TMNT La Minaccia Del Mutageno – Recensione | Mutanti a metà

I Teenage Mutant Ninja Turtles sono un fenomeno mediatico fin dalla fine degli anni ottanta. Grazie ai film usciti sul grande schermo, alla serie animata di grande successo, con relativa linea di giocattoli e naturalmente con una trasposizione più che decente nel mondo dell’intrattenimento elettronico, le quattro tartarughe sono riuscite ad accalappiare un gran numero di fan. Dopo qualche periodo di pausa ecco il ritorno delle TMNT con una nuova serie animata interamente in computer grafica, naturalmente con una sceneggiatura del tutto inedita. Per l’occasione Activision ha realizzato un videogame sulle testuggini, che si colloca tra la seconda e terza stagione dello show.

TMNT: La Minaccia Del Mutageno – Recensione

Nei panni di Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello, guidati dal Maestro Splinter, dovremo recuperare il mutageno. Come alcuni di voi sapranno, si tratta di una sostanza verde creata dagli alieni Krang che trasforma in mutante chiunque ne venga a contatto. Il malvagio Shreddrer desidera naturalmente usare il fluido per creare il proprio esercito personale da mandare contro gli acerrimi nemici: le Tartarughe.

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Il gioco si rifà al genere classico dei metroidvania, con livelli divisi in più piani. Come di consueto per questi tipo di produzioni, per poter cambiare zona dovremo spesso distruggere dei sigilli che bloccano le varie porte. Lanciando dei normali shuriken potremo ad esempio abbattere i sigilli di colore blu, e seguendo lo stessa idea potremo utilizzare armi differenti per abbattere portali di diverso colore. Naturalmente la progressione e il potenziamento del nostro armamentario sarà un elemento chiave all’interno della produzione, che ci spingerà a cercare nuove armi per superare gli ostacoli che ci si pareranno contro.
In ogni zona troveremo i classici nemici della serie, pronti a fermare la nostra avanzata. Sono presenti all’appello i soldati del Piede, in varie versioni, ma anche degli odiosi robottini spara laser, i Krang in borghese e in forma robotica, scoiattoli mutanti e i classici boss di fine zona.

Il gameplay risulta molto semplicistico: i nostri eroi avranno a disposizione quattro serie di combo, effettuabili e seconda della direzione premuta. Alla lista degli attacchi vanno aggiunti i diversi tipi di shuriken, le bombe fumogene, la possibilità di scattare o di arrampicarsi su per i muri e tante altre abilità. Queste potranno essere sbloccate incontrando i nostri alleati durante l’avventura o semplicemente recuperando un determinato oggetto.
La progressione del personaggio non è delle migliori. Uccidendo i nemici guadagneremo punti esperienza che andranno a riempire un’apposita barra, una volta riempita guadagneremo un punto abilità che andrà speso per potenziare una delle sedici combo possibili, quattro per tartaruga. Una volta raggiunto il cap, l’exp che otterremo proseguendo nell’avventura – ed è veramente tanta – sarà completamente inutile.

Graficamente La Minaccia Del Mutageno è abbastanza mediocre, alcuni livelli hanno design piacevole, mentre altri si caratterizzano per colori troppo accesi, sgargianti, che abbiamo trovato piuttosto fastidiosi. Dobbiamo anche segnalare un evidente calo di frame rate nei momenti in cui appaiono più nemici su schermo.
Purtroppo il gioco soffre di alcuni bug che non rendono la situazione esattamente idilliaca, e che intaccano la qualità finale del prodotto minandone la giocabilità. Al di là della scomparsa inaspettata dell’accompagnamento musicale, risolvibile in parte installando il gioco su Hard Disk, ci è accaduto un paio di volte di avviare un file di salvataggio e renderci conto di aver “perso” delle abilità precedentemente acquisite. In entrambi i casi si trattava di abilità apprese parecchio tempo prima, dunque andare a ricordare quale fosse la zona da raggiungere è stato piuttosto snervante.
A questo aggiungiamo un episodio particolare in cui, cercando di scalare un muro, uno script ha portato il nostro personaggio a cadere in una sorta di rallenty, fino a riportarci nella schermata precedente.

Conclusioni
L’idea di base era buona, anche perché non sono moltissimi i metroidvania arrivati su console nell’ultimo periodo. Peccato per i bug che vanno a rovinare l’esperienza di gioco e il poco impegno nelle rifiniture. Sarebbe stato sensato a nostro avviso migliorare gli spostamenti rapidi, approfondire il gameplay e dare un senso all’exp in eccesso. Sarebbe stato possibile fare molte cose, cose che avrebbero reso il gioco una più che valida scelta per gli amanti del genere e del franchise. Ma allo stato attuale, questo TMNT risulta spesso più frustante che divertente.
+ Sono le tartarughe – Troppi bug che vanno ad intaccare l’esperienza di gioco
– Troppi, troppi, bug

Valutazione 5.9/10
Metascore ND

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