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Buone notizie: Sony e Nintendo rinsaviscono su crossplay e cloud

Un paio di volte l’anno, grazie a congiunzioni astrali particolarmente favorevoli, capita che arrivino delle buone notizie. Quest’oggi parliamo di due belle cose che riguardano il mondo dei videogiochi. Il primo argomento è la svolta inaspettata di Sony sulla questione crossplay, il secondo il rinsavimento di Nintendo sui salvataggi cloud nella sua novella infrastruttura online. Partiamo dal primo punto.

Dunque, in sostanza Sony ha dichiarato in un recente post sul blog ufficiale di PlayStation che inizierà a sperimentare le funzioni di crossplay già sulla beta di Fortnite. Così facendo si aprirà la strada per un’implementazione della feature anche su altri titoli di terze parti non meglio specificati.
Ok, era ora. Ma non è il caso di fare nessun applauso. Se non fosse stato per il casino con gli account di Epic Games saremmo ancora qui a sentire scuse prive di senso logico da parte di Sony. Perché in questi casi è meglio raccontare una balla senza alcuna dignità, piuttosto che ammettere la verità. I soldi gli piacciono e se li sniffano nudi a letto.

Ricorderete che anche Bethesda ci aveva messo del suo, accusando Sony di ostruzionismo. Si parlava in particolare di Elder Scrolls Legends che avrebbe potuto non vedere la luce su PlayStation senza il crossplay, e di Fallout 76. Proprio a riguardo l’affabile Pete Hines additava il publisher giapponese come principale responsabile della mancanza della funzione. “Vorremmo tanto il crossplay su Fallout 76 ma al momento non è possibile”, affermava Hines in un’intervista lo scorso giugno. “Sony non sta cooperando come sperato”.

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Fortnite supporterà il crossplay anche da PS4, sia lode a Redddit

Poi salta fuori che nonostante l’apertura di Sony non ci sarà comunque nessun crossplay in Fallout 76 perché, boh, a Bethesda gira così. “Il gioco non supporterà crossplay per vari motivi. Non so se potrà in futuro. Ma vi assicuro che non rientra nei nostri piani per il momento.” Tratto da un tweet dello stesso Hines. Imparate, signori, la lezione di vita del giorno. Lanciare il sasso e nascondere la mano è una strategia di marketing viabile! Poco importa se fate una figura di merda dopo, l’importante è sentirsi fighi nell’atto. E comunque no, non è una bella notizia ma l’abbiamo inclusa per aggiungere del tragicomico all’articolo. Si sa, un pizzico di agrodolce in più non guasta mai.

Veniamo a Nintendo e alla sua rettifica sui salvataggi cloud. In occasione del lancio di Nintendo Switch Online, servizio secondo noi assolutamente non all’altezza delle aspettative, si era sollevato un polverone sulle lacune dell’offerta, su tutte la cancellazione immediata dei salvataggi di backup alla scadenza non rinnovata dell’abbonamento. In poche parole niente soldi, niente backup sul cloud. Eliminati seduta stante e per qualsiasi problema vi attaccavate.

Fortunatamente sembra che qualcuno abbia spiegato ai vertici Nintendo quanto stupida fosse quella decisione. Con un colpo di penna le F.A.Q. sono state corrette e adesso la risposta alla domanda “come funzionano i backup dei salvataggi su Switch Online?” non è più “paga o suca” ma “ti concediamo 6 mesi di tempo per recuperarli prima del rinnovo”. Proprio come con il discorso crossplay, anche qui, niente applausi. Si trattava di una cosa talmente basilare da non richiedere neanche un’elaborazione. Pensate che su Xbox Live la funzione è gratuita.

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Se Sony impazzisce col crossplay, Nintendo lo fa con i salvataggi cloud

Ma insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Se escludiamo il fatto che l’online Nintendo è un colabrodo privo di funzioni basilari e crackato già al day one. Oltre al principio stesso di pagare per giocare online, che da sempre consideriamo assurdo. La buona notizia qui riguarda il successo dei consumatori, che grazie alle lamentele sul web sono riusciti a piegare l’avidità dei publisher al loro volere.

Prenderli per il portafogli si dimostra ancora una volta tattica infallibile. Se cercano di fregarvi, togliervi dei servizi o imporvi delle soprattasse, semplicemente ribellatevi facendo mancare il vostro contributo economico. Persino EA e DICE hanno ritrattato su Battlefield 5 in seguito ai dati disastrosi sui preordini. La loro lingua è il dollarese. Non appena li si minaccia di fargli mancare il verdone, tornano ad assumere un atteggiamento di disponibilità. Cerchiamo di sfruttarla di più ‘sta cosa, ragazzi. La nostra opinione di consumatori conta e può fare la differenza. Non dimenticatelo mai.

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