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Epic Games Store e remaster in esclusiva: il danno per chi ha gli originali

I mesi passano ma Epic Games Store non smette di deliziarci con il suo tanfo melmoso che continua a far incazzare i giocatori PC di tutto il mondo. Questa volta vi risparmio le solite perle di saggezza del mitico Tim Sweeney, il cui naso ha superato la lunghezza del ninnolo di Rocco, e vi parlo di alcune notizie interessanti sullo store fioccate nei giorni scorsi. Al centro dell’ennesima polemica lo shopping pazzo di esclusive e un servizio clienti a dir poco atroce.

Circa una settimana fa avevamo avuto conferma della rimozione dei giochi Telltale da GOG e in parte anche da Steam, con il bellissimo Tales of the Borderlands in testa. La motivazione è da ricercarsi nella partnership stretta da Telltale con Epic Games, a seguito della quale, tra gli altri, The Walking Dead Definitive Edition sbarcherà in esclusiva sull’Epic Games Store. A fargli compagnia Ghostbusters: The Video Game, rimosso circa 2 anni fa da Steam e ora in arrivo in versione rimasterizzata sempre sullo store di Sweeney.

Epic Games Store: niente aggiornamenti all’HD gratuiti per i possessori dei giochi

Cos’hanno in comune queste notizie? Il fatto che a perderci sono i giocatori, e in maniera più concreta di quanto pensiate. Di solito, infatti, le versioni rimasterizzate che arrivano su Steam (come nel caso di Skyrim, Bioshock e Dark Souls) vengono scontate o addirittura regalate a chi possiede già il titolo originale. Ed in effetti è giusto così, visto che se ho già acquistato il tuo gioco a prezzo pieno mi sembra eccessivo dover spendere doppiamente per beneficiare di un upgrade grafico spesso di piccola entità.

A Epic Games questo non interessa, e spargendo soldi a destra e a sinistra adesso ci vieta di poterne risparmiare una manciata. I complici naturalmente sono publisher e sviluppatori, i quali traggono evidenti vantaggi dalle partnership a dispetto del servizio offerto al consumatore. Volevate recuperare un gioco su GOG perché privo di DRM? Appare un Tim Sweeney selvatico e vi manda KO con un attacco. Da qui non si passa.

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Tim Sweeney, capo di Epic Games e al momento uno degli uomini più odiati dai videogiocatori.

E non venitemi a dire per l’ennesima volta che Epic Games starebbe combattendo il presunto monopolio di Steam, perché mi fate salire l’Adolfo. Monopolio, citando la Treccani, significa accentramento dell’offerta o della domanda del mercato di un dato bene o servizio nelle mani di un solo venditore. Quando mai Steam ha tentato di sbarrare la strada in alcun modo alla concorrenza? Le opzioni su PC ci sono e di store digitali ne trovate a bizzeffe, GOG in primis. Chi pubblica su Steam lo fa per una scelta di marketing, per ottenere più visibilità e introiti, e perché il bacino di utenza della piattaforma Valve è enorme. Non perché riceve mazzette.

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Siamo d’accordo sul fatto che lo store sia pieno zeppo di asset flip, shovelware e spazzatura varia ma questo non ha niente a che vedere con la qualità del servizio che offre agli utenti. E se proprio vogliamo parlare di monopolio, beh, a me sembra che sia proprio Epic Games a volerne ottenere uno su PC. Paragonarli a Uber è corretto. Investono milioni adesso per raccoglierne i frutti più avanti, dopo aver eliminato artificialmente la concorrenza.

Epic Games, Tencent e i rapporti con le altre aziende

Sapevate che Tencent possiede il 40% di Epic Games, giusto? Bene. Ora sappiate anche che detiene il 5% di Ubisoft, Activision, Paradox, il 100% di Riot Games, l’80% di Grinding Gear e Supercell, tra le altre. Iniziate a capire la logica di alcuni contratti di esclusività, spero. E se date un’occhiata all’immagine qui sotto vedrete anche la rete di capitali che lega Tencent ed Epic Games a gran parte dell’industria dell’intrattenimento e della stampa internazionale, con GOG e CD Projekt a fargli da rivale (insieme ovviamente anche a Valve).

tencent epic games store
Rapporti tra i grandi colossi del settore.

Tutto ciò, signori, è un vero monopolio in fase embrionale. L’obiettivo sarebbe privare i competitor dei prodotti di spicco e diventare re indiscussi della distribuzione digitale su PC. Ricordate quando per primeggiare sul mercato serviva essere effettivamente migliori dei concorrenti? Non più, adesso si va di accordi milionari e atteggiamenti anti-consumatore. Gli utenti vengono costretti a usare una piattaforma oggettivamente penosa senza avere nulla di vantaggioso in cambio.

Anche i giochi regalati periodicamente sono una mezza fregatura. Diversi utenti su Reddit e Twitter si sono lamentati della loro misteriosa sparizione dalle librerie, con il servizio clienti di Epic Games che fa come al solito orecchie da mercante. In sostanza ve li regalano e poi se li prendono indietro in stile abbonamenti online su console. Ottima tattica! C’è anche chi segnala di essere stato bloccato per aver acquistato diversi giochi di fila e contrassegnato come spammer. Succede, quando nel tuo negozio manca il carrello.

E non aspettatevi di meglio neanche qualora il vostro account Epic Games venisse hackerato (accade un giorno sì e l’altro pure, date un’occhiata a Trustpilot). Centinaia di persone denunciano giornalmente la sparizione dei progressi da Fortnite, microtransazioni incluse, il furto di carte di credito o addebiti sospetti provenienti da postazioni sparse in giro per il mondo. Cosa fa il servizio clienti? Se ne lava le mani o non risponde proprio. Davvero un bel modo di lavorare. A questo punto sei paradossalmente più sicuro acquistando sul Torrent Games Store.

Ma vabbè, per il momento c’è poco da fare se non evitarlo come la peste e attendere la scadenza delle esclusive temporali. Votate con il portafogli e non lasciatevi abbindolare dalle fesserie di Sweeney, che nonostante si erga a paladino della giustizia alla prova dei fatti risulta addirittura più viscido e disonesto del nostro amico Andrew Wilson. E ce ne vuole.

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