stanzia intorno alle 4/5 ore, considerando un giocatore mediamente attento all’ambiente che lo circonda, e tutto sommato non lascia insoddisfatti.

Controlli che mitigano il senso di già visto

Fortunatamente il gameplay, per quanto estremamente basilare, si discosta dal semplice copia e incolla di altre produzioni sullo stesso tema. Se è vero che utilizzeremo il classico insieme WASD + Shift per muoverci e correre, CTRL per abbassarci e pochissimo altro, qualcosa di innovativo è presente. Ci riferiamo al duo torcia – blocco appunti, richiamabili con F e Tab rispettivamente (che saranno i tasti che con cui faremo più amicizia). La peculiarità di Sanity of Morris è infatti la sua sfaccettatura enigmatica, dal sapore “sherlockiano”, che si riversa nell’uso di questi due oggetti. Tramite la torcia potremo banalmente illuminare oggetti e superfici, e così scovare indizi, ma anche rivelare piste, tracce e punti d’interesse. Il blocco appunti infine è stato l’aspetto che ho più apprezzato personalmente, e per quanto possa sembrare rozzo a parole diventa molto interessante quando vi si interagisce.

Volendo essere pignoli vi è anche qualche altra meccanica collegata all’uso della pila elettrica, che riportiamo per pura completezza. La prima è un abbozzato sistema stealth che consiste puramente nello spegnere e accendere la luce quando non avremo nemici intorno, da abbinare al sovracitato CTRL. La seconda invece è più interessante in quanto, come accennato, certi messaggi o elementi dispersi in giro saranno rilevabili unicamente puntandovi la torcia sopra. Talvolta inoltre non basterà semplicemente illuminare la zona, ma ci sarà richiesto di concentrare l’energia emessa in un unico punto. Sebbene ciò si traduca in un semplice clic sul tasto E, lungi da noi dispiacerci per un po’ di diversità introdotta.

Il Blocco Appunti, il migliore amico dell’uomo

Se c’è qualcosa che rimpiangeremo di Sanity of Morris quando giocheremo ad altri titoli, questa è l’acquolina in bocca che precede la pressione del tasto Tab. Come già evidenziato, ciò che rende unica questa produzione è l’aspetto investigativo, e ciò che rende quest’ultimo piacevole è il blocco appunti. A dirla tutta è un semplice registro in cui John segnerà ogni osservazione o oggetto che incontreremo, e risulterà particolarmente utile nei (non pochi) momenti in cui ci bloccheremo. Avremo infatti la possibilità di consultare ogni enigma lasciato in sospeso e risulta un modo geniale per poter riorganizzare le idee. Inoltre ogni elemento di storia trovato durante il viaggio verrà qui visualizzato in ordine cronologico in base all’anno a cui si riferisce: un vero e proprio salvavita per capire davvero i vari avvenimenti! A proposito, qualcuno potrebbe storcere il naso per la gran quantità di dialoghi e testi presenti, e sarebbe anche comprensibile. Personalmente tuttavia credo che parecchi di questi vadano interpretati come lore, pertanto siano semplici aggiunte facoltative e non pregiudichino il godimento del titolo.

Risolvere i puzzle proposti non ci pervaderà di gioia e soddisfazione, tuttavia non sarà neanche deludente: semplicemente ci dedicheremo al successivo. Ciò è dovuto al grado di difficoltà di questi ultimi, che non sfidano tanto l’ingegno quanto la capacità di osservazione degli ambienti, precludendo pertanto la sensazione di “essere dei geni della logica”.  Non che non ci sia da riflettere qui e lì, ma non sarà la nostra principale occupazione. La sensazione comunque è sufficientemente appagante: non ci sentiremo Sherlock Holmes ma dei perfetti ficcanaso sicuramente, pronti a nasconderci e a intrufolarci ovunque.

Non serviva che anche le texture facessero paura

Per quanto voglia potermi fermare qui Sanity of Morris presenta non poche limitazioni, probabilmente imputabili alla natura indipendente del progetto. Il principale difetto è forse la grafica, che appare troppo troppo datata anche nelle configurazioni più elevate. Alberi terribilmente irrealistici, erba che non convince affatto ed effetti speciali inesistenti sono solo alcune delle mancanze che si palesano ben presto. Neanche la colonna sonora è in grado di far chiudere un occhio, in quanto è basilare e sufficiente ma non molto di più. Ci auguriamo comunque che possano essere imperfezioni legate alla versione di test fornitaci, e che magari quella rilasciata ufficialmente possa migliorare questi aspetti.

Accettabile


Tutto sommato Sanity of Morris è una produzione che, per quanto punti in alto, non riesce mai davvero a spiccare il volo. Le limitazioni tecniche ci sono e impattano abbastanza sull’esperienza videoludica, e anche la trama in generale non emana un’aura di novità e particolare ispirazione. Se è vero poi che la componente investigativa è soddisfacente, al tempo stesso non è in grado di sostenere da sola tutta l’impalcatura che la circonda. Alterego Games non ha lavorato male, anzi, ma probabilmente alcuni aspetti avrebbero beneficiato parecchio di una maggiore attenzione. Il prezzo non pretenzioso tuttavia, fissato a €19,99, lo rende comunque una validissima opzione per chi ha voglia di sperimentare un horror che ha indubbiamente una sua personalità…

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