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The Division 2 – Review in progress | Un notevole passo avanti

Contro ogni previsione, The Division 2 mi sta piacendo. Diversamente da altre aziende (*cof Bungie *cof), Massive Entertainment ha saputo imparare dai propri errori. Ce n’eravamo accorti già con il primo capitolo, che nel corso dei mesi è migliorato sensibilmente rispetto a una situazione al lancio non esattamente rosea.
Ho il piacere di notare che il team continua a lavorare bene, stando almeno alla prima quindicina di ore passate nella ridente Washinghton. Per la recensione vera e propria servirà ancora tempo, ma per il momento voglio condividere con voi le prime opinioni a caldo.

The Division 2 – Review in progress

Partiamo da un elemento importantissimo, e di cui vi accorgerete quasi subito pad alla mano. Il gunplay è stato parecchio affinato, e adesso gratifica il giocatore fin dalle primissime battute. Sparare in The Division 2 restituisce sensazioni che convincono pienamente, grazie a una sfilza di cambiamenti su cui vale la pena di spendere due parole.
In primis, Massive ha ridotto il time to kill (TTK), soluzione importantissima per minimizzare uno dei principali problemi del primo capitolo. Come probabilmente saprete, The Division era afflitto da un terribile “effetto spugna”. I boss in particolare richiedevano davvero troppo tempo per essere mandati al tappeto, prolungando i combattimenti in maniera eccessiva, un po’ come nel primo Destiny.

Massive fa però anche di meglio, e veste i nostri avversari di armature, scudi e corazze. Dovremo quindi fare del nostro meglio per abbattere le difese dei guerriglieri nemici, facendogli letteralmente saltare di dosso le diverse protezioni. Naturalmente i punti su cui concentreremo il fuoco saranno quelli che cederanno per primi. Oltre ad essere una soluzione molto soddisfacente dal punto di vista estetico, tutto ciò rende anche più sensato il fatto di dover crivellare un pupazzo di proiettili prima che crolli per terra. E’ un’idea semplice, ma è stata implementata con intelligenza. Fare a pezzi l’armatura dei nemici offre anche un feedback visivo che a conti fatti migliora ampiamente il gunplay. I proiettili colpiscono a danneggiano in maniera tangibile, ed è davvero un bel vedere. Ottimo lavoro.

Ad aiutare nel generale feeling delle armi c’è un campionamento sonoro di altissima qualità. Ciascuna di esse ha una sua voce, si esprime con grande presenza. C’è una differenza marcatissima rispetto ad Anthem, gioco a cui mi sono dedicato per parecchie ore nell’ultimo mese. The Division 2 si basa tra l’altro su modelli già esistenti, cosa che con ogni probabilità avrà aiutato nella direzione sonora.

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Per il momento The Division 2 promette molto bene!

Tra le altre cose segnalo come l’audio direzionale sia a sua volta eccellente. Utilizzando delle cuffie da gaming di buona qualità (personalmente ho provato il gioco con le HyperX Cloud II) si identifica facilmente la provenienza dei proiettili, si sentono i passi dei nemici e le urla di chicchessia, fondamentali per calarci nell’urgenza della situazione.

Passando poi all’intelligenza artificiale devo ammettere che nutro parecchi dubbi. E’ innegabile che, rispetto al primo capitolo, siano stati fatti dei passi avanti importanti. Adesso i nemici tendono ad attaccare da posizioni più protette, venendo in avanti meno di frequente, ed in base a pattern più sensati. Allo stesso tempo, li ho visti spesso e volentieri correre come imbecilli verso le pareti, o spalmarsi contro degli ostacoli presenti nell’ambiente. Questo comporta ovviamente il massacro, ma anche una perdita di coinvolgimento da parte del giocatore. C’è ancora parecchio lavoro da fare, ma è quantomeno un miglioramento.
C’è tra l’altro una buona diversificazione in termini di modelli, non ampia come in Destiny 2 ma sicuramente solida.
I boss invece continuano ad essere avversari normali ma con più punti vita. Peccato.



Considerazioni

Per adesso The Division 2 è quanto meno promettente. Sicuramente imperfetto, sicuramente non il gioco dell’anno, ma è anche molto più divertente di quanto fosse il suo predecessore al lancio. Non ho ancora visto l’endgame, e dovrò approfondire su numerose meccaniche, ma in linea di massima sembra un prodotto convincente, con contenuti a volontà e un gunplay che sa gratificare.
Naturalmente mi interessa conoscere anche la vostra opinione. Io per adesso mi sento ottimista!

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