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Nel 2018 i giocatori riprenderanno il potere secondo CEO Paradox

Fredrik Wester, Presidente di Paradox Interactive, ha parlato delle proprie previsioni per il 2018 nel corso di un’intervista alla Slush Conference. La sua opinione è che il nuovo anno sarà caratterizzato da due elementi principali, ovvero giocatori che riprenderanno finalmente il potere all’interno del mercato, e realtà virtuale che continuerà a deludere dal punto di vista commerciale.

Il 2018 sarà l’anno in cui i giocatori riprenderanno il potere. Lo si può capire dalla questione sui loot box che ha interessato Electronic Arts e Star Wars Battlefront 2. Penso che possiamo riscontrare situazioni simili da molte altre parti.

Wester ha menzionato il disastro di Star Wars Battlefront 2 per indicare come i giocatori abbiano ormai raggiunto una totale intolleranza nei confronti di determinati comportamenti da parte dei publisher. Il caso di Electronic Arts è stato solo il più noto e il più “rumoroso”, ma nello stesso periodo sono scoppiate vere e proprie rivolte digitali anche contro altri titoli di altissimo valore commerciale, tra cui Destiny 2, Forza Motorsport 7 e La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra.

destiny 2 la maledizione di osiride

Il CEO di Paradox si aspetta un 2018 dei giocatori

Wester è convinto che i publisher continueranno ancora a insistere con i loot box, ma la risposta da parte dei giocatori sarà sempre più violenta. Alla fine, dice il CEO, proprio i giocatori riprenderanno possesso del mercato e acquisiranno nuovamente il potere che gli spetta.

star wars battlefront ii 2A sottolineare questo cambiamento di rotta c’è anche il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che sarà attivato in Europa a partire dal 25 Maggio 2018.
E all’improvviso non possiamo semplicemente continuare a raccogliere dati sugli utenti. Non possiamo trattare la gente come ci pare e piace. L’industria deve avere un reale interesse nei confronti dei giocatori, bisogna rispettarli.
Serve la più totale trasparenza. Dobbiamo essere d’accordo con i giocatori riguardo i sistemi commerciali, non possiamo semplicemente sbattergli in faccia le nostre decisioni. Penso che tutto questo diventerà molto evidente nel corso del 2018.

Wester ritiene che questo cambiamento di rotta sarà assolutamente positivo per l’industria, permetterà di mettere al centro il consumatore, e i publisher dovranno adattarsi. Direi che è una previsione interessante considerato che viene dal presidente di una delle aziende storiche più importanti del mercato PC.


Il CEO di Paradox spera in una GPDR anche per gli USA

la terra di mezzo l'ombra della guerraI giocatori hanno iniziato a fare la voce grossa, causando perdite mostruose nel caso di Electronic Arts. Abbiamo dato vita a un crollo in Borsa che ha bruciato oltre 3,1 miliardi di dollari della compagnia americana, e le previsioni di vendita di Star Wars Battlefront 2 sono state ridotte di circa 4 milioni di unità, orientativamente il 33% in meno.

In questi giorni si è scatenato un altro putiferio, che sta colpendo però Activision, Bungie e il suo Destiny 2. E’ sufficiente aprire la prima pagina del forum ufficiale per rendersi conto di come i giocatori siano stati capaci di coalizzarsi e far fronte comune contro le politiche commerciali delle aziende. Anche in questo caso ci si lamenta di loot box e micro transazioni, nonostante Destiny 2 non sia affatto un gioco pay to win.

Il punto è che i giocatori hanno ormai raggiunto la saturazione, abbiamo ampiamente superato il punto di non ritorno. In questo momento il mercato non vuole i loot box, non vuole le micro transazioni. Gli utenti vi si scaglieranno contro a prescindere dalla maniera in cui queste siano state implementate, c’è un rifiuto che si è radicalizzato nel corso degli anni.
Si sta combattendo non tanto contro i loot box in sé, ma contro il concetto della monetizzazione a tutti i costi. Sembra che una guerra totale sia l’unico modo per riportare le cose alla normalità e ristabilire una situazione tollerabile nel mercato.


Basterebbe un minimo di buonsenso per far funzionare le cose

destiny 2 la maledizione di osirideAlla fine credo che nessuno avrebbe da ridire se le aziende si limitassero a usare le micro transazioni in maniera intelligente e rispettosa. Il problema sorge quando compagnie come Bungie hanno la faccia tosta di pubblicare un annuncio di lavoro dove cercano un “Esperto che crei un sistema di progressione sostenibile attraverso gli Engrammi Luminosi (i loot box del gioco, NDR) di Destiny 2“.
Perché strutturare un gioco intorno ai loot box è sbagliato, se quel gioco viene venduto a 70 euro ed ha Season Pass da 35 euro. E’ sbagliato, se quel gioco non ha un vero endgame e la gratificazione più grande sono gli emote dei loot box.

Path of Exile e Warframe: lì non si lamenta nessuno, perché sono prodotti gratuiti dove, se vuoi, puoi acquistare roba in più. Ok, nel caso di Warframe alcune spese sono quasi necessarie, ma si tratta comunque di poca cosa, e soprattutto non sei davvero costretto ad acquistare nulla.
Overwatch e Titanfall 2, paghi il gioco e poi niente Season Pass o DLC: le mappe, le modalità, le armi e i personaggi aggiuntivi vengono rilasciati gratuitamente. Certo, non è la stessa quantità di contenuti di un DLC di Destiny, ma quando pensi che per 20 euro hai comprato una porcheria come La Maledizione di Osiride comincia a venirti qualche dubbio.

La situazione è sfuggita di mano, e fortunatamente nell’era di Internet abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce.

Dignità e rispetto prima di tutto. Sempre.

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