Primo grosso aggiornamento per il solido The Division 2, e primi casini per Ubisoft. Il nuovo multiplayer cooperativo ci ha convinti quasi pienamente, per quanto mi riguarda è il gioco a cui sto dedicando più tempo in questo periodo.
Come spesso accade nei games as a service, bisognerà vedere come il publisher riuscirà a supportare la sua creatura sul lungo periodo. Diversamente dal predecessore, The Division 2 riceverà aggiornamenti gratuiti, e dovrà quindi finanziarsi prevalentemente tramite micro transazioni.
Ubisoft ha da poco rilasciato il primo update introducendo tanti cambiamenti. Ma non ha fatto benissimo i suoi calcoli, proponendo modifiche assolutamente discutibili, che hanno giustamente fatto inferocire i giocatori.
L’update ha essenzialmente due grossi problemi. Il primo riguarda le mod, il secondo riguarda il livello di difficoltà. In questo frangente vorrei approfondire il tema mod, facendo un discorso molto generale e che riguarda moltissimi videogame.
Le mod di The Division 2 sono degli elementi che possiamo inserire nei nostri equipaggiamenti per alterarne la funzionalità, aggiungendo abilità o potenziando quelle già disponibili. Il gioco concede una certa libertà nella personalizzazione, dunque ci sono delle build specifiche che si possono adattare a specifici approcci al gioco.
Il nuovo aggiornamento ha modificato profondamente l’effetto delle mod, riducendone terribilmente i bonus, ma eliminando al tempo stesso i malus annessi. Cosa significa tutto questo? Significa che le build che avevamo costruito pezzo per pezzo sono oggi essenzialmente inutili.
Consideriamo che i bonus si sono dimezzati o anche più, rendendo inefficaci i set adoperati in endgame fino a questo momento. Giocatori con tante ore di gameplay sulle spalle si sono giustamente riversati su Reddit e sui forum ufficiali, chiedendo a gran voce un rollback.
The Division 2: annullamento del meta
Penso che The Division 2 sia un gioco molto valido. Ha tanti difetti, ma è divertente, questo è indubbio. Detto questo, Ubisoft ha scazzato di brutto. Ha fatto una cosa che in nessun gioco, né offline, né online dovrebbe mai essere fatta, ovvero rompere l’endgame.
Nella mia vita ho giocato a tanti giochi di ruolo online, e da almeno quindici anni a questa parte ho notato un elemento ricorrente. Per incrementare la longevità dei prodotti e spingere gli utenti a continuare a giocare, molti sviluppatori puntano a un costante cambiamento del meta. Per meta intendiamo quegli elementi di un videogame che hanno una potenza superiore rispetto al resto. Non importa se siano armi, armature, magie o crostatine: se hai quell’oggetto sei dio in terra, puoi asfaltare la gente.
Cambiare spesso il meta di un gioco è una soluzione rapida per spingere gli utenti a continuare a giocare. Punteranno a ottenere i nuovi, potentissimi oggetti, quelli che rendono inutili i vecchi equipaggiamenti. Questo avviene spesso nei MMORPG, quando si rilascia un aggiornamento o un’espansione che rende semi-inutili tutti i pezzi acquisiti in precedenza.
Alternativamente, lo sviluppatore può fare ciò che ha fatto Ubisoft con The Division 2. Ti dico che il gioco ha bisogno di essere bilanciato, e stravolgo completamente il meta dell’endgame. Adesso devi puntare ad altro, quello che hai fatto fino ad ora è inutile. Buon lavoro, ci risentiamo tra un mese col prossimo aggiornamento.
The Division 2 è un buon videogame, ma Ubisoft ha commesso un serio errore
L’errore di Ubisoft è perdonabile, ma è grave. E’ perdonabile perché in fondo The Division 2 è appena stato commercializzato, posso capire che sia necessario impostare fin da subito le cose in un certo modo. Se gli sviluppatori hanno deciso di rivoluzionare tutto è possibile che abbiano delle idee piuttosto definite per il futuro. Tutto sommato mi sta bene che abbiate rotto il gioco adesso, e non più avanti, quando magari avremmo avuto centinaia, migliaia di ore già investite nel farming. Chiarito questo, non c’è bisogno di aggiungere che un evento del genere non debba più ripetersi.
Da sviluppatore puoi offrire dei tweak, delle variazioni sul tema, degli affinamenti, dei bilanciamenti. Non puoi sicuramente stravolgere tutte le build faticosamente costruite e studiate dai tuoi giocatori. Se sei furbo e stronzo a sufficienza mi proporrai comunque modifiche di questo tipo man mano che introdurrai nuovi contenuti. Ma per i giocatori l’ideale è sempre uno shift del meta, non un cambiamento radicale.
Implementa poco per volta equipaggiamenti migliori dei precedenti, che però non vadano a rimpiazzare tutto un set dall’oggi al domani. Metti un cappellino, metti un fucile automatico, metti un proteggiculo o un’arma sgrava che in quella categoria sarà effettivamente devastante. Ma non mi cambiare tutto l’endgame con un colpo di spugna. Fai solo incazzare la community, perdi la fiducia del consumatore, è controproducente.
Fortunatamente The Division 2 è ancora molto giovane
Ricordo ancora della mia personale esperienza con Final Fantasy XI. Ci furono periodi in cui gli sviluppatori ritennero sensato cambiare il meta ogni 3 mesi, costringendo i giocatori a un farming estenuante. Giusto il tempo di ottenere quello che serviva, per poi ritrovarsi con un nuovo aggiornamento che rendeva i tuoi progressi praticamente inutili. Fu uno dei periodi peggiori.
Square Enix fece qualcosa di simile anche su Final Fantasy XIV, uno dei motivi per cui smisi di giocare.
Chiaramente parliamo di due MMORPG, dove spesso ottenere ricompense è molto più complicato e richiede parecchio tempo in più rispetto a uno shooter o ad un action cooperativo. Ad ogni modo, il concetto è sempre lo stesso.
The Division 2: l’ipotesi Test Server
A seguito dell’ultimo update di The Division 2, tanti giocatori hanno consigliato su Reddit di aprire un test server, in modo da poter fornire dei feedback prima che le modifiche vengano effettivamente implementate nel gioco vero e proprio. E’ una soluzione adottata da tempo da tanti videogame, fa sicuramente comodo. Tra le altre cose si agevola il lavoro degli sviluppatori, che possono contare su una sorta di beta testing gratuito, evitando al tempo stesso di prendere delle cantonate colossali. Come in questo caso.
Allo stesso tempo, credo che The Division 2 non abbia necessariamente bisogno di un test server. Sicuramente sarebbe comodo, questo è indubbio, ma non la vedo proprio come una necessità. La cosa importante è che gli sviluppatori tengano sempre presente che l’elemento fondante di un gioco è il divertimento, il rapporto tra soddisfazione e frustrazione. Un gioco non può essere troppo facile, se ne andrebbero tutti per mancanza di interesse. Non può essere troppo difficile, se ne andrebbero comunque tutti, ma per frustrazione.
La gestione delle mod non richiedeva modifiche, dalla prospettiva di tanti giocatori poteva essere lasciata così com’era. State attenti quindi all’elemento frustrazione, perché è proprio questo che provocate nel momento in cui stravolgete un gioco in questo modo.