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Anthem – Quando nessuna notizia è peggio di una brutta notizia

E’ passato quasi un mese dall’ultima volta che il profilo Twitter di Anthem ha dato segni di vita. Era il 30 Aprile 2019, si parlava semplicemente di una manutenzione, e si ringraziavano i giocatori per la pazienza. Da allora il silenzio più assoluto. Nessuna informazione su Twitter, sui forum ufficiali, sul sito. Niente aggiornamenti alla roadmap, secondo cui il tanto atteso Cataclisma dovrebbe venire implementato entro la fine di Maggio. Beh, oggi è il 23 Maggio. Siamo agli sgoccioli, e non abbiamo nessuna conferma, nessuna smentita. Solo supposizioni.

Alcuni utenti hanno provato a contattare Andrew Johnson di BioWare direttamente su Twitter, ma inizialmente non hanno ricevuto alcun riscontro. Lo sviluppatore ha poi sbottato “Questo è il mio canale personale, condivido informazioni su Anthem quando le ho. Per il resto parlo di altro.” Risposta lecita, se non fosse che il signore in questione ha più e più volte utilizzato lo stesso spazio per comunicazioni sul gioco o per andare incontro ai dubbi e alle preoccupazioni della community. Evidentemente le cose sono cambiate, evidentemente non c’è nulla da dire, o qualcuno non vuole che si parli.

E’ inutile che vi dica che Anthem non può permettersi di mantenere un silenzio del genere. Nessun videogame potrebbe permetterselo in una condizione simile, non mentre la sua community si assottiglia giorno dopo giorno. Non mentre il tuo nome esce fuori dalla top 49 di Xbox, mentre i numeri su Twitch rasentano il ridicolo, mentre lo stesso subreddit vede un inesorabile declino di persone interessate.

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Anthem è al momento in caduta libera un po’ ovunque, ma BioWare tace

Sappiamo che Electronic Arts sta lavorando a qualcosa, sappiamo che Anthem sarà presente al suo pre-E3. Quello che non sappiamo è cosa effettivamente stia andando a fare. Alcuni parlano di un passaggio al modello free to play, altri parlano del lancio di un grosso update che sistemerà una volta per tutte il sistema di progressione e i loot, altri ancora parlano dell’annuncio di un nuovo DLC a pagamento che correggerà tutto, proprio come Forsaken fece con Destiny 2. Nulla di tutto questo è stato confermato, per quanto ne sappiamo BioWare potrebbe salire sul palco e raccontarci favole, esattamente come ha fatto negli ultimi sette anni. Belle favole, del tipo che ti fa sognare, del tipo che vorrebbe trasmetterti speranza. Ma in fondo sai benissimo che si tratta soltanto di storie, nulla che poi abbia un riscontro nel mondo reale.

Anthem potrebbe andare free to play, certo, e tanti giocatori si ritroverebbero a vagabondare per Fort Tarsis a 20 frame al secondo, cercando altri utenti che però non potranno trovare. Andranno in missione, ma non otterranno nulla di utile, perché il free to play non risolve il maggior problema di un gioco che è fondamentalmente rotto. Quando un looter shooter non ha loot, diventa solo uno shooter. E uno shooter che non dia alcun senso di progressione non può essere un live service. Electronic Arts dovrebbe saperlo, BioWare dovrebbe saperlo.

Anthem potrebbe arricchirsi con un nuovo update che correggerà il problema dei loot, ma a questo punto si rischia davvero che sia troppo tardi. I giocatori apprezzano le meccaniche proposte dalla produzione, ma siamo davvero stanchi di venire ignorati in questo modo da gente che non sa cosa sta facendo.

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The Sunken Cell, ultimo contenuto gratuito di Anthem, praticamente inutile

Di recente Andrew Wilson ha detto che Electronic Arts cambierà il modo di distribuire i videogame. Hanno visto che il lancio “stealth” di Apex Legends ha avuto un riscontro notevole, che tutto l’hype e le campagne di marketing multi-milionarie lasciano il tempo che trovano, se alla fine il prodotto è mediocre. Meglio quindi lavorare segretamente a qualcosa, e rilasciare improvvisamente un prodotto che sia valido, sorprendendo tutti e creando un fenomeno virale.

Beh, indovinate un po’: Anthem non ha bisogno di una seconda presentazione all’E3, ma di un post su un forum dove si annunciano i cambiamenti. Ha bisogno di una tabella di marcia che venga rispettata. Anthem ha bisogno di contenuti e di bilanciamenti, ha bisogno di correzioni che farebbero da sole il proprio rumore, senza microfoni, senza palchi e senza luci stroboscopiche. Come direbbe qualche pinguino famoso “Non voglio parole, voglio fatti“.

Non posso non pensare a No Man’s Sky, un prodotto arrivato sul mercato nella più assoluta mediocrità. Lo sviluppatore si era macchiato di una sorta di pubblicità ingannevole, promettendoci una sfilza di feature che il gioco, al lancio, poteva solo sognarsi. Avevano mentito. Per vendere qualche copia in più avevano mentito sulla propria creatura.
Poco per volta però, con tanto lavoro, tanto impegno e cercando di recuperare la fiducia dei consumatori, lo sviluppatore si è rimesso in carreggiata. E oggi vi dirò, No Man’s Sky è un gioco piacevole, di certo più piacevole di quanto non sia Anthem.

no man's sky anthem

Proprio come Anthem, anche No Man’s Sky ha avuto un lancio disastroso

BioWare ed Electronic Arts dovrebbero fare proprio questo, ovvero lavorare, parlare con i giocatori, stabilire un dialogo con la community. Non ha senso che ci vengano a dire che siamo tossici, non ha senso accusarci di essere aggressivi. Siamo così perché voi ci avete resi tossici e aggressivi. Mentendoci, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Perché episodi come quello di Anthem rimangono scolpiti nella memoria, creano amarezza, delusione e disillusione. Proprio come Mass Effect Andromeda, proprio come Battlefront 2, proprio come No Man’s Sky e tutta la miriade di nomi che potremmo aggiungere alla lista.

Non ci fidiamo, siamo impazienti, pretendiamo rispetto. In fondo si limita tutto proprio a questo, pretendere rispetto, aspettarsi che il proprio denaro valga qualcosa. Perché se ti do i miei 60, 70 o 100 euro, non puoi aspettarti che una cover in metallo mi metta a tacere, se il resto del prodotto sguazza nell’indecenza.
Io ho guadagnato quei soldi. Tu ti sei limitato a raggirarmi, truffarmi e rubarli. E questo, sì, ci rende velenosi, ci rende arrabbiati, ci rende tossici, se vi piace chiamarci così.

Continueremo ad essere tossici, fin quando non ci darete rispetto.

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